Sophie

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howto-text-it-2006-5mdv2010.0.noarch.rpm

  MS Outlook to Unix Mailbox Conversion mini HOWTO
  Greg Lindahl, lindahl@pbm.com
  v1.4, 2004-01-08

  Questo mini HOWTO tratta la conversione di e-mail da Microsoft Outlook
  (non Outlook Express) al tipico formato di file Unix.  Traduzione a
  cura di Rossella Diomede, rossdiomede@tiscali.it <mailto:ross­
  diomede@tiscali.it> e revisione a cura di Beatrice Torracca.
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  Indice Generale


  1. Introduzione
     1.1 Copyright
     1.2 Liberatoria
     1.3 Novità
     1.4 Altri metodi in uso

  2. Conversione usando Mozilla Mail
  3. Conversione usando IMAP
     3.1 Preparazione
     3.2 Installazione temporanea di un server IMAP nella Linux box
     3.3 Collegamento del client Outlook al server
     3.4 Copia delle e-mail
     3.5 Disinstallazione di IMAP dalla Linux box


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  11..  IInnttrroodduuzziioonnee

  Mentre esistono svariati programmi per la conversione di alcuni
  formati come Microsoft Outlook Express nel formato Unix, gli utenti di
  Outlook hanno qualche difficoltà in più. Un sistema di conversione
  utilizza Mozilla Mail sotto Windows, un altro utilizza un metodo più
  complicato. Entrambi verranno illustrati in questo mini HOWTO.


  Il formato di database che Outlook usa per i file .PST, chiamato Jet,
  è documentato all'indirizzo:

  http://msdn.microsoft.com/library/techart/olexcoutlk.htm
  <http://msdn.microsoft.com/library/techart/olexcoutlk.htm>


  11..11..  CCooppyyrriigghhtt


  Copyright (c) 2001-2004 by Greg Lindahl



  Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document
  under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.1 or
  any later version published by the Free Software Foundation; with no
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  <http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html>



  I request that corrections and/or comments be forwarded to the
  document maintainer. If you're considering making a derived work other
  than a translation, I request that you discuss your plans with the
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  11..22..  LLiibbeerraattoorriiaa

  Le informazioni contenute in questo documento sono da utilizzare a
  proprio rischio. L'autore non si ritiene responsabile
  dell'affidabilità dei contenuti dello stesso. L'uso di concetti,
  esempi e/o altri contenuti è interamente a rischio del lettore.

  Il copyright è mantenuto dall'autore, a meno che non venga indicato
  diversamente. L'uso dei termini di questo documento non intende
  alterare la validità di qualsiasi marchio commerciale o marchio di
  servizio.

  L'aver menzionato prodotti specifici o marchi non deve essere
  considerato come un suggerimento all'acquisto.

  Si raccomanda di eseguire un backup del sistema prima di modifiche
  rilevanti e di ripeterlo ad intervalli regolari.

  Non mettete il vostro gatto in un forno a microonde in funzione.


  11..33..  NNoovviittàà

  1.01: Corretti errori di stampa secondari nelle istruzioni di
  esecuzione automatica di inetd e xinetd.

  1.1: Aggiunte informazioni riguardo a Kmailcvt, Mozilla e come far sì
  che Outlook dialoghi con i server IMAP quando è in modalità Exchange.

  1.2: Aggiunti dettagli su come eseguire la stessa operazione con
  Mozilla.

  1.2.1: Corretti errori di stampa nella formattazione.

  1.2.2: Concesso sotto licenza GFDL, corretti numerosi errori di stampa
  secondari.

  1.3: Corretti altri errori secondari.

  1.4: Informazioni sul formato TNEF grazie a Scott Phelps.


  11..44..  AAllttrrii mmeettooddii iinn uussoo

  Un elenco di utilità di conversione, la maggior parte commerciali, può
  essere trovata all'indirizzo:

  http://www.emailman.com/conversion/index.html
  <http://www.emailman.com/conversion/index.html>

  L'autore ha sentito dire che il programma Kmailcvt è in grado di
  convertire le caselle di posta di Outlook. Tuttavia non vi è la
  certezza al 100%, dal momento che Kmailcvt converte di sicuro le
  caselle di posta di Outlook Express, che sono completamente diverse da
  quelle di Outlook. Pertanto se si dovesse venire a conoscenza di ciò
  si prega di comunicarlo.


  22..  CCoonnvveerrssiioonnee uussaannddoo MMoozziillllaa MMaaiill



  L'autore ha sentito dire inoltre che Mozilla Mail sotto Windows è in
  grado di convertire le caselle di posta di Outlook, ma l'unico
  riscontro certo che ha avuto è che gli allegati non vengono
  convertiti. Pertanto, si sconsiglia questo metodo se gli allegati sono
  importanti.

  Parte della documentazione è stata trovata sul sito Web di Ximian
  Evolution.  La procedura non è stata verificata in quanto l'autore non
  possiede più un computer con sistema operativo Windows. Questa è qui
  di seguito descritta:

  Avviare Mozilla Mail

  Andare su "File > Importa" e indicare che si vuole importare la posta
  da Outlook. Fatto ciò la procedura è quasi conclusa.

  L'autore sostiene che Mozilla memorizza le sue caselle di posta come
  file di formato mbox per Unix, anche sotto Windows. Pertanto è
  sufficiente trasferire tali file nella propria Linux box. È possibile
  trovarli in:

  C:/windows/Application
  Data/Mozilla/Profiles/default/XXX/Mail/imported.mail/, dove XXX sarà
  un insieme di cifre. Se si tratta di un sistema Windows multiutente,
  invece, "default" sarà sostituito dal proprio nome utente.

  Come già anticipato precedentemente, questo metodo non è stato provato
  dall'autore, pertanto non se ne conosce l'esatta efficacia. In
  particolare, le questioni sollevate nella sezione 3.4 probabilmente
  riguardano anche questo sistema di conversione.

  A proposito, il motivo per cui Mozilla è in grado di leggere le
  caselle di posta di Outlook solo sotto Windows è perché effettua una
  chiamata a una DLL Microsoft.


  33..  CCoonnvveerrssiioonnee uussaannddoo IIMMAAPP

  33..11..  PPrreeppaarraazziioonnee

  Come prima cosa accertarsi di voler convertire seguendo questo metodo.
  In particolare, la sezione 2 illustra come usare Netscape Mail sotto
  Windows per effettuare la conversione. Tale metodo risulta più
  semplice del seguente.

  Se si decide di utilizzare questo metodo, occorre accertarsi che la
  propria copia di Outlook sia in grado di dialogare con i server IMAP.
  Quando questo HOWTO è stato scritto l'autore supponeva che Outlook
  consistesse in un unico programma. Non è così. Se si sta utilizzando
  Outlook in modalità Società o gruppo di lavoro (che dialoga con
  Exchange) invece della modalità Internet (che dialoga con i server
  POP/IMAP), sarà necessario cambiare modalità.

  Per verificare ciò aprire il menu "Strumenti" di Outlook e controllare
  che ci sia un account registrato. Se c'è saltare alla sezione 3.2.
  Altrimenti armarsi di pazienza e leggere quanto segue.

  La modifica della modalità non è una cosa di scarso rilievo, ma un
  lettore premuroso (Matt Huyck) ha inviato le seguenti istruzioni, che
  appaiono rischiose e che non sono state testate dall'autore:

  Selezionare "Opzioni" dal menu "Strumenti" e andare alla scheda
  "Configurazione della posta".  Nella parte inferiore c'è un pulsante
  denominato "Riconfigurazione supporto posta". Trattenere il respiro e
  fare clic con il mouse. Si aprirà una finestra con "Avvio di Outlook
  2000" nella barra del titolo e "Opzioni del servizio e-mail"
  nell'intestazione.  Ci sono due principali pulsanti di opzione: "Solo
  Internet" e "Società o gruppo di lavoro".  Scegliere "Solo Internet" e
  fare clic su "Successivo".  Si aprirà una finestra di messaggio da
  leggere con attenzione in quanto si sta modificando (in modo
  reversibile) la configurazione del client Exchange. Se non si è già
  svenuti si può ora smettere di trattenere il respiro. Anche se non
  viene chiesto espressamente, accertarsi di avere una copia del CD di
  installazione di Microsoft Office prima di fare clic su "Si".  Fare
  clic su "Si" e lasciare che Outlook giri per alcuni secondi prima di
  chiudersi del tutto. Aprire nuovamente Outlook.  A questo punto è
  possibile che venga richiesto il CD di installazione. Dopo aver
  completato la riconfigurazione si può passare al punto 3.2 dell'HOWTO.

  Per ripristinare la configurazione originale di Outlook seguire lo
  stesso percorso facendo clic sull'altro pulsante di opzione.

  Se si sta utilizzando Exchange ci si troverà di fronte a un'altra
  differenza.  Come indicato al termine della sezione 3.4 la riga
  originale "From " non è mantenuta. Per gli utenti di Exchange,
  tuttavia, il commento "Informazioni in realtà non necessarie" non si
  applica. L'intestazione mancante "From" è l'unica a contenere
  l'identità del mittente in messaggi spediti su un server interno
  Exchange, cioè messaggi che non passano attraverso un gateway di
  Internet. L'intestazione "From" viene mantenuta salvando copia delle
  cartelle di posta come file di testo attraverso il comando "Importa ed
  esporta" del menu "File". L'autore proverà a creare un qualche codice
  Perl/Grep contorto che reinserirà le intestazioni "From" nei file mbox
  di Linux.  In caso di esito positivo l'autore informerà gli utenti.


  33..22..  IInnssttaallllaazziioonnee tteemmppoorraanneeaa ddii uunn sseerrvveerr IIMMAAPP nneellllaa LLiinnuuxx bbooxx

  Poiché l'installazione cambia a seconda della distribuzione Linux,
  verrà utilizzata una RedHat 7.0 a titolo di esempio. Per prima cosa
  occorre installare il pacchetto giusto, generalmente chiamato "imap" o
  "uw-imap" o qualcosa di simile:


        cd /home/redhat-7.0-cd/RedHat/RPMS
        ls *imap*
        rpm -i imap*



  In realtà, poiché l'autore aveva una "workstation" installata ha
  dovuto installare anche il pacchetto xinetd: rpm dava un errore
  consigliando ciò. E, naturalmente, questo si trovava nel secondo CD di
  RedHat 7.0.  Gli utenti di Debian utilizzando "apt-get" non devono
  preoccuparsi di queste cose.


  Successivamente, occorre abilitare il server IMAP. Sui desktop GNOME,
  come quello dell'autore, ciò è possibile utilizzando lo strumento
  grafico in Start -> Impostazioni del sistema -> Impostazioni del
  server -> Servizi, oppure è possibile farlo manualmente. Ciò è
  solitamente controllato da una riga nel file /etc/inetd.conf:


        #imap    stream  tcp     nowait  root    /usr/sbin/tcpd        /usr/sbin/imapd



  La suddetta riga è commentata. Togliere il simbolo iniziale #.  Se
  invece il sistema utilizza xinetd, modificare /etc/xinetd.d/imap e
  cambiare "disable=yes" in "disable=no".


  Riavviare inetd o xinetd digitando:


        /etc/rc.d/init.d/inetd restart



  oppure


        /etc/rc.d/init.d/xinetd restart



  Se ciò dovesse fallire, riavviare il sistema.


  Evitare di lasciare il server IMAP abilitato per lungo tempo. Esso
  gira come root ed in passato sono stati riscontrati dei bug di
  sicurezza. Pertanto, è preferibile lasciarlo disabilitato a meno che
  non lo si voglia utilizzare permanentemente. Per le istruzioni su come
  disabilitarlo vedere alla sezione 3.5.


  Per collegare Outlook al server IMAP è necessario conoscere il nome o
  l'indirizzo IP della propria Linux box.


  33..33..  CCoolllleeggaammeennttoo ddeell cclliieenntt OOuuttllooookk aall sseerrvveerr

  Per poter copiare le proprie e-mail sul server occorre comunicare al
  client Outlook l'esistenza di questo nuovo server. Selezionare
  "Account" dal menu "Strumenti" e fare clic su "Aggiungi un nuovo
  account di posta elettronica". Gli elementi importanti sono che il
  server usa IMAP per scaricare le e-mail, che il server di posta in
  arrivo è il nome o l'indirizzo IP della Linux box, come descritto
  nella sezione 3.2, e il nome utente e la password saranno quelli in
  uso nella Linux box. (Di solito, non è una buona idea utilizzare
  l'account root di Linux a questo scopo).


  Una volta scelto "Fine", impostare tale account come predefinito
  evidenziandolo e facendo clic su "Imposta come predefinito". Outlook
  si collegherà al server IMAP, il cui nome dovrebbe apparire nella
  parte inferiore dell'elenco delle cartelle. Fare clic con il mouse.
  Verrà visualizzata la cartella Posta in arrivo.  (Si noti che se
  /var/mail/proprionomeutente non esiste nella Linux box non si potrà
  trascinare nessun messaggio nella cartella Posta in arrivo e il
  messaggio di errore risulterà non chiaro. Tuttavia, non è ciò che si
  sta per fare).


  33..44..  CCooppiiaa ddeellllee ee--mmaaiill

  Ora è possibile trascinare intere cartelle di e-mail da Outlook sul
  nome del server IMAP. In tal modo verranno copiate le e-mail, inclusi
  gli allegati, nella Linux box. Sfortunatamente essi verranno
  immediatamente eliminati da Outlook.  Per copiare gli elementi senza
  che vengano eliminati, fare clic con il pulsante destro del mouse sul
  nome della cartella e selezionare l'opzione "Copia".  Per la
  destinazione, scegliere il server Linux in fondo all'elenco.
  Tuttavia, non è sempre tutto così semplice. Outlook supporta cartelle
  all'interno delle quali ci sono sottocartelle che contengono messaggi.
  I server IMAP di Linux non supportano ciò (almeno quelli che usano il
  formato Mailbox).  Una cartella può essere un normale file che
  contiene messaggi, così come una directory che contiene sottodirectory
  e file. Pertanto se in Outlook si hanno cartelle che contengono sia
  messaggi che sottocartelle non è possibile copiare l'intera struttura
  sul server IMAP di Linux. Un'altra incompatibilità del server IMAP di
  Linux è che bisogna segnalare in anticipo se una nuova cartella
  conterrà sottocartelle o messaggi. Questo viene fatto aggiungendo uno
  slash (/) al nome della cartella che si sta creando. Esso scomparirà
  quando la cartella è stata creata.


  Quindi, per poter copiare una struttura di cartelle sul server IMAP di
  Linux è necessario creare come prima cosa una copia della gerarchia
  delle cartelle sul server IMAP di Linux. Durante questa operazione
  osservare in quale delle cartelle esistenti sono presenti sia
  sottocartelle che messaggi. Sarà necessario spostare tali messaggi
  altrove. Una volta creato l'albero gerarchico completo, sarà possibile
  copiare o spostare gruppi di cartelle sul server IMAP di Linux.


  Un'ultima incompatibilità da rilevare è che il server IMAP di Linux
  non consente cartelle con slash nel nome (/). Sarà necessario
  rinominare tali cartelle prima di copiarle o spostarle.


  Nella Linux box le cartelle sono visualizzate come file e directory
  nella propria home directory. Il formato di questi file è il formato
  di posta Unix abituale che la maggior parte degli strumenti di posta
  Unix/Linux utilizzano direttamente o dal quale e verso il quale
  convertono. Gli allegati dei file saranno di tipo MIME. Ogni cartella
  contiene inoltre un messaggio aggiuntivo che è l'intestazione
  (inutile).


  (La parte di dati che non sarà mantenuta è la riga originale "From",
  che contiene l'indirizzo "envelope" della e-mail. Fortunatamente tale
  informazione non è realmente necessaria).



  Un altro problema riguarda gli allegati. Talvolta Microsoft raggruppa
  insieme più allegati in un allegato ms-tnef: TNEF è l'acronimo di
  Transport Neutral Encapsulation Format. Tale allegato contiene diversi
  allegati codificati in formato MIME. L'autore si ritiene fortunato per
  il fatto che le sue cartelle di posta non contenevano nessuno di
  questi. Sembra che essi vengano creati quando si riceve un'e-mail in
  formato "Rich Text Format": essa contiene due tipi di informazioni,
  una è la versione in testo normale del messaggio e l'altra è una
  versione incapsulata TNEF del messaggio in RTF che include anche gli
  allegati.



  Fortunatamente, esistono alcuni metodi per decomprimere gli allegati
  TNEF.  Uno è il progetto tnef disponibile su sourceforge, l'altro è
  ktnef, che fa parte di KDE.


  33..55..  DDiissiinnssttaallllaazziioonnee ddii IIMMAAPP ddaallllaa LLiinnuuxx bbooxx

  Una volta trasferite tutte le e-mail, disinstallare il server IMAP
  dalla Linux box per i motivi di sicurezza citati precedentemente. Per
  fare ciò eseguire i due precedenti passaggi utilizzati per installare
  il server:

  1. Togliere gli RPM:


         rpm -e imap



  2. Togliere la riga in /etc/inetd.conf o /etc/xinetd.d/imap

  3. Riavviare inetd o xinetd, o riavviare il computer.


  Voilà! È stato compiuto un altro passo verso uno stile di vita libero
  da Microsoft.