Sophie

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howto-text-it-2006-5mdv2010.0.noarch.rpm

  Managing Multiple Operating Systems HOWTO
  Robert W. Schultz
  v0.4, 17 Febbraio 2000

  Questo HOWTO tratta le procedure per l'utilizzo di dischi fissi
  removibili allo scopo di installare e gestire più sistemi operativi,
  fra loro alternativi, mantenendo nel contempo un singolo disco fisso
  che permanentemente contenga e protegga il sistema operativo primario.
  Il tutto è decisamente scalabile e offre al sistema operativo primario
  un buon grado di protezione e un ambiente di dischi stabile.
  Traduzione a cura di Angelo Tata Ildp at Siena Linux User Group.
  ______________________________________________________________________

  Indice Generale


  1. Introduzione
     1.1 Copyright
     1.2 Nuove versioni di questo HOWTO
     1.3 Feedback

  2. Intento e scopi:
  3. Contesto:
  4. Requisiti di sistema:
  5. Come funziona (uno scenario):
  6. L'installazione:
     6.1 Installare il sistema operativo primario
     6.2 Installare sistemi operativi alternativi
     6.3 Configurazione finale del BIOS e di LILO:

  7. Costo e suggerimenti:
     7.1 Costo:
     7.2 Suggerimenti:


  ______________________________________________________________________

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee

  11..11..  CCooppyyrriigghhtt

  Copyright (c) 2000 by Robert W. Schultz.

  Please freely copy and distribute (sell or give away) this document in
  any format. It's requested that corrections and/or comments be
  forwarded to the document maintainer. You may create a derivative work
  and distribute it provided that you:


  1.Send your derivative work (in the most suitable format such as sgml)
  to the LDP (Linux Documentation Project) or the like for posting on
  the Internet. If not the LDP, then let the LDP know where it is
  available.

  2.License the derivative work with this same license or use GPL.
  Include a copyright notice and at least a pointer to the license used.

  3.Give due credit to previous authors and major contributors.

  If you're considering making a derived work other than a translation,
  it's requested that you discuss your plans with the current
  maintainer.



  11..22..  NNuuoovvee vveerrssiioonnii ddii qquueessttoo HHOOWWTTOO

  Nuove versioni del Managing Multiple Operating Systems HOWTO saranno
  disponibili per la consultazione e/o lo scaricamento sui mirror di
  LDP. Per una lista dei mirror vedi:

  <http://metalab.unc.edu/LDP/mirrors.html>.

  Sono disponibili vari formati. Se volete soltanto controllare
  velocemente la data dell'ultima versione date un'occhiata a

  <http://www.linuxdoc.org/HOWTO/MultiOS-HOWTO.html>

  e confrontatelo con questa versione: v0.4, 17 Febbraio 2000.


  11..33..  FFeeeeddbbaacckk

  Inviate per favore domande, commenti e suggerimenti a  (Robert W.
  Schultz). Sono più che disposto ad aiutare chiunque abbia problemi
  direttamente collegati con questo HOWTO e gradirò qualunque
  suggerimento riguardante cambiamenti/modifiche e/o miglioramenti.
  Tuttavia, avendo configurato il mio sistema in maniera per me
  soddisfacente, questo HOWTO non sarà significativamente migliorato
  senza suggerimenti da parte dei lettori.


  22..  IInntteennttoo ee ssccooppii::

  L'intento di questo HOWTO è di descrivere una metodologia per la
  gestione di più sistemi operativi su di un singolo computer. È mirato
  a quegli utenti di Linux che hanno una minima familiarità con
  l'installazione sia di Linux che di LILO. Non c'è niente di
  particolarmente complesso qui ma, considerando il tempo necessario ad
  installare un qualunque sistema operativo, il tutto può essere
  piuttosto lungo.


  E' diverso da altri metodi nel fatto che non richiede la presenza di
  più sistemi operativi sul disco di avvio. Usa invece un disco fisso
  interno contenente un singolo sistema operativo primario e un insieme
  di dischi removibili con uno o più sistemi operativi installati su
  ciascuno di essi.  Se dovete assolutamente avere due, tre o quattro
  sistemi operativi differenti su un solo disco e state tentando di
  farli convivere, questo HOWTO non è per voi.


  I suoi obiettivi specifici sono:


  * - Un disco primario/operativo che una volta configurato ed
  installato viene modificato di rado. Si intende con questo il non
  doverlo ripartizionare o modificare in qualche altro modo.


  * - Selezione immediata, all'avvio, tra più sistemi operativi
  alternativi senza dover effettuare più di una o due scelte da menu.


  * - Nessun bisogno di modificare il BIOS, LILO o qualunque altra
  configurazione per accedere ad un sistema operativo una volta che è
  installato.


  * - Semplice aggiunta/rimozione di sistemi operativi a seconda delle
  necessità contingenti.
  * - Sistema scalabile ed economico che consente di avere un numero
  crescente di sistemi operativi, o versioni differenti, man mano che
  passa il tempo.


  Credo di aver soddisfatto a meraviglia i primi tre requisiti. Siete
  liberi di formarvi le vostre opinioni sugli ultimi due.


  33..  CCoonntteessttoo::

  Anche se Linux sta diventando sempre più user-friendly e sta venendo
  ampiamente accettato, molti di noi hanno ancora bisogno di aver
  accesso ad altri sistemi operativi. Io uso Linux il 75% del tempo ma
  ho ancora bisogno di usare Win 9x per quelle poche applicazioni per le
  quali non ho trovato alternative accettabili in Linux. Mia moglie usa
  MS Office al lavoro e vuole poterlo usare a casa. Altre persone
  vogliono poter utilizzare S/O alternativi solo per divertimento, per
  far pratica, o per tenersi aggiornati col proprio lavoro.


  Tendo a trattare nuovi S/O come si farebbe con un gioco; in effetti
  non li uso per alcunchè di produttivo, ma installarli e imparare a
  controllarli è per me altrettanto stimolante di Quake o SimCity.
  Inoltre, essendo un informatico, mi tiene aggiornato sull'evoluzione
  della tecnologia e al lavoro mi ha aiutato a risolvere un mucchio di
  problemi. Ad ogni modo, per nuovi utenti Linux, professionisti
  dell'informatica, e coloro che stanno semplicemente provando a migrare
  da un sistema operativo ad un altro, credo che l'utilizzo di più
  sistemi operativi sia la norma piuttosto che l'eccezione.


  44..  RReeqquuiissiittii ddii ssiisstteemmaa::

  BIOS - Qualunque BIOS che consenta l'identificazione automatica della
  geometria di un disco e permetta di selezionare la sequenza di
  dispositivi da cui avviare dovrebbe andar bene. Ho messo in piedi
  sistemi basati sia su PhoenixBIOS 4.0 che su AMI Plug and Play Flash
  BIOS.


  DISCHI - Un disco fisso interno dedicato a Linux. (primo disco) Un
  supporto per dischi removibili, con un qualunque numero di dischi.
  (secondo disco)


  Dal momendo che gran parte di questo HOWTO ha a che fare con dischi,
  da qui in poi userò in genere i termini "primo disco" e "secondo
  disco". Il primo disco è quello cui si accede inizialmente
  all'accensione della macchina, comunemente noto come disco di avvio.
  Ha LILO installato nel MBR ed è dedicato ad un unico sistema
  operativo, specificamente Linux. Il secondo disco è un disco
  removibile che contiene uno o più sistemi operativi alternativi che
  possono o meno avere un boot loader nel MBR o altrove.


  Non ci sono altri requisiti hardware/firmware. Qualunque altro
  requisito sarebbe imposto dal particolare sistema operativo. Ad
  esempio, anche se potreste riuscire ad installarlo, Solaris 7 non
  girerà bene su un vecchio computer a 90Mhz! La configurazione e la
  metodologia qui descritte dovrebbero comunque funzionare bene a
  prescindere dalla velocità della CPU o da altre periferiche
  installate.



  Sistemi operativi - Ho sperimentato questo processo con Linux (Redhat
  e Suse), Solaris 7, BeOS, Win 98 e persino MSDOS 6.22. Non vedo alcun
  motivo per cui non dovrebbe funzionare con Win 95, O/S 2, o FreeBSD.
  Non ho familiarità con Windows NT o 2000 per cui non so come
  reagirebbero a questo tipo di configurazione.


  Boot loader: Ho usato LILO sul primo disco e bootman del BeOS sugli
  altri dischi. Ho usato LILO sul primo disco perché era l'unico boot
  loader che mi consentiva di selezionare l'MBR del secondo disco come
  partizione di avvio valida.  Qualunque boot loader relativamente
  efficace dovrebbe funzionare sul secondo disco.


  55..  CCoommee ffuunnzziioonnaa ((uunnoo sscceennaarriioo))::

  Prima dell'accensione, inserisco un disco nel secondo drive, con un
  sistema operativo precaricato. Quando accendo la macchina, mi viene
  presentato il prompt del LILO (e premendo <tab>) con "Linux" e "Disk2"
  come opzioni. Linux è l'opzione di default e partirebbe
  automaticamente se io non facessi niente. Quando viene selezionata,
  l'opzione Disk2 avvia direttamente il singolo S/O presente sul secondo
  disco o mi presenta un secondo menu di avvio se c'è più di un S/O su
  quel disco. Se spengo tutto, sostituisco il secondo disco con un altro
  e riaccendo, mi viene presentato ancora il menu iniziale Linux/Disk2
  e, se seleziono Disk2, un nuovo menu a seconda del nuovo disco
  inserito. Una volta installato, non ho mai bisogno di modificare la
  configurazione del LILO sul primo disco, non ho mai bisogno di
  modificare le impostazioni del BIOS per avviare dal secondo disco e
  non devo mai selezionare da più di due menu per far partire il S/O da
  me selezionato.


  66..  LL''iinnssttaallllaazziioonnee::

  L'installazione consta di tre parti distinte, delle quali la prima è
  l'installazione e configurazione del S/O primario sul suo drive
  dedicato.  La seconda è la configurazione, su un altro disco, del
  sistema operativo alternativo che avete scelto. Infine, bisogna
  riconfigurare il BIOS e LILO affinchè supportino entrambi i dischi.


  66..11..  IInnssttaallllaarree iill ssiisstteemmaa ooppeerraattiivvoo pprriimmaarriioo

  L'installazione del S/O primario/operativo è abbastanza immediata.
  Trattate il sistema come se fosse un sistema a drive singolo dedicato
  a Linux. Fate riferimento alla documentazione allegata alla vostra
  distribuzione oppure a <http://www.linuxdoc.org/HOWTO/Installation-
  HOWTO.html> per i dettagli sull'installazione di Linux.


  Dal momento che questa è, in definitiva, un'installazione a più
  dischi, ci sono alcuni passi che bisogna fare per indurre le routine
  di installazione a credere, durante il processo di installazione, che
  sia un sistema con un unico disco.


  In primo luogo, togliete il disco removibile e accertatevi che l'altro
  disco sia identificato dal BIOS come disco di avvio secondario (dopo
  il floppy).  Il programma di installazione del sistema operativo
  dovrebbe vedere un solo disco, quello che state usando per
  l'installazione. In questo modo, non ci sono dubbi riguardo a dove
  venga installato. Inoltre installerà tutto in maniera appropriata per
  un sistema con un unico disco.


  Quando vi verrà richiesto, fate usare al programma di installazione
  l'intero disco per il vostro sistema operativo. Io ho accettato le
  opzioni di partizionamento di default della RedHat e ho installato il
  LILO generico nel MBR.


  Una volta completata l'installazione, spegnete e riavviate il computer
  per avere conferma che il vostro sistema funzioni. A questo punto
  dovreste avere una macchina pienamente funzionante su cui si avvia
  direttamente Linux.


  66..22..  IInnssttaallllaarree ssiisstteemmii ooppeerraattiivvii aalltteerrnnaattiivvii

  Ora che avete un sistema pienamente operativo, potete andare avanti
  nella configurazione di un secondo disco col vostro sistema operativo
  alternativo.


  Scegliete uno o due sistemi operativi da installare sul secondo disco.
  Per il mio test iniziale ho scelto, per nessuna ragione particolare,
  Windows 98 e BeOS . Ho diviso un disco da 8 Gb in due partizioni
  primarie da 4 Gb e ho installato Windows 98 nella prima partizione e
  BeOS nella seconda.


  Portate avanti questa installazione esattamente come avete fatto per
  la prima. Disabilitate il primo disco dal BIOS così che il programma
  di installazione non lo veda nemmeno. Questo è molto importante. Se
  potete rimuovere fisicamente il primo disco, o disconnetterlo, fatelo!
  Durante la seconda installazione questo metterà il vostro sistema
  primario al riparo da ogni vostro errore e da sistemi operativi
  eccessivamente avidi che richiedano il controllo di tutti i dischi che
  vedono. Se in futuro deciderete di configurare un altro disco
  removibile ricordatevi di ripetere questo passaggio.


  Fatto questo, installate i sistemi operativi che avete scelto come se
  fosse un sistema con un unico disco.


  Se state installando sul secondo disco un solo sistema operativo, è
  sufficiente inserire il disco di installazione e lasciarlo fare.
  Windows 95 o 98 o praticamente qualunque altro sistema operativo,
  incluso Linux, dovrebbero portare a buon fine l'installazione così.
  Consentite a Windows 9x di scrivere nel MBR. Se state installando
  Linux, scegliete di installare LILO nel MBR.


  Io ho deciso di installare due sistemi operativi sul secondo disco
  così da poter verificare la funzionalità dell'avere più boot loader
  uno dopo l'altro.


  Ho installato prima Windows 98, perché sovrascrive automaticamente il
  MBR e avrebbe sovrascritto qualunque boot loader ci avessi installato.
  Poi ho installato BeOS nella seconda partizione e ho lanciato bootman,
  il boot loader del BeOS. L'ho usato per costruire un menu di avvio per
  il secondo disco ed ho intenzionalmente sovrascritto il MBR impostato
  da Windows 98.


  Non era essenziale usare bootman, avrei potuto utilizzare qualunque
  boot loader che si installasse nel MBR, ma era disponibile e funziona
  piuttosto bene.

  Riavviate di frequente per accertarvi che tutto funzioni a dovere come
  sistema a disco singolo. Personalmente ho riavviato dopo
  l'installazione di ciascun S/O per essere sicuro che funzionasse, e
  anche per verificare il funzionamento del menu di avvio del boot
  loader.


  66..33..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ffiinnaallee ddeell BBIIOOSS ee ddii LLIILLOO::

  Successivamente riconfigurate il BIOS in maniera che riconosca
  nuovamente il primo disco come disco di avvio (ricollegatelo
  fisicamente se prima l'avevate disconnesso) e fate in modo che
  riconosca il secondo disco. Il modo in cui effettuare queste
  operazioni dipende molto dal vostro sistema, dal BIOS e dal fatto che
  abbiate una configurazione SCSI/IDE o IDE/IDE. Non ho provato una
  configurazione SCSI/SCSI perché i dischi SCSI e i supporti per dischi
  SCSI removibili sono decisamente più costosi dei corrispondenti IDE.
  Volevo una certa performance per il mio sistema operativo primario ma
  potevo accettare scelte più a buon mercato per gli altri.


  Assicuratevi che per il secondo disco il tipo di disco sia "Auto" o
  "Automatico". In questo modo il BIOS sarà forzato a determinare
  dinamicamente il tipo di disco al momento dell'avvio. Sono riuscito a
  utilizzare con successo come secondo disco un vecchio disco da 512 Mb,
  uno da 4 Gb, uno da 8 Gb e persino uno Zip IDE da 100 Mb. Tutti
  riconosciuti automaticamente dal BIOS.


  Riavviate il sistema e tornate a Linux. A questo punto, nonostante ci
  siano almeno due sistemi operativi installati, questo LILO è
  configurato solo per il Linux originale e dovrebbe avviarlo
  automaticamente. Osservate il processo di avvio e dovreste vedere un
  messaggio riguardante l'identificazione automatica di un disco. Una
  volta avviato, verificate con dmesg che Linux abbia riconosciuto il
  secondo disco.


  Fatto questo dovete riconfigurare LILO sul primo disco per rendergli
  nota la presenza del secondo disco. Qui di seguito ci sono due
  differenti file lilo.conf, uno per un sistema SCSI/IDE e l'altro per
  un IDE/IDE. Ciascuno ha i suoi punti di forza e le sue debolezze...



  # lilo.conf per un disco interno SCSI e un disco removibile
  # configurato come master sul connettore IDE primario

  disk = /dev/sda         #  Queste quattro linee sono necessarie
     bios = 0x80          #  per far si' che il disco SCSI venga
  disk = /dev/hda         #  identificato come drive primario anche
     bios = 0x81          #  se è selezionato nel BIOS come dispositivo
                                          #  di avvio. Questo potrebbe essere un
                                          #  problema specifico del BIOS.

  # Senza queste righe il LILO darà gli errori seguenti:
  #
  #  LILO version 21, Copyright 1992-1998 Werner Almesberger
  #
  # ading boot sector from /dev/sda
  # Warning: /dev/sda is not on the first disk
  # E LILO si blocca a LI oppure scrive a oltranza "01 " sullo schermo

  boot=/dev/sda
  map=/boot/map
  install=/boot/boot.b
  prompt
  timeout=50
  image=/boot/vmlinuz-2.2.12-20smp
     label=Linux
     root=/dev/sda1
     initrd=/boot/initrd-2.2.12-20smp.img
     read-only
  other = /dev/hda
  # other = /dev/hda è l'elemento chiave. Invece di reindirizzare LILO ad una
  # partizione specifica, lo rimanda al MBR del secondo disco.
  # In questo modo, LILO non ha bisogno di sapere nulla del secondo disco e,
  # dal momento che punterà sempre allo stesso posto a prescindere dal disco
  # installato, possiamo rimpiazzarlo con un altro. LILO è l'unico boot manager
  # da me trovato in grado di far questo.
     label = Disk2
     map-drive = 0x80
        to = 0x81
     map-drive = 0x81
        to = 0x80
  # Le righe con la dicitura map-drive sono necessarie per far credere
  # al secondo disco di essere effettivamente il disco di avvio.



  # lilo.conf per un sistema con due dischi IDE.  Entrambi sono configurati come master,
  # /dev/hda sul connettore primario e /dev/hdc su quello secondario.
  # /dev/hdb è un CDROM configurato come slave sul connettore IDE primario.
  # disk = /dev/hda       # Queste linee non sono necessarie
  #    bios = 0x80        # per un'installazione IDE/IDE perché il BIOS
  # disk = /dev/hdc       # sa già in che ordine sono i dischi
  #    bios = 0x81
  boot=/dev/hda
  map=/boot/map
  install=/boot/boot.b
  prompt
  timeout=50
  image=/boot/vmlinuz-2.2.5-15
          label=linux
          root=/dev/hda4
          read-only
  other = /dev/hdc
  # other = /dev/hdc è nuovamente la chiave. Rimanda LILO al MBR
  # del secondo disco. Viene passato il controllo a qualunque cosa sia lì.
     label = Disk2
     map-drive = 0x80
        to = 0x81
     map-drive = 0x81
        to = 0x80



  Le voci /dev, boot, map e image sono specifiche per ciascun sistema e
  probabilmente le vostre saranno diverse dalle mie. Le voci nel vostro
  /etc/lilo.conf di partenza dovrebbero fornirvi una guida accurata per
  il vostro sistema. Personalmente ho copiato la voce "Linux" dal file
  lilo.conf originale, generato dall'installazione, direttamente nel
  nuovo lilo.conf. Questo dovrebbe permettervi di avviare il sistema con
  "Linux" e modificare lilo.conf anche nel caso in cui la voce "Disk2"
  non funzioni per niente.


  Infine, eseguite il comando lilo -vvv per accertarvi che non vi siano
  errori in quello che state cercando di fare.


  77..  CCoossttoo ee ssuuggggeerriimmeennttii::

  77..11..  CCoossttoo::

  Ho trovato un supporto per dischi removibili e una guida a 20$. E' il
  "SNT MOBILE RACK". I dischi non mi sono costati nulla perché avevo
  diversi vecchi o piccoli dischi IDE in giro, in seguito a
  aggiornamenti, e così via.  Anche se dovete acquistarli, i dischi da 2
  Gb sono a buon mercato.


  77..22..  SSuuggggeerriimmeennttii::

  1.  Una volta che decidete se il vostro disco removibile dev'essere
  configurato come master o come slave, impostate correttamente i
  ponticelli prima di fissarlo al suo supporto. Se ve ne dimenticate,
  far risalire eventuali problemi di avvio a un errata impostazione dei
  ponticelli può richiedere diverso tempo.


  2.  Accertatevi che le routine di installazione di un S/O possano
  vedere SOLO il drive sul quale stanno eseguendo l'installazione. La
  RedHat si è rifiutata di lasciarmi installare LILO nel MBR SCSI se
  poteva vedere il drive IDE. Per cui, al fine di effettuare
  l'installazione su un drive SCSI interno, ho dovuto rimuovere
  fisicamente l'IDE. Per effettuare l'installazione su di un IDE, ho
  dovuto disabilitare nel BIOS il supporto SCSI.


  3.  Se il programma di installazione di un S/O vi dice che sta per
  ripartizionare TUTTI i vostri drive sovrascrivendo TUTTO, credeteci.


  4.  E' molto facile collegare un cavo IDE a rovescio.


  5.  Ho sperimentato unicamente una configurazione IDE master/master.
  Non sono sicuro di come funzionerebbe una configurazione master/slave.


  6.  Installare il supporto per il disco removibile richiede l'apertura
  del case del computer. Se non siete pratici di questo, trovate un
  amico che vi aiuti.


  7.  Se impostate nel BIOS il disco removibile a uno specifico tipo di
  disco funzionerà a dovere finché non lo rimpiazzate con un disco di
  tipo diverso.  A questo punto avrete messaggi d'errore o avvertimenti
  e il sistema potrebbe non avviarsi.


  8.  Pianificate ogni cosa in anticipo.


  9. Con una rapida modifica nel BIOS, il secondo disco diventa il
  vostro disco d'avvio. Questo significa che potete avere un S/O
  pienamente funzionante da usare come disco di emergenza/ripristino.