Sophie

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howto-text-it-2006-5mdv2010.0.noarch.rpm

  The RCS MINI-HOWTO
  Robert Kiesling
  v1.4, 14 agosto 1997

  Questo documento riguarda l'installazione di base e l'uso di RCS, lo
  GNU Revision Control System (sistema di controllo delle revisioni di
  GNU), sotto Linux. Viene trattata anche l'installazione delle utilità
  diff(1) e diff3(1), che sono necessarie per il funzionamento di RCS.
  This document may be reproduced freely, in whole or in part, provided
  that any usage of this document conforms to the general copyright
  notice of the HOWTO series of the Linux Documentation Project (Questo
  documento può essere riprodotto liberamente, in tutto o in parte, a
  patto che qualsiasi uso di questo documento sia conforme alla nota di
  copyright generale delle serie HOWTO del Linux Documentation Project).
  Vedere il file COPYRIGHT per i dattagli.  Mandate reclami, suggeri­
  menti, errata e qualunque altra cosa a kiesling@terracom.net, affinché
  io possa mantenere questo documento il più completo e aggiornato pos­
  sibile.  Traduzione di Fabrizio Stefani (fabrizio_stefani@yahoo.it),
  22 luglio 1999.
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  Indice Generale


  1. Panoramica di RCS.
  2. Requisiti di sistema.
  3. Compilare RCS dal Sorgente.
  4. Creare e mantenere archivi.
  5. ci(1) e co(1).
  6. Storia delle revisioni.
  7. Includere i dati RCS nei file di lavoro.
  8. Il Controllo della Versione con RCS e emacs(1).


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  11..  PPaannoorraammiiccaa ddii RRCCSS..

  RCS, il Sistema di Controllo delle Revisioni (revision control
  system), è una raccolta di programmi per tenere traccia dei
  cambiamenti nei file di testo e controllare gli accessi ai file
  condivisi in situazioni di lavoro di gruppo. Generalmente viene usato
  per mantenere i moduli di codice sorgente.  Si presta anche a tenere
  traccia delle revisioni dei file di documentazione.

  RCS è stato scritto da Walter F. Tichy e Paul Eggert. L'ultima
  versione di cui è stato fatto il porting per Linux è RCS Versione 5.7.
  È disponibile anche una versione semi-ufficiale, che usa i thread.
  Gran parte delle informazioni contenute in questo HOWTO sono state
  prese dalle pagine di manuale di RCS.

  RCS include il programma rcs(1), che controlla gli attributi dei file
  archivio di RCS, ci(1) e co(1), che effettuano il check in ed il check
  out dei file dagli archivi RCS, ident(1), che effettua ricerche di
  identificatori chiave negli archivi RCS, rcsclean(1), un programma per
  cancellare i file su cui non si sta lavorando o che non sono cambiati,
  rcsdiff(1), che esegue diff(1) per confrontare le revisioni,
  rcsmerge(1), che fonde due rami (branch) RCS in un singolo file di
  lavoro, e rlog(1), che stampa i messaggi di log di RCS.

  I file archiviati con RCS possono essere testo in qualunque formato, o
  binari se il programma diff, usato per generare i file con i
  cambiamenti, gestisce dati ad 8 bit. I file possono opzionalmente
  includere stringhe di identificazione, per aiutare nel tracciamento
  con ident(1). RCS usa le utilità diff(1) e diff3(3) per generare i
  file con le modifiche tra più revisioni. Un archivio RCS è formato
  dalla revisione iniziale di un file, che è la versione 1.1, e una
  serie di file con le modifiche, uno per ogni revisione.  Ogni volta
  che un file in un archivio viene estratto con co(1), editato e rimesso
  di nuovo nell'archivio con ci(1), il numero di versione viene
  incrementato, per esempio ad 1.2, 1.3, 1.4, e così via per le
  revisioni successive.

  Gli archivi stessi di solito risiedono in una sottodirectory ./RCS,
  sebbene RCS abbia anche altre opzioni per immagazzinare gli archivi.

  Per una presentazione di RCS vedere la pagina di manuale rcsintro(1).



  22..  RReeqquuiissiittii ddii ssiisstteemmaa..

  RCS ha bisogno di diff(1) e diff3(3) per generare i file con le
  differenze di contenuto fra le revisioni (i file diff). La suite di
  utilità diff deve essere installata nel vostro sistema e, quando
  installate RCS, il software ne controllerà la presenza.

  I binari precompilati delle diffutils sono disponibili presso:

  ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/utils/text/diffutils-2.6.bin.ELF.tar.gz


  e sui suoi siti mirror. Se avete bisogno di compilare diff(1) (ed
  altri), dal sorgente, lo trovate presso:

  ftp://prep.ai.mit.edu/pub/gnu/diffutils-2.7.tar.gz


  e sui suoi siti mirror.

  Dovrete anche avere le librerie ELF installate sul vostro sistema, se
  volete installare i binari precompilati. Vedere l'ELF-HOWTO per
  ulteriori dettagli.



  33..  CCoommppiillaarree RRCCSS ddaall SSoorrggeennttee..

  Prendete la distribuzione sorgente di RCS Versione 5.7. È disponibile
  presso

  ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/devel/vc/rcs-5.7.src.tar.gz


  e sui suoi mirror. Dopo che avete spacchettato l'archivio nel vostro
  albero dei sorgenti, dovrete configurare RCS per il vostro sistema.
  Ciò viene fatto attraverso lo script configure nella directory sor­
  gente, che dovete eseguire per primo. Così facendo verranno generati
  un Makefile e l'appropriato conf.sh per il vostro sistema.  Potete poi
  battere

  make install


  che compilerà i binari. Ad un certo punto potreste dover eseguire un
  su a root affinché i binari possano essere installati nelle giuste
  directory.



  44..  CCrreeaarree ee mmaanntteenneerree aarrcchhiivvii..

  Il programma rcs(1) effettua il lavoro di creazione degli archivi e di
  modifica dei loro attributi. Un riassunto delle opzioni di rcs(1) può
  essere trovato nella pagina di manuale di rcs(1).

  Il modo più facile per creare un archivio è di effettuare innanzi
  tutto un mkdir RCS, nella directory corrente, e poi inizializzare
  l'archivio con il comando

  rcs -i nome_file_di_lavoro


  Ciò crea un archivio di nome ./RCS/nome_file_di_lavoro,v e richiede un
  messaggio di testo per la descrizione dell'archivio, ma non mette nes­
  suna revisione nell'archivio. Potete abilitare o disabilitare il
  bloccaggio rigoroso (strict locking) dell'archivio con i comandi

  rcs -L nome_file_di_lavoro


  e

  rcs -U nome_file_di_lavoro


  rispettivamente. Ci sono altre opzioni, trattate nella pagina di man­
  uale di rcs(1), per controllare l'accesso all'archivio, impostarne il
  formato e impostare i numeri di revisione.



  55..  ccii((11))  ee ccoo((11)) ..

  ci(1) e co(1) sono i comandi usati per effettuare il check in
  (controllo in inserimento) ed il check out (controllo in estrazione)
  dei file dai loro archivi RCS. Il comando ci(1) può anche essere usato
  per effettuare sia il check in che il check out da un archivio.  Nella
  loro forma più semplice, ci(1) e co(1) prendono solo il nome del file
  di lavoro.

  ci nome_file_di_lavoro


  e

  co nome_file_di_lavoro


  Il comando nella forma

  ci -l nome_file_di_lavoro


  effettua il check in del file abilitandone il blocco (lock enabled)
  mentre

  co -l nome_file_di_lavoro


  _è _e_f_f_e_t_t_u_a_t_o _a_u_t_o_m_a_t_i_c_a_m_e_n_t_e. Cioè, ci -l effettua di nuovo il check
  out del file, con il blocco abilitato.

  ci -u nome_file_di_lavoro


  effettua il check in del file nell'archivio ed effettua di nuovo il
  check out con il blocco disabilitato. In tutti i casi, all'utente
  viene chiesto un messaggio di log.

  ci(1) creerà anche un archivio RCS se non ne esiste già uno.

  Se non specificate una revisione, ci(1) incrementa il numero di
  versione dell'ultima revisione bloccata nell'archivio ed aggiunge allo
  stesso il file di lavoro appena rivisto. Se specificate una revisione
  su un ramo già esistente, essa deve essere più alta dei numeri di
  revisione esistenti.  ci(1) creerà anche un nuovo ramo se specificate
  la revisione di un ramo che non esiste. Per i dettagli, vedere le
  pagine di manuale di ci(1) e co(1).

  ci(1) e co(1) riconoscono varie opzioni per usi interattivi e non. Di
  nuovo, vedere le pagine di manuale di ci(1) e co(1) per i dettagli.


  66..  SSttoorriiaa ddeellllee rreevviissiioonnii..

  Il programma rlog(1) fornisce informazioni sul file archivio e i log
  di ogni revisione in esso immagazzinata. Un comando come

  rlog nome_file_di_lavoro


  stamperà la storia delle revisioni del file, per ogni revisione stam­
  perà la data di creazione e lo userids dell'autore, e la persona che
  ha bloccato il file. Potete specificare gli attributi dell'archivio ed
  i parametri di revisione da vedere.



  77..  IInncclluuddeerree ii ddaattii RRCCSS nneeii ffiillee ddii llaavvoorroo..

  co(1) mantiene una lista di parole chiave del database RCS che vengono
  espanse quando viene effettuato il check out nel file di lavoro.  La
  parola chiave $Id$ in un documento sarà espansa in una stringa che
  contiene il nome del file, il numero di revisione, la data del chek
  out, l'autore, lo stato della revisione e chi è che lo ha bloccato, se
  c'è. Includendo la parola chiave $Log$ essa verrà espansa nel log
  della storia delle revisioni del documento.

  Questa ed altre parole chiave possono essere usate come criteri di
  ricerca negli archivi RCS. Vedere la pagina di manuale di ident(1) per
  ulteriori dettagli.


  88..  IIll CCoonnttrroolllloo ddeellllaa VVeerrssiioonnee ccoonn RRCCSS ee eemmaaccss((11)) ..

  La capacità di controllo della versione di emacs(1) funziona come
  front end per RCS. Questa informazione è specifica per la versione
  19.34 dello GNU emacs, che è incluso con le principali distribuzioni
  di Linux. Quando si edita un file con un emacs(1) che è registrato con
  RCS, il comando vc-toggle-read-only (legato a C-x C-q per default)
  controllerà la versione di un file in emacs, e poi in RCS.  Emacs
  aprirà un buffer in cui potrete scrivere un messaggio di log, premere
  C-c C-c per terminare l'input, e procedere con il processo di check
  in.

  Se avete selezionato il bloccaggio rigoroso per il file con RCS,
  dovete ribloccare il file per poterlo editare con emacs(1). Potete
  fare il chek out del file, per farne il controllo della versione con
  emacs, con il comando % nel modo buffer-menu.


  Per maggiori informazioni, vedere il Manuale dello GNU Emacs e le
  pagine info di Emacs.