Sophie

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distrib > Mandriva > 2010.0 > i586 > media > contrib-release > by-pkgid > 6f31691e252df0379b2dc094814df461 > files > 164

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<!doctype linuxdoc system>

<article>

<title>The Linux Tips HOWTO 
<author>Vince Reed, <tt>reedv@rpi.edu</tt> <tt>
</tt>Traduzione <url url="mailto:natali@tqs.it" name="Natali Giuliano(Diaolin)">(febbraio 1996)
<date>v0.1, 30 August 1994 
<abstract>Questo documento descrive alcune brevi procedure ed idee per risparmiare tempo nella configurazione e nell'uso quotidiano di Linux. Tutto cio` che trovate qui dentro era troppo generale per essere incluso negli altri HOWTO. 
</abstract>
<toc>
<sect>Introduzione  
<p>

Benvenuti al <bf>Linux Tips HOWTO</bf>, il posto in cui troverete le risposte alle domande non attinenti ai linux howtos specifici . Nel tips howto, troverete piccoli "tricks" che renderanno l'uso e il mantenimento di Linux piu` facile. Comunque, essendo solo la seconda release deltips howto, il numero di tips riportato e` relativamente basso. Penso comunque che prossimamente stroveremo qualcosa in piu`... Mandatemi le vostre idee in modo che io le possa includere nell'howto. Vi ringrazio anticipatamente! <url url="mailto:reedv@rpi.edu" name="Vince Reed Maintainer--Linux TIPS HOWTO ">
<sect>Piccoli Tips 
<p>
<sect1>Muovere le directory attraverso i filesystems. Alan Cox, <em>A.Cox@swansea.ac.uk  </em>
<p>

Metodo veloce per muovere un intera directory da un disco all'altro: 

(cd /source/directory; tar cf - .)| (cd /dest/directory; tar xvfp -) 

<sect1>Puntatore toper le patch allo GNU Make 3.70 per cambiare VPATH. Ted Stern, <em>stern@amath.washington.edu  </em>
<p>

Non saprei quante siano le persone che hanno riscontrato il problema, ma c'e` una "feature" del GNU make versione 3.70 che non mi piace. In questa il VPATH si comporta stranamente se gli assegnate un pathname assoluto. C'e` una patch estremamente valida che lo corregge, la potete ottenere da Paul D. Smith <tt>psmith@wellfleet.com</tt>.  Lui spedisce la documentazione e la patch dopo ogni revisione dello GNU make sul newsgroup 'gnu.utils.bug'. Generalmente,io applico questa patch e ricompilo il gmake su ogni sistema al quale ho possibilita` di accedere. 
<sect1>Come posso impedire che venga eseguito l' fsck ad ogni reboot del sistema? Dale Lutz, <em>dal@wimsey.com  </em>
<p>

<em>D=Domanda R=Risposta</em>

D:  Come posso fare per impedire a e2fsck di controllare il disco ad ogni sequenza di boot? 

R:  Quando ricompili il kernel,il filesystem viene marcato 'dirty' e cosi` il disco viene controllato ad ogni boot.La soluzione e` eseguire: rdev -R /zImage 1 .Questo corregge il kernel per convincerlo che il filesystem non e` "dirty". <em>Nota: Se usate lilo, </em><em><tt>aggiungete la riga</tt></em><tt> read-only</tt><em> nel vostro file di configurazione di lilo (Di solito /etc/lilo.conf) </em> 
<sect1>Come impedire gli "fscks" causati da "device busy" al reboot . Jon Tombs,<em> jon@gtex02.us.es </em> 
<p>

Se incontrate spesso l'errore device busy allo shutdown il che' provoca un fsck del filesystem al momento del reboot, eccovi la semplice soluzione: aggiungete questa linea al file<tt> /etc/brc</tt> o al file <tt>/sbin/brc</tt>, 
<verb>mount -o remount,ro /mount.dir 
</verb>

per tutti i filesystems montati escludendo /, prima della chiamata umount -a. Questo serve se , per qualsiasi ragione, lo shutdown fallisce nella chiusura di tutti i processi e nello smontare i dischi; questi saranno comunque a posto al reboot. Nel mio caso questo salva un bel po` di tempo ad ogni reboot. 
<sect1>Come stampare pagine con il margine (forabile) per i contenitori standard. Mike Dickey, <em>mdickey@thorplus.lib.purdue.edu  </em>
<p>
<code>&num;!/bin/sh         
&num; /usr/local/bin/print         
&num; a simple formatted printout, to enable someone to         
&num; 3-hole punch the output and put it in a binder          
cat &dollar;1 | pr -t -o 5 -w 85 | lpr 
</code>
<sect1>Il modo per ricercare attraverso una serie di files una espressione regolare. 
Raul Deluth Miller, <tt>rockwell@nova.umd.edu</tt>  
<p>

Ho chiamato questo script 'forall'.  Usatelo cosi`: 
<verb>forall /usr/include grep -i ioctl 
forall /usr/man grep ioctl 
</verb>

Ed eccovi forall: 
<code>&num;!/bin/sh 
if [ 1 = `expr 2 &dollar; &num;` ] then         
echo Usage: &dollar;0 dir cmd [optargs]         
exit 1 
fi 
dir=&dollar;1 shift 
find &dollar;dir -type f -print | xargs "&dollar;@" 
</code>
<sect1>Uno script per ripulire il disco dai file di autosave e backup.
Barry Tolnas, <tt>tolnas@nestor.engr.utk.edu</tt>  
<p>

Qui propongo un semplice script di shell che ricursivamente discende un ramo di directories rimuovendo i file di auto-save ( )e backup (&num;) di emacs , .o  files,ed i files di TeX .log . Comprime inoltre i files .tex ed i README . 
Sul mio sistema l'ho chiamato : squeeze. 
<quote>
<code>&num;!/bin/sh 
&num;SQUEEZE removes unnecessary files and compresses .tex and README files 
&num;By Barry tolnas, tolnas@sun1.engr.utk.edu &num; 
echo squeezing &dollar;PWD find  &dollar;PWD -name -or -name -or -name -or -name -exec rm -f {} find &dollar;PWD -name -or -name -or -name -exec gzip -9 {}
</code>
</quote>
<sect>Tips dettagliati
<p>
<sect1>Usare la partizione di swap di Linux anche per lo swap di Windows. 
Tony Acero,<em> ace3@midway.uchicago.edu </em>
<p>
<enum>
<item>Formattate la partition come partizione dos, e createvi il file di swap di Windows al suo interno, ma non fate ripartire windows subito. (Dovete mantenerlo completamente vuoto per il momento, per comprimerlo al massimo).  
<item>Fate partire linux e salvate la partizione in un file.  Poniamo che la partizione fosse/dev/hda8: 
<em>dd if=/dev/hda8 of=/etc/dosswap</em>
<item>Comprimete il file dosswap ; visto che e` a 0 verra` compresso nel modo migliore 
<em>gzip -9 /etc/dosswap </em>
<item>Aggiungete, al vostro file /etc/rc per preparare ed installare lo spazio di swap sotto Linux:  <em>
XXXXX corrisponde al numero di blocchi nella partizione di swap </em> 
<em>mkswap /dev/hda8 XXXXX 
swapon -av    </em>
<item>Assicuratevi di aggiungere un' "entry" per la partizione di swap nel vostro file /etc/fstab  
<item>Se il vostro pacchetto "init/reboot" supporta /etc/brc o /sbin/brc aggiungete ,a /etc/brc, o aggiungetelo manualmente quando volete reboottare con dos|os/2, e desiderate riconvertire la partizione di swap di nuovo alla versione per dos/windows :  
<em>swapoff -av 
zcat /etc/dosswap.gz | dd of=/dev/hda8 bs=1k count=100 </em>
</enum>

<bf>N.B.</bf> :Notate che questo scrive solamente i primi 100 blocchi della partizione. 
Empiricamente, ho notato che questo e` sufficiente. Quali sono i pro ed i contro? 
Pro: risparmierete un bel po` di spazio su disco. 
Contro: se il passaggio 5 non e` automatizzato, dovrete ricordarvi di farlo manualmente, e questo rallentera` il processo di reboot di qualche nanosecondo. :-) 
<sect1>Come configurare il "selezionatore" di xdm per la scelta degli host. 
Arrigo Triulzi,<em> a.triulzi@ic.ac.uk </em>
<p>
<enum>
<item>Editate il file che lancia xdm (probabilmente /etc/rc/rc.6 o /etc/rc.local) in modo che contenga le seguenti linee nella sezione di startup di xdm. 
<em>/usr/bin/X11/xdm 
exec /usr/bin/X11/X -indirect hostname</em> 
<item>Editate /usr/lib/X11/xdm/Xservers e commentate la linea che fa` partire il server sulla macchina locale 
i.e. starting 0:  
<item>Eseguite il reboot e siete a posto.   
</enum>

Lo aggiunsi quando, disperato, provavo a settare la mia "subnet" ed occupai almeno una settimana per la soluzione del problema. 
Caveat: con la vecchia edizione SLS (1.1.1) per alcune ragioni potrete lasciare la stringa -nodaemon alla fine della riga contenente il comando xdm -- <bf>questo NON funziona con le release successive</bf>. 

</article>