Sophie

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  Il teTeX HOWTO: La guida locale a Linux-teTeX
  Robert Kiesling
  v3.7, 9 Novembre 1998

  Questo documento descrive i concetti di base relativi all'instal­
  lazione e all'uso con le principali distribuzioni di Linux di teTeX,
  implementazione di TeX e LaTeX, e di alcuni pacchetti utili come
  Ghostscript. "The teTeX HOWTO: The Linux-teTeX Local Guide" è Copy­
  right (c) 1997, 1998 di Robert A. Kiesling. I termini esatti per copi­
  arlo sono riportati nell'introduzione e nelle appendici. I marchi reg­
  istrati appartengono ai loro rispettivi proprietari. Reclami, suggeri­
  menti, errori ed altro devono essere inviati a kiesling@terracom.net
  in modo che io possa mantenere questo documento il più completo ed
  aggiornato possibile. La traduzione italiana è stata curata da Samuele
  Maretti (s.maretti@tiscalinet.it).

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee..


  11..11..  CCooppyyrriigghhtt ((iinn lliinngguuaa oorriiggiinnaallee))..

  The teTeX-HOWTO is copyright (C) 1997, 1998 by Robert Kiesling.
  Permission is granted to make and distribute verbatim copies of this
  manual provided that the copyright notice and this permission notice
  are preserved on all copies.

  Permission is granted to copy and distribute modified versions of this
  manual under the conditions for verbatim copying, provided also that
  the sections entitled, ``Distribution,'' and, ``GNU General Public
  License,'' are included exactly as in the original, and provided that
  the entire resulting derived work is distributed under the terms of a
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  ``GNU General Public License,'' may be included in a translation
  approved by the Free Software Foundation instead of in the original
  English.  Please refer to Section ``Distribution and Copyright'' for
  terms of copying.

  (_O_v_v_e_r_o_: Volete distribuire copie di questo documento? Fatelo, purché
  vengano mantenute tutte le informazioni riguardanti il copyright.
  Volete distribuire delle copie _m_o_d_i_f_i_c_a_t_e di questo documento? Fatelo,
  ma mantenete le condizioni descritte nelle sezioni ``Distribution'' e
  ``GNU General Public License'' (e ovviamente includete queste
  sezioni!)  Volete tradurre questo documento? Fatelo, ma lasciate le
  sezioni ``Distribution'' e ``GNU General Public License'' in lingua
  originale, o includetene una traduzione approvata dalla Free Software
  Foundation e comunque traducetelo a partire dall'originale inglese!
  _n_d_t)


  11..22..  IIll ssooffttwwaarree ddeessccrriittttoo iinn qquueessttoo ddooccuummeennttoo..

  TeX, nel procedimento di preparazione di un documento, tratta solo la
  parte di formattazione. Generare un documento con TeX è come compilare
  codice sorgente: si ottiene del codice oggetto che deve però ancora
  essere linkato. Si prepara un file con un editor di testi (quello che
  è generalmente conosciuto come ``word processing'') e si fa poi
  elaborare il file da TeX, ottenendo un file ``indipendente dal
  dispositivo'', detto ``file .dvi'' (DeVice Independent).

  Hai anche bisogno di programmi in grado di ``tradurre'' l'output in
  formato .dvi di TeX in un formato comprensibile dalla tua scheda video
  e dalla tua stampante. Questi programmi vengono detti, nell'insieme,
  ``dviware''. Per esempio, lo stesso TeX fa solo richieste per i font
  da usare. ´ poi compito del driver .dvi fornire effettivamente quei
  font al dispositivo di uscita, sia esso lo schermo o la stampante.
  Questo passo ulteriore può sembrare eccessivamente complicato, ma
  l'astrazione fa sì che i documenti possano essere mostrati allo stesso
  modo su diversi dispositivi con minime modifiche, se non nessuna, da
  apportare al documento originale.



  11..22..11..  tteeTTeeXX..

  TeX è implementato praticamente per ogni sistema serio esistente al
  mondo (ed anche per qualcuno ``meno serio'') quindi gli implementatori
  devono far sì che possa essere installato facilmente in ognuno di
  essi. Questo, unito all'intrinseca complessità di ogni installazione
  TeX, giustifica in parte la complessità di teTeX. Giustifica anche il
  fatto che installare da soli il sistema sia un lavoro non
  indifferente, e a meno che tu non abbia già familiarità con TeX è
  facile perdersi fra il gran numero di eseguibili, file di TeX,
  documentazione e font.

  Per fortuna teTeX fa parte della distribuzione GNU/Linux. Puoi
  installare il pacchetto molto più facilmente usando gli strumenti di
  installazione GNU/Linux.  Potresti avere già teTeX installato nel tuo
  sistema. In questo caso puoi saltare direttamente alla Sezione ``Usare
  teTeX''.

  Comunque, se vuoi installare il pacchetto, i file necessari per
  un'installazione funzionante di teTeX si trovano nei siti della rete
  di archivi CTAN. Una lista di tali siti si trova nella Sezione
  ``Appendice A''.

  CTAN è l'acronimo di "Comprehensive TeX Archive Network" (rete degli
  archivi completi di TeX), una serie di siti accessibili via FTP
  anonimo che archiviano programmi, macro, font e documentazione
  riguardanti TeX. Nella tua esperienza con TeX diventerai probabilmente
  familiare con almeno uno dei siti CTAN. In questo documento un nome di
  percorso come ~CTAN/contrib/pstricks significa ``la directory
  contrib/pstricks del sito CTAN più vicino''.

  L'installazione della distribuzione generica di teTeX descritta nella
  Sezione ``Installing the CTAN teTeX distribution'' si concentra sulle
  versioni di Linux per i processori Intel. Installare teTeX su un
  hardware diverso dovrebbe richiedere solo la sostituzione degli
  eseguibili con quelli appropriati alla specifica versione durante il
  processo di installazione.

  Oltre agli eseguibili, la distribuzione include tutti i pacchetti TeX
  e LaTeX, metafont e il suo codice sorgente, bibtex, makeindex, e _t_u_t_t_a
  la documentazione... più di 4 Megabyte. La documentazione descrive
  ogni cosa di cui prevedibilmente avrai bisogno per cominciare. Quindi
  sarebbe bene installarla tutta. Non solo per leggerla, ma anche perché
  i documenti costituiscono dei buoni esempi di codice ``reale'' per TeX
  e LaTeX.

  TeX è stato scritto dal Professor Donald Knuth della Stanford
  University.  È un linguaggio di composizione tipografica di basso
  livello che costituisce la base per tutti i pacchetti di livello più
  alto come LaTeX. Fondamentalmente LaTeX è un insieme di macro che TeX
  può eseguire e che danno all'utente finale la possibilità di usare
  comodamente dei formati di documenti predefiniti. Se ti piacciono i
  formati di LaTeX probabilmente non avrai mai la necessità di imparare
  a programmare TeX a basso livello. La differenza fra i due linguaggi è
  analoga a quella fra l'assembler e il C. Puoi avere la velocità e la
  flessibilità di TeX o la comodità di LaTeX.
  A proposito, le lettere della parola ``TeX'' sono lettere
  dell'alfabeto greco, tau-epsilon-chi. Non si tratta di un'associazione
  studentesca, ma della radice della parola greca _t_e_c_h_n_e, che significa
  ``arte'' e/o ``scienza''. ``TeX'' non si pronuncia come la prima
  sillaba di ``Texas''.  TeX è generalmente pronunciato in modo da far
  rima con ``yecch'', per usare l'esempio che il Professor Knuth fa in
  _T_h_e _T_e_X_B_o_o_k, che è uno dei testi di riferimento per TeX. (Deve essere
  pronunciato ``tec'', come in ``tecnologia'', insomma _n_d_t). Scrivi
  ``TeX'' con questo esatto uso di lettere maiuscole e minuscole sui
  dispositivi a carattere, o, in TeX stesso, utilizzando la macro
  \TeX{}.


  11..22..22..  EEddiittoorr ddii tteessttoo..

  Per preparare un file per TeX può essere usato uno qualsiasi degli
  editor disponibili sotto Linux (jed, joe, jove, vi, vim, stevie,
  Emacs, microemacs) o comunque un editor in grado di leggere e scrivere
  file in formato ASCII standard. Quello che personalmente preferisco è
  GNU Emacs. Questo per diverse ragioni:


  ·  Emacs dispone di modi TeX e LaTeX usando i quali puoi formattare,
     avere anteprime e stampare i documenti.

  ·  Emacs può inserire automaticamente, mentre stai digitando, le
     ``virgolette tipografiche'' di TeX piuttosto di quelle "standard
     ASCII".

  ·  Emacs dispone di un supporto integrato per Texinfo, un sistema di
     documentazione ipertestuale.

  ·  Emacs è ampiamente supportato. La versione 19.34 e le successive,
     ad esempio, sono incluse nelle principali distribuzioni Linux
     statunitensi.

  ·  Emacs fa tutto tranne imburrare il pane al mattino.

  ·  Emacs è libero.


  11..22..33..  ddvviippss ..

  dvips, scritto da Tomas Rokicki, genera un file Postscript a partire
  da un file .dvi. Inoltre esegue Metafont se è necessario per generare
  i font bitmapped di cui ha bisogno oppure usa i font Postscript. Può
  anche tagliare o ridimensionare le pagine e costruire elementi grafici
  a partire da istruzioni in un file TeX o LaTeX.

  Il programma dvips fa parte della distribuzione teTeX. Ne parliamo
  approfonditamente nella Sezione ``Mettere insieme testo e grafica con
  dvips''

  Molta della complessità di TeX, e quindi anche di LaTeX, deriva
  dall'implementazione di vari sistemi di font e dal modo in cui questi
  font sono specificati. Un importante miglioramento di LaTeX 2e
  rispetto al suo predecessore è stato il modo in cui l'utente può
  specificare i font, detto in precedenza ``New Font Selection Scheme''
  (nuovo schema di selezione del fonti). Se ne discute nella Sezione
  ``Caratteri e stili'', ``TeX Font Commands'' e ``Usare font
  PostScript''.

  teTeX viene distribuito insieme a una dozzina circa di font, e questo
  è abbastanza per cominciare. Ci sono anche le descrizioni della
  metrica dei font, nei file .tfm (TeX font metric). Per generare gli
  altri font di cui puoi avere bisogno devi solo installare i sorgenti
  di metafont. I vari driver .dvi provvederanno automaticamente a
  richiamare metafont per generare ``al volo'' i caratteri Computer
  Modern di cui hanno bisogno.


  22..  UUssaarree tteeTTeeXX..

  Almeno teoricamente tutto è installato correttamente ed è pronto a
  funzionare. teTeX è un pacchetto molto grosso. Vorrai quindi imparare
  teTeX, come forse hai già fatto con altri programmi complessi,
  lentamente, invece di essere sommerso dalla sua complessità.

  Allo stesso tempo, però, vogliamo fargli fare qualcosa di utile.
  Quindi invece di stare a guardare TeX mentre compone

  ``Hello, World!''


  come il Professor Knuth suggerisce nel _T_h_e _T_e_X_B_o_o_k, eseguiremo TeX su
  un paio di documenti di teTeX per provare l'installazione.


  22..11..  SSttaammppiiaammoo llaa ddooccuummeennttaazziioonnee..

  Le prime volte che usi teTeX sarebbe meglio che tu ti collegassi come
  root. Se non lo fai, metafont può non essere capace di creare le
  directory necessarie per i suoi font. Un'opzione del programma
  texconfig consente di dare il permesso di scrittura a tutti sulle
  directory dei font, ma se stai lavorando su un sistema multiutente
  questo, per motivi di sicurezza, non è desiderabile.

  Comunque, se non hai i privilegi per scrivere sulle directory in cui
  vengono immagazzinati i font, Metafont si lamenterà di non poter
  creare le directory. Non verrà prodotto nulla perché non ci sono i
  caratteri necessari. Questo non è un grosso problema. Scollegati e
  ricollegati come root, poi ripeti l'operazione che ha causato
  problemi.

  Il bello di teTeX è che se fai qualche errore che lo fa ``saltare'',
  non vengono mai fatti danni. Non è come un compilatore con il quale
  puoi ad esempio danneggiare tutta la partizione di root se un
  puntatore punta da qualche parte non prevista. Cosa? Non hai ancora
  letto il manuale di teTeX? Beh, è ovvio. Si trova ancora nella
  distribuzione, in forma di codice sorgente, ed aspetta di essere
  elaborato.

  Quindi non aspettiamo oltre, sarai senz'altro ansioso di leggerlo. Si
  trova nella directory

  /usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex.



  Il file che contiene il manuale in formato LaTeX si chiama
  TETEXDOC.tex (l'estensione .tex viene usata sia per i file di TeX che
  per quelli di LaTeX. Alcuni editor, come emacs, sono in grado di
  riconoscere la differenza). C'è anche un file TETEXDOC.dvi che è bene
  tenere in un posto sicuro (ad esempio un'altra directory) nel caso più
  tardi tu voglia provare i tuoi driver .dvi. Dopo averlo messo via,
  digita

  latex TETEXDOC.tex


  LaTeX scriverà alcuni messaggi di avvertimento. Il primo,

  LaTeX Warning: Label(s) may have changed. Rerun to get the
  cross-references right.


  (le etichette potrebbero essere cambiate. Riesegui per avere i giusti
  riferimenti incrociati) è standard. È normale costruire l'indice di un
  documento eseguendo due volte LaTeX sul documento stesso. Quindi,
  ripeti il comando. Gli altri avvertimenti possono essere tranquilla­
  mente ignorati. Ti informano del fatto che alcuni dei percorsi FTP di
  cui si parla nel documento sono troppo lunghi per lo spazio loro
  assegnato. Le  Sezioni ``Stile e dimensioni dei paragrafi'' e
  ``Tolleranze'' descrivono più in dettaglio la spaziatura orizzontale.

  Noterai che teTeX ha prodotto numerosi file da TETEXDOC.tex.  Quello
  che ci interessa è TETEXDOC.dvi: è il file indipendente dal
  dispositivo che puoi mandare indifferentemente allo schermo o alla
  stampante. Se esegui teTeX sotto X Windows, puoi avere un'anteprima
  del documento con xdvi.

  Per i nostri scopi supporremo che tu abbia una HP LaserJet II. A
  questo punto dovresti dare il comando

  dvilj2 TETEXDOC.dvi


  che produce, a partire da file TETEXDOC.dvi, un file in formato PCL
  che contiene anche i ``soft font'', cioè informazioni sui font che
  verranno trasmesse alla stampante. Questa possibilità _n_o_n _è offerta da
  TeX o da LaTeX, ma da dvilj2. Gli altri driver .dvi offrono la possi­
  bilità di sfruttare le capacità del particolare dispositivo che sup­
  portano. dvilj2 risponderà alle richieste di font fatte nel documento
  LaTeX fornendo il font più simile disponibile nel sistema; nel caso di
  un documento contenente solo testo, come TETEXDOC.tex, non ci sono
  molti problemi. Tutti i font richiesti vengono infatti generati da
  metafont, che viene chiamato automaticamente da dvilj2 e provvede a
  creare i font che non sono già sul sistema (la prima volta che esegui
  dvilj2 il programma può aver bisogno di generare tutti i font). Ci
  sono alcune opzioni di dvilj2 che controllano la generazione dei font,
  e ne puoi trovare una descrizione nella relativa pagina di manuale. In
  effetti non ci dovrebbe essere bisogno di eseguire direttamente meta­
  font; se questo bisogno invece si presenta c'è qualcosa che è andato
  storto nell'installazione. Tutti i driver .dvi chiamano direttamente
  metafont attraverso la libreria di ricerca dei percorsi kpathsea (la
  descrizione di questa va oltre gli scopi di questo documento) e non
  dovrai lavorare più con metafont per ora (sono forniti tutti i sor­
  genti metafont della libreria di font Computer Modern).

  Puoi stampare TETEXDOC.lj con il comando

  lpr TETEXDOC.lj


  Ci può essere bisogno di installare un filtro di stampa in grado di
  capire il PCL.

  La _t_e_T_e_X _G_u_i_d_e, un documento di nove pagine, dà alcune informazioni
  utili per affinare ulteriormente la configurazione del sistema: di
  qualcosa abbiamo già parlato, di molto altro non parlerò nel teTeX
  HOWTO.

  Non ho potuto sperimentare di persona alcune delle informazioni
  contenute nella prossima sezione poiché ho una stampante non
  PostScript HP Deskjet 400, a getto d'inchiostro a colori, collegata
  alla porta parallela del computer. Comunque il fatto di non possedere
  una stampante PostScript non rappresenta un ostacolo alla capacità di
  stampare testi e grafica nei tuoi documenti. Ghostscript si trova
  nella maggior parte delle distribuzioni Linux e potrebbe essere già
  installato nel tuo sistema.


  33..  CCoommaannddii TTeeXX..

  È facile preparare documenti da elaborare con TeX. Prendi un file di
  testo, assicurati che fra i paragrafi ci sia una linea vuota, ed
  esegui TeX su quel file con il comando

  TeX il_tuo_file_di_testo


  Il risultato sarà un file con lo stesso nome ed estensione .dvi.  TeX
  formatta il testo usando il font Computer Modern Roman corpo 10,
  interlinea singola e giustificazione su entrambi i margini. Se ricevi
  messaggi d'errore a causa di caratteri speciali, come ad esempio il
  simbolo di dollaro, inserisci prima di essi il carattere backslash e
  riesegui TeX sullo stesso file.  A questo punto puoi elaborare il file
  prodotto da TeX con il driver .dvi che preferisci (vedi sopra) per
  stampare il documento.

  Una peculiarità dei file di input di TeX è l'uso delle virgolette
  aperte e chiuse, che devono essere inserite come due accenti gravi o
  due apostrofi.  Emacs, in modo TeX, è in grado di farlo
  automaticamente.

  "Queste sono virgolette ASCII."
  ``Queste sono virgolette `TeX-style'.''



  33..11..  UUnnaa ppaannoorraammiiccaa ddeeii ccoommaannddii..

  I comandi in TeX iniziano con un backslash (``\''). Per esempio, il
  comando per cambiare la spaziatura fra le linee è

  \baselineskip=24pt



  La ``baseline'' è il punto più basso dei caratteri su una linea, senza
  contare i discendenti. La distanza fra le baseline di due linee è la
  \baselineskip, a cui è assegnato un valore di 24 punti.

  Le misure o dimensioni in TeX sono date spesso nelle seguenti unità di
  misura:

  pt                % Punti:          1/72 in.
  pc                % Pica:           12 pt.
  in                % Inch (pollici): 72.27 pt.
  cm                % Centimetri:     2.54 cm = 1 in.
  mm                % Millimetri:     10 mm = 1 cm.



  Alcuni comandi non richiedono di specificare delle misure. Ad esempio:

  \smallskip        % Approssimativamente 3 punti.
  \medskip          % Due \smallskip.
  \bigskip          % Due \medskip.



  \smallskip inserisce uno spazio verticale di 3 punti nel documento. Le
  misure sono approssimate perché TeX deve aggiustare le dimensioni per
  interruzioni di pagina, titoli di sezione e altre unità di spazio
  verticale. Questo vale anche per la spaziatura orizzontale.

  \hsize=6.5in


  Questo comando pone la lunghezza delle linee a 6.5 pollici. TeX prova
  a riempire la linea aggiustando lo spazio fra le parole e a volte fra
  le lettere.  Se TeX non riesce a riempire una linea rimanendo entro
  una certa tolleranza produce un messaggio di avvertimento, e aggiusta
  la spaziatura orizzontale nella linea meglio che può. Le tolleranze di
  formattazione sono discusse nella sezione ``Tolleranze''.

  Ci sono molti altri comandi che specificano dimensioni e tolleranze
  orizzontali e verticali, e quelli usati più comunemente sono descritti
  di seguito.


  33..22..  CCoommaannddii ddii ccaammbbiioo ddeeii ffoonntt..

  In TeX il font predefinito è il Computer Modern Roman 10 punti.  Per
  specificare uno stile di carattere diverso, come corsivo, grassetto o
  a spaziatura fissa, si possono usare i comandi seguenti.

  \rm          % Tondo (predefinito).
  \it          % Corsivo.
  \bf          % Grassetto.
  \tt          % Spaziatura fissa (telescrivente).
  \sl          % Obliquo.


  I comandi cambiano lo stile dei caratteri dal punto in cui appaiono
  nel testo, come nell'esempio seguente.

  Questo testo è in Tondo, \it e questo è in corsivo. \bf Questo testo è
  in grassetto e \rm questo testo è di nuovo in tondo.



  Per specificare un font per il tuo documento, usa il comando \font.

  \font\romantwelve=cmr12


  Questo crea il comando di cambio font \romantwelve, che, quando viene
  usato nel testo, cambia il font in Computer Modern Roman, 12 punti.

  \romantwelve
  Questo è il font Computer Modern Roman di 12 punti.


  Per avere informazioni sui font compresi nella distribuzione teTeX
  leggi il file:

  /usr/lib/teTeX/texmf/doc/fonts/fontname/fontname.dvi



  Se vuoi stampare un esempio di un font, esegui TeX sul file

  /usr/lib/teTeX/texmf/tex/plain/base/fontchart.tex



  ed inserisci, quando ti viene richiesto, il nome del font che vuoi
  stampare.

  Puoi anche cambiare la dimensione di un font per ottenere vari
  effetti.  L'ingrandimento dei font avviene in maniera esponenziale, e
  viene specificato con il comando scaled \magstep, che viene messo dopo
  il comando di cambio di font.

  \font\sfmedium=cmss12 scaled \magstep 1


  Questo comando produce un font sans serif che è del 120 percento più
  grande del font Computer Modern sans serif 12 punti. I font possono
  essere ingranditi a passi da 0 a 5. Ciascun passo produce un ingrandi­
  mento del 120 percento rispetto al precedente.


  33..33..  SSttiillii ee ddiimmeennssiioonnii ddeeii ppaarraaggrraaffii..

  Come abbiamo detto in precedenza, TeX compone normalmente il testo con
  il font Computer Modern Roman di 10 punti. La lunghezza di una linea è
  data da \hsize, il cui valore predefinito è 6.5 pollici. Se vuoi ad
  esempio cambiare il valore di \hsize a 5.5 pollici usa questo comando.

  \hsize=5.5in



  In TeX una _d_i_m_e_n_s_i_o_n_e è un'unità di lunghezza modificabile,
  orizzontale o verticale. Nella definizione di una dimensione può
  essere specificato quanto la dimensione può essere incrementata o
  decrementata.  Strettamente legato alla dimensione e lo _s_k_i_p
  (``salto''), che è una dimensione posta in uno dei registri interni di
  TeX. Gli skip sono definiti con il comando \newskip. La dimensione di
  \smallskip, così come viene definita da TeX, è:

  \newskip\smallskipamount \smallskipamount=3pt plus 1pt minus 1pt


  Il comando \smallskip è un'abbreviazione di

  \vskip\smallskipamount



  Ci sono alcune dimensioni che controllano il formato della pagina. Ne
  trovi un riassunto nella sezione ``Formato della pagina''.

  TeX formatta i paragrafi giustificando sia il margine sinistro che il
  margine destro. Se vuoi che il testo sia giustificato solo a sinistra
  puoi usare il comando:

  \raggedright



  Per comporre una linea giustificata a destra usa il comando
  \rightline:

  \rightline{Questa è la linea da comporre.}



  Il comando \line compone il testo che gli viene dato come argomento in
  modo che riempia l'intera linea.

  \line{Questo testo verrà spaziato per riempire l'intera linea.}



  Per cambiare il margine sinistro definisci il valore di \hoffset, come
  in questo esempio:

  \hoffset=1.5in



  Il comando \parindent specifica il valore dell'indentazione della
  prima linea di ciascun paragrafo.

  \parindent=.5in



  Altre due dimensioni, \leftskip e \rightskip, definiscono
  l'indentazione rispettivamente del margine sinistro e destro dei
  paragrafi che le seguono.

  \leftskip=.5in
  \rightskip=.5in


  Il comando \narrower è equivalente a

  \leftskip=\parindent
  \rightskip=\parindent


  Cioè \narrower restringe i margini del paragrafo di un valore pari a
  \parindent

  Come abbiamo detto in precedenza, \baselineskip specifica la distanza
  fra le linee. Il valore predefinito è 12 punti. Per avere
  approssimativamente un'interlinea doppia usa il comando seguente.

  \baselineskip=\baselineskip*1.6



  Il comando \parskip specifica una distanza fra i paragrafi che viene
  aggiunta a \baselineskip. Normalmente non viene aggiunto nessuno
  spazio, ma la distanza fra i paragrafi può essere ridotta fino a 1
  punto per riempire correttamente la pagina. Per inserire una linea
  bianca fra i paragrafi usa il comando:

  \parskip=\baselineskip



  33..33..11..  TToolllleerraannzzee.. ((CCoossaa ssoonnoo qquueeii rreettttaannggoollii nneerrii ddooppoo ooggnnii lliinneeaa??))

  TeX formatta normalmente il testo rispettando delle strette
  tolleranze. Se, per qualche ragione, il testo non può essere
  formattato rispettando tali tolleranze, TeX produce un messaggio di
  avvertimento e formatta il testo meglio che può. Se il testo deve
  essere allargato troppo per riempire la linea, TeX ti avverte che la
  ``\hbox is underfull'' (c'è troppo poco testo nell'``hbox''). Se il
  testo deve essere ``compresso'' troppo per entrare nella linea viene
  prodotto un messaggio di avvertimento ``overfull \hbox'' (c'è troppo
  testo nell'``hbox'').

  Per ogni overfull \hbox TeX mette uno _s_l_u_g, un rettangolo nero, dopo
  la linea. Lo _s_l_u_g indica che TeX non ha potuto formattare la linea
  rispettando la tolleranza specificata dal parametro \hbadness.

  Una misura di quanto il testo ``stia bene'' nelle dimensioni
  specificate è data dalla sua _b_a_d_n_e_s_s (letteralmente ``cattiva
  qualità''), che è un numero fra 0 e 10000. Una badness di 0 indica che
  il testo si adatta perfettamente alla linea, e una badness di 10000
  significa che il testo probabilmente non si adatterà mai alla linea.
  Il valore predefinito di \hbadness è 1000. Se poni \hbadness a 10000,
  TeX non segnalerà linee con troppo poco testo.

  A volte TeX permette che una linea si estenda oltre il margine destro.
  Questa è una precisa scelta estetica dell'autore di TeX. Il parametro
  \hfuzz determina quanto le linee possono oltrepassare il margine, ed
  il suo valore predefinito è di 0.1 punti. Se il testo non si adatta
  alla linea, il parametro \tolerance determina il modo in cui TeX
  tratterà l'``overfull \hbox''. Il valore predefinito di \tolerance è
  200. Ponendo il valore di \tolerance a 1000 non verranno più emessi
  messaggi di avvertimento ``overfull \hbox'' nè stampati slug.


  33..44..  FFoorrmmaattoo ddeellllaa ppaaggiinnaa..


  Oltre alle dimensioni del margine sinistro e della lunghezza della
  linea, che abbiamo descritto nella sezione precedente, TeX permette di
  specificare i margini superiore ed inferiore e la spaziatura
  verticale.

  In maniera simile alle dimensioni \hsize e \hoffset, descritte nella
  sezione precedente, esistono in TeX i comandi \vsize e \voffset. Il
  valore predefinito di \vsize è 8.9 pollici, e quello di \voffset è 0.

  Normalmente teTeX posiziona l'inizio della prima linea di testo ad un
  pollice dal margine superiore della pagina e ad un pollice dal margine
  sinistro.  Puoi far sì che il testo inizi ad una distanza minore dal
  margine superiore della pagina usando il comando:

  \voffset=-0.5in



  Se vuoi aggiungere dello spazio verticale in un documento puoi usare i
  comandi \smallskip, \medskip, e \bigskip, che aggiungono
  approssimativamente 3, 6 e 12 punti di spazio verticale.  Queste
  misure sono approssimate; TeX infatti può aggiustarle fino ad un punto
  in modo da riempire correttamente la pagine.

  Il comando \vfill aggiunge uno spazio verticale aggiustabile fra i
  paragrafi su una pagina. Questo spazio può essere allungato
  infinitamente, ed aggiungerà spazio in modo da riempire il più
  possibile il resto della pagina. Se vuoi specificare una dimensione,
  usa \vskip come in:

  \vskip 10pt



  I comandi \hss e \vss sono simili a \hfill e \vfill tranne per il
  fatto che lo spazio da essi prodotto può essere sia ristretto che
  allungato infinitamente.

  I comandi \vskip e \vfill producono delle lunghezze ``flessibili''.
  Non aggiungono spazio dove non c'è testo, ad esempio all'inizio di una
  pagina. Se vuoi inserire uno spazio ``assoluto'' usa il comando
  \vglue.

  TeX riempie lo spazio definito dalla dimensione \vsize con la maggiore
  quantità di testo possibile prima di iniziare una nuova pagina.  Per
  forzare un'interruzione di pagina usa la sequenza \vfill \eject. Se
  \vfill non venisse usato, nel testo che precede \break verrebbe
  modificata la spaziatura in modo da riempire la pagina.

  Se vuoi che TeX sia più flessibile riguardo all'altezza della pagina,
  usa nel tuo documento il comando \raggedbottom. Con questo comando TeX
  modificherà leggermente il margine inferiore di ciascuna pagina in
  modo da migliorare la spaziatura verticale.


  33..55..  NNuummeerrii ddii ppaaggiinnaa,, tteessttaattiinnee ee ffoonnddii ddii ppaaggiinnaa..

  teTeX di solito mette il numero di pagina al centro del margine
  inferiore della pagina. Se vuoi cambiare posizione e stile del numero
  di pagina puoi specificare testatine e fondi pagina diversi cambiando
  la definizione di \headline e \footline. La definizione iniziale di
  \footline contiene il comando \folio, che stampa il numero di pagina.
  La definizione di \headline è \hfil, che fa sì che venga stampata una
  linea vuota.

  Il comando \pageno è un sinonimo del contatore interno delle pagine di
  TeX. Puoi cambiare il numero di pagina cambiando il valore di \pageno.
  Se \pageno è negativo i numeri vengono stampati come numeri romani.

  \pageno=10
  \pageno=-1



  Il comando \nopagenumbers è un'abbreviazione di:

  \headline={\hfil}
  \footline={\hfil}



  Il fondo pagina predefinito contiene anche il comando di font \tenrm.
  Con questo i numeri di pagina vengono stampati con il font Roman di 10
  punti. Se vuoi che vengano stampati con il font Roman di 12 punti
  dovresti prima definire un font Roman di 12 punti, e usarlo nella
  definizione di \footline. I comandi di font vengono discussi nella
  sezione ``Comandi di font''.

  \font\rmdodici=cmr12
  \footline={\hss\rmdodici\folio\hss}



  Puoi mettere una linea orizzontale, detta _r_u_l_e, all'inizio di ogni
  pagina ridefinendo \headline nel modo seguente:

  \headline={\hrulefill}



  Per usare testatine diverse nelle pagine pari e dispari usa il comando
  \ifodd, che ha la forma:

  \ifodd[condizione][azione-condizione_vera]\else[azione-condizione_falsa



  Un esempio di \headline che usa testatine differenti sulle pagine pari
  e dispari è il seguente:

  \headline={\ifodd\pageno testatina-pagine_dispari \else testatina-pagine_pari}


  Questo comando \ifodd usa il primo argomento se il numero di pagina è
  dispari, altrimenti usa il secondo argomento.


  33..66..  TTiittoollii ee mmaaccrroo..

  In TeX l'unico comando disponibile per i titoli di sezione è
  \beginsection. Esso lascia uno spazio prima del proprio argomento,
  stampa il testo del titolo in grassetto, aggiunge uno \smallskip dopo
  il testo del titolo e inizia il paragrafo successivo senza indentarlo.

  I comandi per capitoli e sezioni disponibili in LaTeX, e descritti di
  seguito, aggiungono la numerazione delle sezioni, stampano i nomi e i
  numeri delle sezioni nella testata delle pagine e aggiungono le
  sezioni all'indice.

  In TeX puro dovresti scrivere da solo queste funzioni. Il comando \def
  permette di definire dei nuovi comandi. Supponi di voler stampare un
  titolo di capitolo. Per prima cosa specifica il font che vuoi usare.
  Un font sans serif piuttosto grande da usare nei titoli di capitolo
  potrebbe essere definito nel modo seguente:

  \font\fontsanscapitolo=cmss12 scaled \magstep 4


  Puoi usare il comando \fontsanscapitolo dovunque per usare questo
  font, che è alto circa 24 punti. Comunque, in questo esempio, verrà
  usato principalmente nel comando \titolocapitolosans. Ecco la
  definizione di quest'ultimo:

  \def\titolocapitolosans#1{\hbox{}\bigskip\bigskip
    \noindent{\leftline{\fontsanscapitolo#1}}
    \par\bigskip\bigskip\noindent}


  Nella prima linea, \hbox{}\bigskip pone uno spazio di 12 punti
  all'inizio della pagina inserendo un \hbox{} vuoto.  La linea con il
  titolo del capitolo non è indentata, e non lo è neppure il paragrafo
  che la segue. Se inserisci una linea vuota fra la macro \titolocapi­
  tolosans e il paragrafo seguente sarà questa linea bianca a non essere
  indentata, e non il testo del paragrafo seguente. Per avere una for­
  mattazione corretta usa il comando \titolocapitolosans come in questo
  esempio.

  Nella definizione, #1 viene sostituito con il primo argomento di
  \titolocapitolosans; cioè, il titolo del capitolo. In TeX, i parametri
  vengono dichiarati, all'interno delle definizioni, con #1, #2, #3 e
  così via. Un esempio di come usare \titolocapitolosans è:

  \titolocapitolosans{Capitolo 1}
  Questo è il testo iniziale del primo paragrafo del capitolo. Il paragrafo
  non viene indentato. Il titolo del capitolo è "Capitolo 1."



  44..  CCoommaannddii LLaaTTeeXX..



  44..11..  SSttrruuttttuurraa ddeell ddooccuummeennttoo..

  I documenti da elaborare con LaTeX devono rispettare qualche regola in
  più, ma la preparazione di documenti complessi è molto più semplice.

  Essenzialmente LaTeX è un linguaggio di marcatura per documenti il cui
  scopo è quello di mantenere separati lo stile ed il contenuto. Per
  esempio, per ottenere un titolo di sezione con TeX dovresti porre uno
  spazio di 36 punti prima del titolo, poi specificare che il titolo
  deve essere composto in grassetto, con un carattere di corpo 24, poi
  copiare il testo del titolo e il numero di pagina in cui esso appare
  nell'indice, infine lasciare uno spazio di 24 punti dopo il titolo.
  Con LaTeX, invece, è sufficiente usare il comando \section{}, che fa
  tutto questo da solo. Se hai bisogno di cambiare il formato dei titoli
  di sezione puoi cambiare la definizione di \section{} invece del testo
  nel documento. Grazie a questo se hai bisogno di cambiare il formato
  di documenti lunghi più di una dozzina di pagine puoi risparmiare ore
  di lavoro.

  Tutti i documenti LaTeX hanno tre sezioni: un _p_r_e_a_m_b_o_l_o (preamble), il
  _c_o_r_p_o (body) del testo, e un ``_p_o_s_t_a_m_b_o_l_o'' (postamble). I termini
  inglesi indicati fra parentesi fanno parte del gergo tecnico standard
  e sono molto usati fra i TeXnici.

  Nel preambolo, come minimo, viene specificato il tipo del documento da
  produrre (la _c_l_a_s_s_e _d_e_l _d_o_c_u_m_e_n_t_o) e viene poi inserita una linea che
  indica l'inizio del corpo del testo. Per esempio:

  \documentclass{article}
  \begin{document}


  Il ``postambolo'' è generalmente molto semplice. Tranne in casi molto
  particolari contiene una sola linea:

  \end{document}


  (_f_i_n_e _d_e_l _d_o_c_u_m_e_n_t_o).

  Nota la coppia \begin{document} e \end{document}: in LaTeX questo
  definisce un _e_n_v_i_r_o_n_m_e_n_t. Tutto il testo deve essere all'interno di un
  environment, e molti comandi funzionano solo all'interno
  dell'environment in cui sono chiamati.  L'environment document è
  comunque l'unico in cui LaTeX impone questa convenzione. Cioè, è
  l'unico environment assolutamente necessario in un documento
  (un'eccezione è la classe letter, lettera, che richiede anche
  \begin{letter} e  \end{letter}. Vedi la sezione ``Lettere'').
  Comunque, molte istruzioni per la modifica del formato sono
  specificate come environment. Sono descritte nelle sezioni seguenti.

  Nelle classi di documento si possono specificare dei parametri: per
  esempio, se avessimo voluto usare font di corpo 12 invece del corpo 10
  nell'esempio precedente avremmo potuto specificare

  \documentclass[12pt]{article}


  La classe di documento _a_r_t_i_c_l_e (articolo) provvede alle modifiche nec­
  essarie.

  Le classi di documento usate più frequentemente sono poche. Sono
  descritte nel seguito. La classe _r_e_p_o_r_t (relazione) è simile alla
  classe _a_r_t_i_c_l_e, tranne per il fatto che produce una pagina separata
  con il titolo e fa sì che ogni sezione inizi in una nuova pagina. La
  classe _l_e_t_t_e_r include definizioni speciali per indirizzi, saluti e
  formule di chiusura, alcune delle quali sono descritte nel seguito.

  Puoi includere del codice LaTeX ``inscatolato'', detto comunemente
  _p_a_c_k_a_g_e, con il comando \usepackage{}.

  \usepackage{fancyhdr}


  Questo comando include il file di stile fancyhdr.sty da una delle
  directory TEXINPUTS che tu e teTeX avete specificato durante i pro­
  cessi di installazione e configurazione.


  \documentclass{article}
  \usepackage{fancyhdr}
  \begin{document}



  Nota che le dichiarazioni \usepackage{} sono fatte prima di
  \begin{document}, cioè nel preambolo.

  fancyhdr.sty estende il comando \pagestyle{} in modo che tu possa
  creare testatine e fondi pagina personalizzati. Molte classi di
  documento LaTeX definiscono questi elementi nei seguenti stili di
  pagina standard:

  \pagestyle{plain}       % stile di pagina standard -- il numero di pagina è
                          % centrato in basso sulla pagina.
  \pagestyle{empty}       % nessuna testatina nè fondo pagina.
  \pagestyle{headings}    % stampa il numero di sezione ed il numero di pagina
                          % in alto sulla pagina.
  \pagestyle{myheadings}  % stampa informazioni personalizzate nella testatina.


  Tutto quello che si trova a destra del segno di percento su una linea
  è un commento.

  Il comando \pagestyle{} ha effetto solo nella pagina successiva. Per
  cambiare testatine e fondi pagina nella pagina corrente usa invece il
  comando

  \thispagestyle{stile_di_pagina}



  44..11..11..  SSttiillii ddii ccaarraatttteerrii..

  Gli stili di caratteri dipendono in parte dal font specificato nel
  documento. Comunque, i caratteri in grassetto e in corsivo dovrebbero
  essere disponibili per ogni font presente nel sistema. Può essere
  usata anche la sottolineatura sebbene la sua gestione presenti
  problemi particolari. Vedi la sezione ``Pacchetti di estensione per
  LaTeX ed altre risorse''.

  Ci sono vari modi per evidenziare un testo. Quello che può essere
  usato su tutti i sistemi è il comando \em. Tutto il testo su cui
  agisce viene reso in corsivo. Per esempio:

  Questa parola verrà {\em evidenziata.}



  Se il testo in corsivo è seguito da testo non in corsivo puoi
  specificare l'uso di un fattore di correzione. Il comando da usare è
  \/.

  Questo esempio {\em sarà\/} stampato correttamente.

  Questo esempio {\em non} sarà stampato correttamente.



  Meno portabili, ma ancora accettabili in casi in cui sono usati da
  soli, sono i comandi \it, \bf, e \tt; i caratteri su cui agiscono
  verranno stampati rispettivamente in corsivo, in grassetto e con
  spaziatura fissa.

  {\tt Questo testo sarà stampato con spaziatura fissa,}
  {\it questo in corsivo,}
  {\bf e questo in grassetto\dots} tutto in un paragrafo.


  Il comando \dots stampa tre puntini di sospensione che non verranno
  divisi fra più linee.

  La versione più recente di LaTeX, che è quella che hai, include dei
  comandi in grado di trattare correttamente i casi in cui un comando di
  evidenziazione ne sostituirebbe un altro.

  Questo {\it non è {\bf grassetto corsivo!}}



  Ciò che accade è che teTeX compone il testo in corsivo finché non
  incontra il comando \bf; poi inizia a comporlo in grassetto.

  Per risolvere questa situazione, lo schema di selezione dei font NFSS
  richiede tre parametri per ogni carattere: forma, spessore del tratto
  e famiglia.  Non tutti i font hanno tutti questi stili. Nel caso abbia
  bisogno di sostituire il font richiesto con un altro, LaTeX stamperà
  un messaggio di avvertimento.

  Puoi specificare le seguenti forme per i font:

  \textup{testo}         % testo tondo (predefinito)
  \textit{testo}         % corsivo
  \textsl{testo}         % inclinato
  \textsc{testo}         % maiuscoletto


  Questi sono i due spessori del tratto che la maggior parte dei font
  ha:

  \textmd{testo}         % spessore medio (predefinito)
  \textbf{testo}         % grassetto


  Ci sono tre famiglie generalmente disponibili.

  \textrm{text}          % roman (predefinito)
  \textsf{text}          % senza grazie
  \texttt{text}          % macchina da scrivere (spaziatura fissa, simile al
                          % Courier)



  Usando questi comandi per scegliere gli stili dei caratteri puoi
  combinarne gli effetti


  \texttt{\textit{Questo esempio darà probabilmente luogo ad una
  sostituzione di font, poiché molti font non includono uno stile macchina
  da scrivere corsivo.}}


  La famiglia applicata normalmente è Computer Modern, che è un font
  bit-mapped. Altre famiglie di font sono in formato PostScript Type 1.
  Vedi la sezione ``Usare font PostScript'' per i dettagli.

  Ci sono anche vari accenti e caratteri speciali che puoi usare nei
  tuoi documenti. Quelli che seguono sono solo alcuni fra quelli
  disponibili (prova a stamparli sulla tua stampante)

  \'{o}  \`{e}  \^{o}  \"{u}        \={o}  \c{c}  `? `!
  \copyright     \pounds                \dag


  Infine, ci sono caratteri che vengono interpretati come comandi da TeX
  e LaTeX. Di uno abbiamo già parlato, ed è il simbolo di dollaro.
  L'insieme completo dei ``meta caratteri'', che debbono essere prece­
  duti da un backslash per poter essere usati, è il seguente:

  # $ % & _ { }



  È possibile usare anche diversi alfabeti, ad esempio greco e
  cirillico.  Con LaTeX è facile comporre testi non solo in inglese:
  questo argomento è trattato in uno dei testi di cui parliamo qui.


  44..11..22..  MMaarrggiinnii eedd iinntteerrlliinneeee..


  Modificare i margini in un documento TeX o LaTeX non è una cosa
  semplicissima. Molto dipende dall'indentazione relativa del testo di
  cui vuoi aggiustare i margini. Anche la posizione dei comandi di
  modifica dei margini è significativa.

  Per i cambiamenti che devono avere effetto su un intero documento
  LaTeX, è possibile usare i comandi \evensidemargin e \oddsidemargin.
  Modificano il margine sinistro delle pagine pari e dispari
  rispettivamente. Per esempio


  \evensidemargin=1cm
  \oddsidemargin=1cm


  aggiunge 1 centimetro al margine sinistro standard delle pagine pari e
  dispari, che è di un pollice (2,54 cm). Questi comandi influenzano
  l'intero documento e spostano l'intero corpo del documento a destra e
  sinistra sulla pagina, non importa l'impostazione locale dell'inden­
  tazione, per cui risulta sicuro usare environment LaTeX come verse e
  list.

  Quelle che seguono sono alcune macro per la modifica dei margini che
  ho scritto. Agiscono in modo differente dai comandi citati. Poiché
  usano comandi in TeX puro, non è garantito che rispettino i margini
  che sono stati impostati da un environment LaTeX, ma le puoi mettere
  ovunque in un documento e cambiare i margini da quel punto in poi.



  %%  margins.sty -- v. 0.1   di Robert Kiesling
  %%  Copie di questo codice possono essere distribuite liberamente in
  %%  forma di testo.
  %%
  %%  Alcuni comandi elementari TeX per la modifica dei margini. Le lunghezze
  %%  sono in pollici:
  %%
  %%  \leftmargin{1}   %% imposta il margine sinistro a 1 pollice
  %%  \leftindent{1}   %% imposta l'indentazione dei paragrafi seguenti a
  %%                      1 pollice
  %%  \rightindent{1}  %% imposta il margine destro dei paragrafi seguenti
  %%                      a 1 pollice
  %%  \llength{3}      %% imposta la lunghezza delle linee seguenti a 3 pollici
  %%
  \message{Margins macros...}
  \def\lmargin#1{\hoffset = #1 in}
  \def\lindent#1{\leftskip = #1 in}
  \def\rindent#1{\rightskip = #1 in}
  \def\llength#1{\hsize = #1 in}
  %%
  %% (End of margins macros.}


  Metti questo codice in un file di nome margins.sty nella tua directory
  $TEXINPUTS locale. I comandi sono spiegati nei commenti del file. Per
  usarli in un documento devi includere il file con il comando

  \usepackage{margins}


  nel preambolo.

  Già che siamo in argomento: se non vuoi che il testo venga
  giustificato a destra, che è quello che viene fatto normalmente, puoi
  chiedere a LaTeX di usare lo sbandieramento a destra con il comando:

  \raggedright



  Anche impostare l'interlinea ha le sue difficoltà.

  _b_a_s_e_l_i_n_e_s_k_i_p è la misura della distanza fra le linee del testo.  È
  dato come misura assoluta. Ad esempio

  \baselineskip=24pt


  oppure, in modo migliore:

  \setlength{\baselineskip}{24pt}


  La differenza fra le due forme è che _s_e_t_l_e_n_g_t_h rispetterà le
  impostazioni che possono essere in effetto nel momento in cui usi il
  comando.

  Il problema nell'uso di baselineskip è che viene modificata anche la
  distanza fra titoli di sezione, note a piè di pagina e così via. Devi
  quindi assicurarti che baselineskip sia impostato correttamente per
  l'elemento di testo che stai componendo. Ci sono, comunque, packages
  LaTeX come setspace.sty che ti aiuteranno in queste circostanze.  Vedi
  la sezione ``Pacchetti di espansione  per LaTeX ed altre risorse''.



  44..11..33..  CCllaassssii ddii ddooccuummeennttii..

  In LaTeX sono disponibili classi di documenti che forniscono formati
  standard per i documenti, ad esempio environment che facilitano la
  formattazione di liste, citazioni, note a piè di pagina ed altri
  elementi di testo. Le classi di documenti più usate sono descritte
  nelle sezioni seguenti.


  44..11..33..11..  AArrttiiccoollii ee rreellaazziioonnii..

  Come abbiamo già detto, la classe article e la classe report sono
  simili. Le differenze principali consistono nel fatto che la classe
  report crea una pagina separata per il titolo e fa cominciare ogni
  sezione su una nuova pagina.

  Per inserire in queste classi di documento titoli, _a_b_s_t_r_a_c_t
  (riassunti) e nome dell'autore puoi ad esempio usare:

  \title{Le abitudini di accoppiamento dei Cactus}
  \author{John Q. Public}
  \abstract{Descrizione di come i comuni cactus del deserto cercano delle
  pozze d'acqua adatte per poter effettuare i loro rituali di accoppiamento}


  nel preambolo. Poi, il comando

  \maketitle


  dato all'inizio del testo genererà una pagina con il titolo nella
  classe _r_e_p_o_r_t, oppure, nel caso della classe _a_r_t_i_c_l_e, il titolo e
  l'_a_b_s_t_r_a_c_t all'inizio del documento.

  Le sezioni possono essere definite con comandi come i seguenti:

  \section
  \subsection
  \subsubsection


  Questi comandi producono delle sezioni numerate come quelle comune­
  mente usate nei documenti tecnici. Per avere delle sezioni non numer­
  ate usa

  \section*
  \subsection*
  \subsubsection*


  e così via.

  In LaTeX sono disponibili molti environment per formattare del
  materiale da mettere in evidenza. Puoi inserire delle citazioni usando
  l'environment quotation:

  \begin{quotation}
  Inizio della citazione...

  ... fine della citazione.
  \end{quotation}


  Per citazioni più corte puoi usare l'environment quote.


  Per formattare i versi di una poesia usa l'environment verse:

  \begin{verse}
  Nel mezzo del cammin di nostra vita\\
  mi ritrovai per una selva oscura\\
  chè la diritta via era smarrita
  \end{verse}


  Nota che per andare a capo al momento giusto devi usare dei doppi
  backslash, altrimenti LaTeX riempirà le linee in un environment verse
  come fa in qualsiasi altro environment.

  Ci sono molti modi per fare una lista. Per avere una lista puntata
  puoi usare l'environment list:

  \begin{list}
  \item
  Questa è la prima voce della lista.
  \item
  Questa è la seconda voce della lista...
  \item
  ... e così via.
  \end{list}



  Per una lista numerata usa l'environment enumerate:

  \begin{enumerate}
  \item
  Voce numero 1.
  \item
  Voce numero 2.
  \item
  \dots
  \end{enumerate}



  Una lista di descrizioni usa l'environment description.

  \begin{description}
  \item{Forno} Sporco, ha bisogno di una resistenza nuova.
  \item{Frigorifero} Sporco. Mi dispiace.
  \item{Lavandino e scarico} Sporco, il rubinetto dell'acqua fredda perde.
  \end{description}



  44..11..33..22..  LLeetttteerree..

  La classe letter usa delle definizioni che consentono di formattare
  lettere d'affari.

  L'environment letter ha bisogno di un argomento, l'indirizzo del
  destinatario della lettera. Il comando address, che deve essere
  inserito nel preambolo, definisce l'indirizzo del mittente. Il comando
  signature definisce il nome del mittente come deve apparire in
  chiusura.

  Il sorgente LaTeX di una semplice lettera d'affari può essere simile a
  questo.


  \documentclass[12pt]{letter}
  \signature{John Q. Public}
  \address{Viale dei giardini, 123\\00100 Roma\\Tel: 123/456-7890}
  \begin{document}
  \begin{letter}{ACME Mattoni SpA \\Corso Raffaello\\20100 Milano}
  \opening{Gentile Signore/Signora:}

  A proposito di uno dei vostri mattoni che ho trovato sul tappeto del mio
  soggiorno insieme ad alcuni frammenti del vetro rotto della mia finestra...

  (Resto del corpo della lettera).

  \closing{Distinti saluti,}

  \end{letter}
  \end{document}


  Nota che negli indirizzi ci sono dei doppi backslash che specificano
  dove occorre andare a capo.


  44..22..  PPaacccchheettttii ddii eessppaannssiioonnee ppeerr LLaaTTeeXX eedd aallttrree rriissoorrssee..

  Abbiamo già detto che evidenziare il testo sottolineandolo può portare
  dei problemi particolari. In effetti TeX non ha alcun problema a
  sottolineare il testo dato che è una convenzione usata in matematica.
  In LaTeX puoi sottolineare le parole con il comando:

  \underline{testo da sottolineare}


  Il problema è che la sottolineatura non viene spezzata su diverse
  linee e, in alcuni casi, il testo sottolineato può non essere giusti­
  ficato.  Comunque c'è un pacchetto di macro per LaTeX, già pronto, che
  modifica il modo di evidenziazione del testo in modo che usi la sotto­
  lineatura. Si chiama ulem.sty, ed è uno dei tanti pacchetti LaTeX che
  sono disponibili liberamente su Internet.

  Per usare ulem.sty, usa il comando

  \usepackage{ulem}


  nel preambolo del documento.

  Alcuni dei pacchetti disponibili per LaTeX sono:

     iifftthheenn
        Includi istruzioni condizionali nei tuoi documenti.

     iinniittiiaallss
        Definisce un font per i capolettera.

     ssaannsskkrriitt
        Font e preprocessore per produrre documenti in Sanscrito.

     rreecciippee
        Una classe per LaTeX2e per comporre ricette.

     rreeffmmaann
        Varianti degli stili ``article'' e ``report''.

  Per ottenere l'URL completo a partire dal percorso dato nel Catalogue,
  unisci il percorso all'indirizzo del sito ed al percorso della
  directory di livello più alto dell'archivio CTAN che vuoi contattare.
  Per esempio, la directory CTAN del sito ftp.tex.ac.uk è ctan/tex-
  archive. L'URL completo della directory del pacchetto rreeffmmaann sarebbe:

  ftp://ftp.tex.ac.uk/ctan/tex-archive/   +
  macros/latex/contrib/supported/refman   =

  ftp://ftp.tex.ac.uk/ctan/tex-archive/macros/latex/contrib/supported/refman/


  Alcuni pacchetti contengono più di un file, quindi viene dato solo il
  percorso della directory del pacchetto.

  Quando hai determinato l'URL, puoi scaricare il pacchetto da uno dei
  siti CTAN elencati nella sezione ``Appendice A''.  Puoi scaricare una
  lista completa del contenuto dell'archivio: è contenuta nel file
  FILES.byname, che si trova nella directory principale dell'archivio.
  Puoi anche effettuare delle ricerche on line sull'archivio
  specificando una parola chiave con il comando ftp

  quote site index <parola_chiave>



  55..  MMeetttteerree iinnssiieemmee tteessttoo ee ggrraaffiiccaa ccoonn ddvviippss ..

  In generale questa sezione si applica ad un documento TeX o LaTeX in
  cui siano presenti testo e grafica. teTeX, come la maggior parte delle
  distribuzioni TeX, è predisposto per richiedere i font Computer
  Modern.  Quando vengono stampati documenti con font scalabili Type 1 o
  grafica, la resa dei font e della grafica è compito di dvips.  dvips
  può usare sia font Computer Modern bit-mapped che scalabili Type 1, o
  una combinazione dei due. Come prima cosa ci concentreremo sulla
  stampa e la visione in anteprima della grafica.

  In generale occorrerà seguire questa procedura ogni volta che un
  sorgente LaTeX contiene l'istruzione


  \includepackage{graphics}


  nel proprio preambolo. Questa istruzione fa sì che LaTeX includa il
  testo del pacchetto graphics.sty nel sorgente. Ci sono altri comandi
  che servono per eseguire operazioni relative alla grafica, e le
  istruzioni in documenti in TeX puro possono non suggerirti che c'è
  bisogno di usare dvips. La differenza sarà evidente comunque quando il
  documento sarà stampato senza figure o altri elementi grafici.

  Quindi per ora ci concentreremo sulla stampa di documenti che usano il
  pacchetto LaTeX graphics.sty. Probabilmente vuoi dare un'occhiata al
  sorgente TeX originale. Non è incluso nella distribuzione teTeX, ma lo
  puoi trovare a

  ~CTAN/macros/latex/packages/graphics/grfguide.tex.


  Incluso nella distribuzione teTeX c'è invece il file .dvi già elabo­
  rato da TeX. C'è una ragione per questo, ed ha a che fare con la
  necessità di includere font Type 1 perché il documento possa essere
  stampato correttamente. Se vuoi elaborare grfguide.tex con LaTeX leggi
  la prossima sezione. Per ora, comunque, faremo in modo di ottenere con
  dvips un output utilizzabile.

  Il file grfguide.dvi si trova nella directory

  texmf/doc/latex/graphics


  Il primo passo per poter ottenere qualcosa di utile da grfguide.dvi
  consiste nel tradurlo in PostScript. Il programma dvips serve a questo
  scopo. Fa esattamente quello che il suo nome suggerisce. Ci sono molte
  opzioni con le quali può essere chiamato, ma la forma più semplice (o
  quasi) è


  dvips -f -r <grfguide.dvi >grfguide.ps


  Lo switch -f dice a dvips di lavorare come un filtro, cioè leggere
  dallo standard input e scrivere sullo standard output.  dvips può
  anche essere configurato per inviare il suo output direttamente a lpr.

  Se puoi stampare file PostScript sulla tua stampante con il comando
  lpr puoi digitare semplicemente

  dvips -r grfguide.dvi


  L'opzione -r dice a dvips di produrre le pagine in ordine inverso così
  che vengano impilate nell'ordine giusto in uscita dalla stampante.
  Usalo se questo è utile per la tua stampante.

  dvips e metafont possono dover creare o no i nuovi font di cui
  grfguide.dvi ha bisogno, dipende se hai ancora i font che dvilj2 ha
  prodotto elaborando l'ultimo documento. Alla fine, comunque, dvips
  scriverà l'elenco delle pagine che ha tradotto in PostScript e avrai
  così un file PostScript pronto per essere inviato a qualunque
  dispositivo tu abbia.

  Se sei fortunato (e ricco) allora hai una stampante in grado di capire
  direttamente il PostScript che potrà stampare direttamente
  grfguide.ps. Puoi inviare il file alla coda di stampa usando lpr. Se
  per qualche ragione il tuo software di stampa non funziona
  correttamente con i file PostScript puoi semplicemente inviare il file
  alla stampante con

  cat grfguide.ps >/dev/lp0


  o a qualunque altra porta la tua stampante è collegata. Comunque
  questo non è il metodo raccomandato per l'uso quotidiano.

  Se vuoi o devi eseguire Ghostscript manualmente questa è la procedura
  standard per usarlo. La prima cosa da fare per eseguire Ghostscript è
  vedere quali sono gli argomenti della linea di comando, e si può fare
  così:

  gs -help | less


  Vedrai una lista dei dispositivi che Ghostscript supporta e molti
  altri comandi. Scegli il dispositivo che corrisponde maggiormente alla
  tua stampante. In genere stampo testo in bianco e nero e uso il driver
  cdjmono, che controlla una stampante a colori Deskjet in modo monocro­
  matico (bianco e nero).

  La linea di comando che uso è:

  gs -dNOPAUSE -sDEVICE=cdjmono -sOutputFile=/tmp/gs.out grfguide.ps -c quit


  Questo mette il mio output compatibile HP nella directory /tmp.  È una
  buona idea usare una directory come /tmp, perché gs può essere un po'
  difficile riguardo ai permessi di accesso, e non puoi (né dovresti)
  contare sul fatto di essere sempre collegato come root quando effettui
  queste operazioni. Adesso puoi stampare il file:

  lpr /tmp/gs.out


  Ovviamente puoi mettere tutto in uno script della shell. Sul mio sis­
  tema ho due semplici script, pv e pr che inviano il file PostScript
  rispettivamente allo schermo o alla stampante. È possibile avere
  un'anteprima su schermo senza usare X, ma non è la cosa migliore.
  Quindi vale sicuramente la pena installare XFree86 per mostrare il
  documento sullo schermo.

  L'ordine dei comandi in un comando gs è importante, perché alcune
  delle opzioni dicono a Ghostscript di cercare parti di codice
  PostScript nella sua libreria.

  È importante ricordare che grfguide.dvi richiede sia font bit mapped
  Computer Modern che font scalabili Type 1. Se sei capace di mettere
  insieme font scalabili e bit mapped in un documento, sei sulla buona
  strada per diventare un TeXnico.


  55..11..  EE ssee llaa mmiiaa ssttaammppaannttee nnoonn èè ssuuppppoorrttaattaa??

  La distribuzione teTeX ha solo una selezione limitata di driver DVI:
  dvips, driver per le stampanti Hewlett Packard LaserJet, e niente di
  più. Se hai una stampante non compatibile con le LaserJet hai due
  possibilità: puoi usare dvips e Ghostscript, cosa che raccomando
  comunque per le ragioni di cui ho già parlato, o puoi cercare altri
  driver DVI.

  Alcuni driver DVI sono stati riscritti per Linux e sono disponibili
  già compilati. Si trovano nell'archivio Linux sul sito
  ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/tex/dvi/.

  Il sito principale su cui viene mantenuta una libreria di driver DVI
  si trova all'Università dello Utah. Se non riesci a trovare là un
  driver che supporta la tua stampante è molto probabile che non esista.
  Puoi anche scrivere da solo il _t_u_o driver DVI usando degli schemi
  disponibili là. L'URL del sito è ftp://ftp.math.utah.edu/pub/tex/dvi/.


  66..  UUssaarree ffoonntt PPoossttSSccrriipptt..

  Di solito i font Type 1 di pubblico dominio erano di qualità molto
  minore dei font bit mapped Computer Modern. Questa situazione è
  migliorata negli ultimi anni, ma trovare i font che corrispondono
  resta compito tuo. Avere molti tipi di font su una macchina può
  sembrare ridondante e uno spreco di spazio su disco. Inoltre i font
  Computer Modern possono sembrare, beh, un po' troppo _f_o_r_m_a_l_i per uso
  quotidiano. A volte li paragono a dar da mangiare al cane in una
  ciotola di porcellana. Almeno non dovrai più spendere un patrimonio
  per avere dei font di qualità professionale.

  Uno dei miglioramenti principali di LaTeX2e rispetto ai suoi
  predecessori è rappresentato dall'introduzione del New Font Selection
  Scheme (adesso si chiama PSNFSS). In passato gli utilizzatori di TeX
  dovevano specificare i font con comandi come

  \font=bodyroman = cmr10 scaled \magstep 1


  che dà risultati molto precisi ma richiede l'abilità di un disegnatore
  di caratteri e di un matematico per essere usato a dovere. Inoltre non
  è molto portabile. Se un altro sistema non ha il font cmr10 (questo è
  il nome che in TeX viene dato al carattere Computer Modern Roman,
  corpo 10, con spessore del tratto medio, predefinito) qualcuno deve
  ricodificare le specifiche dei font per l'intero documento. PSNFSS,
  invece, ti permette di specificare i font per famiglia (Computer
  Modern, URW Nimbus, Helvetica, Utopia e così via), tratto (leggero,
  medio, grassetto), orientamento (dritto o obliquo), tipo (tondo o
  corsivo) e misura (vedi la sezione ``Caratteri e stili'' per una
  descrizione dei comandi che consentono di specificare lo stile).
  Alcuni font sono archiviati in famiglie. Per esempio, un font Roman
  può essere archiviato con un font senza grazie, come Helvetica, e un
  font a spaziatura fissa, come Courier. Tu, come autore di un documento
  LaTeX, puoi specificare un'intera famiglia di font con un comando.

  Ci sono, come ho già detto, molti font di alta qualità di pubblico
  domino disponibili. Uno di essi è Adobe Utopia, un altro è Bitstream
  Charter. Tutti e due sono font di qualità commerciale che sono stati
  donati al pubblico dominio.

  Sono anche due dei miei preferiti. Se cerchi su uno dei siti CTAN vi
  troverai questi ed altri font. I font in giro sono abbastanza da
  permetterti di produrre documenti il cui aspetto è proprio quello che
  vuoi, e non solo testi in inglese. TeX è stato concepito in origine
  per la composizione di testi matematici, quindi ci sono molti font
  disponibili per questo scopo, oltre a font per l'alfabeto cirillico,
  greco, kana ed altri troppo numerosi da ricordare.

  La cosa importante da cercare sono i file con estensione .pfa o .pfb.
  Queste indicano che si tratta proprio dei font scalabili, non solo di
  file di metrica. I file di metrica dei font Type 1 hanno estensione
  .pfm, in contrapposizione ai file .tfm usati dai font bit mapped. I
  due font di cui ho parlato in precedenza sono inclusi nella
  distribuzione teTeX, oltre che separatamente.

  Ciò che ho detto a proposito della facilità di selezione dei font con
  PSNFSS è vero in questo senso. Se vogliamo usare nel nostro documento
  il font Charter invece del Computer Modern, tutto ciò che bisogna fare
  è mettere

  \renewcommand{\familydefault}{bch}


  nel preambolo, dove ``bch'' è la sigla con cui si designa comunemente
  il Bitstream Charter. I font Charter si trovano nella directory

  /usr/lib/teTeX/texmf/fonts/type1/bitstrea/charter



  Qui ci sono i file .pfb dei font Charter: bchb8a.pfb per il Charter
  grassetto, bchr8a.pfb per il Charter tondo, bchbi8a.pfb per il Charter
  grassetto corsivo.  L'``8a'' nel nome del font indica la codifica dei
  caratteri. A questo punto non te ne devi preoccupare, perché la
  differenza si ha per i caratteri codificati con 8 bit che hanno valore
  maggiore di 128 decimale.  Definiscono principalmente gli accenti e
  caratteri non inglesi. Le codifiche dei font Type 1 funzionano
  generalmente bene per gli alfabeti occidentali perché sono conformi
  allo standard ISO 8859 per gli insiemi di caratteri internazionali,
  quindi questo rende ulteriormente vantaggioso il loro uso.

  Per comporre un documento in cui sono stati selezionati i font Charter
  occorre dare il comando


  pslatex document.tex


  pslatex è una variante del latex standard di teTeX che definisce le
  directory in cui si trovano i font Type 1 e un po' di codice LaTeX da
  caricare. Sullo schermo vedrai un avviso di pslatex seguito dalle
  informazioni di TeX. In breve tempo avrai un file .dvi che contiene le
  richieste per il font Charter.  Adesso puoi stampare il file con dvips
  e gs, se necessario.

  Installare un insieme di font Type 1 non è difficile se segui alcuni
  passi fondamentali. Devi decomprimere i font in una sottodirectory di
  /usr/lib/teTeX/texmf/fonts/type1, in cui si trovano anche gli altri
  font Type 1, e poi eseguire texhash in modo che le routine di ricerca
  sappiano che i font sono stati aggiunti. Poi devi aggiungere la
  descrizione dei font al file psfonts.map in modo che anche dvips
  sappia che si trovano nel sistema. Il formato del file psfonts.map è
  descritto in un paio dei testi di cui abbiamo parlato. Ancora, ricorda
  di eseguire il programma texhash per aggiornare il database delle
  directory di teTeX.

  È senz'altro un vantaggio usare il sistema X Windows (XFree86 sotto
  Linux) con teTeX, perché permette di avere anteprime dei documenti di
  migliore qualità. Non è necessario averlo, ma in generale tutto quello
  che permette di avere anteprime migliori renderà migliore il tuo
  lavoro in termini di qualità dei risultati. Comunque bisogna scendere
  a compromessi con la velocità di editing, che è molto maggiore sul
  display a carattere.


  77..  AAppppeennddiiccee AA:: eelleennccoo ddeeii ssiittii CCTTAANN

  Questo è il contenuto del file CTAN.sites, che puoi trovare nella
  directory principale di ogni sito CTAN.



  In order to reduce network load, it is recommended that you use the
  Comprehensive TeX Archive Network (CTAN) host which is located in the
  closest network proximity to your site.  Alternatively, you may wish to
  obtain a copy of the CTAN via CD-ROM (see help/CTAN.cdrom for details).

  Known mirrors of the CTAN reside on (alphabetically):
    cis.utovrm.it (Italia)                /TeX
    ctan.unsw.edu.au (NSW, Australia)     /tex-archive
    dongpo.math.ncu.edu.tw (Taiwan)       /tex-archive
    ftp.belnet.be (Belgium)               /packages/TeX
    ftp.ccu.edu.tw (Taiwan)               /pub/tex
    ftp.cdrom.com (West coast, USA)       /pub/tex/ctan
    ftp.comp.hkbu.edu.hk (Hong Kong)      /pub/TeX/CTAN
    ftp.cs.rmit.edu.au  (Australia)       /tex-archive
    ftp.cs.ruu.nl (The Netherlands)       /pub/tex-archive
    ftp.cstug.cz (The Czech Republic)     /pub/tex/CTAN
    ftp.duke.edu (North Carolina, USA)    /tex-archive
    ftp.funet.fi (Finland)                /pub/TeX/CTAN
    ftp.gwdg.de (Deutschland)             /pub/dante
    ftp.jussieu.fr (France)               /pub4/TeX/CTAN
    ftp.kreonet.re.kr (Korea)             /pub/CTAN
    ftp.loria.fr (France)                 /pub/unix/tex/ctan
    ftp.mpi-sb.mpg.de (Deutschland)       /pub/tex/mirror/ftp.dante.de
    ftp.nada.kth.se (Sweden)              /pub/tex/ctan-mirror
    ftp.oleane.net (France)               /pub/mirrors/CTAN/
    ftp.rediris.es (Espa\~na)             /mirror/tex-archive
    ftp.rge.com (New York, USA)           /pub/tex
    ftp.riken.go.jp (Japan)               /pub/tex-archive
    ftp.tu-chemnitz.de (Deutschland)      /pub/tex
    ftp.u-aizu.ac.jp (Japan)              /pub/tex/CTAN
    ftp.uni-augsburg.de (Deutschland)     /tex-archive
    ftp.uni-bielefeld.de (Deutschland)    /pub/tex
    ftp.unina.it (Italia)                 /pub/TeX
    ftp.uni-stuttgart.de (Deutschland)    /tex-archive (/pub/tex)
    ftp.univie.ac.at (\"Osterreich)       /packages/tex
    ftp.ut.ee (Estonia)                   /tex-archive
    ftpserver.nus.sg (Singapore)          /pub/zi/TeX
    src.doc.ic.ac.uk (England)            /packages/tex/uk-tex
    sunsite.auc.dk (Denmark)              /pub/tex/ctan
    sunsite.cnlab-switch.ch (Switzerland) /mirror/tex
    sunsite.icm.edu.pl (Poland)           /pub/CTAN
    sunsite.unc.edu (North Carolina, USA) /pub/packages/TeX
    wuarchive.wustl.edu (Missouri, USA)   /packages/TeX

  Known partial mirrors of the CTAN reside on (alphabetically):
    ftp.adfa.oz.au (Australia)            /pub/tex/ctan
    ftp.fcu.edu.tw (Taiwan)               /pub2/tex
    ftp.germany.eu.net (Deutschland)      /pub/packages/TeX
    ftp.gust.org.pl (Poland)              /pub/TeX
    ftp.jaist.ac.jp (Japan)               /pub/TeX/tex-archive
    ftp.uu.net (Virginia, USA)            /pub/text-processing/TeX
    nic.switch.ch (Switzerland)           /mirror/tex
    sunsite.dsi.unimi.it (Italia)         /pub/TeX
    sunsite.snu.ac.kr (Korea)             /shortcut/CTAN

  Please send updates to this list to <ctan@urz.uni-heidelberg.de>.

  The participating hosts in the Comprehensive TeX Archive Network are:
    ftp.dante.de  (Deutschland)
         -- anonymous ftp                 /tex-archive (/pub/tex /pub/archive)
         -- gopher on node gopher.dante.de
         -- e-mail via ftpmail@dante.de
         -- World Wide Web access on www.dante.de
         -- Administrator: <ftpmaint@dante.de>

    ftp.tex.ac.uk (England)
         -- anonymous ftp                 /tex-archive (/pub/tex /pub/archive)
         -- gopher on node gopher.tex.ac.uk
         -- NFS mountable from nfs.tex.ac.uk:/public/ctan/tex-archive
         -- World Wide Web access on www.tex.ac.uk
         -- Administrator: <ctan-uk@tex.ac.uk>



  88..  AAppppeennddiiccee BB:: IInnssttaallllaarree llaa ddiissttrriibbuuzziioonnee ggeenneerriiccaa CCTTAANN ddii tteeTTeeXX

  La distribuzione teTeX generica non è più difficile da installare
  degli altri pacchetti Linux. Vedi la sezione ``La distribuzione
  generica CTAN''.

  L'installazione della distribuzione teTeX generica CTAN dovrebbe
  essere presa in seria considerazione se:

  ·  Il tuo sistema non è basato su una delle distribuzioni standard di
     Linux.

  ·  Non hai privilegi da amministratore (root) del tuo sistema.

  ·  Vuoi o hai bisogno della più recente versione di teTeX, o LaTeX.

  ·  Non hai abbastanza spazio su disco per un'installazione completa.

  ·  Vuoi installare teTeX da qualche altra parte che non sia il file
     system /usr.

  ·  Vorresti condividere la tua installazione di teTeX su una rete su
     cui si trovano sistemi che montano una diversa variante di UNIX. In
     questo caso, dovresti seriamente considerare la possibilità di
     installare il _c_o_d_i_c_e _s_o_r_g_e_n_t_e. Vedi la sezione ``Installazione
     della distribuzione sorgente CTAN''.

  ·  Vuoi avere l'ultima versione dei font di pubblico dominio Type 1 di
     teTeX, che sono migliori dei font inclusi con le versioni più
     vecchie.

  Un'installazione completa della distribuzione binaria richiede 40-50
  Mb di spazio su disco, e compilare la distribuzione a partire dal
  codice sorgente richiede circa 75 Mb, quindi assicurati di avere
  questo spazio su disco prima di cominciare. Non c'è bisogno del
  compilatore gcc o del sistema X Windows (comunque X è certamente di
  aiuto perché rende facile avere un'anteprima dei documenti sullo
  schermo).  Tutto ciò di cui hai bisogno è un editor in grado di
  produrre testo in formato ASCII standard (vedi la sezione 2). Cosa c'è
  di più semplice?

  Puoi procurarti i file da uno dei siti CTAN elencati nella sezione
  ``Appendice A''. Negli esempi che seguono, i file sono stati presi dal
  sito CTAN ftp.tex.ac.uk.


  88..11..  IInnssttaallllaazziioonnee ddeellllaa ddiissttrriibbuuzziioonnee bbiinnaarriiaa..



  88..11..11..  IInnssttaallllaazziioonnee mmiinniimmaa..


  Per prima cosa, collegati al sito FTP ftp.tex.ac.uk, e vai (cd) nella
  directory


  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/


  Scarica i file

  INSTALL.bin
  install.sh


  e mettili nella directory di livello più alto nella quale vuoi instal­
  lare teTeX (quella che conterrà tutti i componenti necessari al fun­
  zionamento di teTeX: file e directory): per esempio /var/teTeX se vuoi
  installare teTeX nel file system /var

  Stampa il file INSTALL.bin. Tienilo a portata di mano, poiché spiega
  come effettuare un'installazione minima di teTeX. L'installazione
  minima richiede solo 10-15 Mb di spazio su disco, ma la cosa migliore
  è sicuramente installare tutto il pacchetto teTeX se possibile. Per
  l'installazione minima avrai bisogno dei file:

  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/latex-base.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/tetex-base.tar.gz


  Avrai bisogno anche di uno dei due file compressi che contengono i
  programmi teTeX in forma eseguibile. Scarica il file:

  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linux.tar.gz


  se il tuo sistema usa le librerie condivise ELF di Linux, ld.so ver­
  sione 1.73 o superiore, e clibs versione 5.09 o superiore. Altrimenti
  prendi il file

  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linuxaout.tar.gz


  che è compilato per sistemi che usano le vecchie librerie statiche per
  il formato a.out.

  Poi, seguendo le istruzioni nel file INSTALL.bin, esegui il comando

  sh ./install.sh


  dalla directory di livello più alto di teTeX (assicurati che anche i
  file compressi di teTeX si trovino lì). Dopo un po' il programma di
  installazione ti avvertirà della mancanza di alcuni dei pacchetti di
  teTeX. Comunque, se quello che vuoi è un'installazione minima di
  teTeX, puoi ignorare l'avvertimento e continuare. Per la configu­
  razione di base del sistema teTeX, vedi la sezione ``Configurazione di
  base del sistema''.

  Per installare gli altri pacchetti consulta la sezione seguente.


  88..11..22..  IInnssttaallllaazziioonnee ccoommpplleettaa..

  Per eseguire un'installazione completa di teTeX scarica, oltre ai file
  elencati nella sezione precedente, i seguenti:



  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/ams-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/bibtex-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/eplain-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/fonts-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/general-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/generic-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/latex-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/makeindex-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/metapost-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/programs-doc.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ams-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/dc-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ec-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/misc-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/postscript-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/sauter-fonts.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/amstex.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/bibtex.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/eplain.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/latex-extra.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/metapost.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pictex.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pstricks.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/texdraw.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/xypic.tar.gz


  Tutti questi dovrebbero essere messi nella directory di livello più
  alto di teTeX. Come per l'installazione minima, esegui il comando

  sh ./install.sh



  88..22..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ddii bbaassee ddeell ssiisstteemmaa..

  Lo script install.sh dopo aver determinato quali file di teTeX sono
  presenti, ti presenterà un menu con una serie di opzioni. L'unica
  scelta che devi fare a questo punto riguarda la directory di livello
  più alto in cui vuoi che teTeX sia installato (opzione ``D''). Devi,
  naturalmente, scegliere una directory sulla cui directory padre hai
  privilegi di scrittura. Per esempio, se volessi installare teTeX sulla
  tua directory home, dovresti specificare la directory su cui
  installare teTeX nel modo seguente:

  /home/john.q.public/teTeX


  e, ritornato al menu principale, scegliere ``I'' per continuare con
  l'installazione. Non è necessario che la directory esista già: lo
  script install.sh è in grado di crearla.

  Un opzione che vale la pena usare è quella che consente di scegliere
  una directory alternativa per i font generati. Anche se pensi di dover
  usare solo font PostScript Type 1, potresti dover elaborare un file
  che richiede i font Computer Modern. Questa opzione richiede
  l'inserimento della directory da usare. Devi avere privilegi di
  scrittura sul padre di questa directory. Seguendo l'esempio
  precedente, potresti specificare:

  /home/john.q.public/texfonts


  o, se vuoi che i font generati siano accessibili da tutti gli utenti
  del sistema, specifica una directory come

  /var/texfonts


  La mia raccomandazione è quella di _n_o_n usare la directory proposta per
  questa opzione, /var/tmp/texfonts, perché i font generati potrebbero
  essere cancellati al successivo riavvio e dovrebbero essere generati
  ancora qualora fossero di nuovo necessari.

  Dopo che hai scelto l'opzione ``I'' e install.sh ha installato i file,
  impostato i permessi e generato link e file di formato, il programma
  terminerà con un messaggio che dice di aggiungere alla variabile di
  ambiente $PATH la directory in cui sono installati i programmi di
  teTeX, e quelle in cui si trovano le pagine di manuale ed i file di
  informazioni alle variabili $MANPATH e $INFOPATH.  Per esempio,
  aggiungi le seguenti linee:

  export PATH=$PATH:"/home/john.q.public/teTeX/bin"
  export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man"
  export INFOPATH$=INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"


  al tuo ~/.bash_profile se bash è la tua shell, o al tuo ~/.profile se
  usi un'altra shell.

  Scollegati (log out) e ricollegati (log in), in modo che le variabili
  di ambiente siano registrate. Poi esegui il comando

  texconfig confall


  per assicurarti che l'installazione sia corretta.

  Puoi poi configurare specificamente teTeX per il tuo hardware. Vedi la
  sezione ``Dettagli sulla  configurazione dopo l'installazione''.


  88..22..11..  IInnssttaallllaazziioonnee ddeellllaa ddiissttrriibbuuzziioonnee ssoorrggeennttee CCTTAANN..

  Per installare il codice sorgente di teTeX V. 0.4, collegati via FTP
  ad un sito CTAN come ftp://ftp.tex.ac.uk e scarica i seguenti file:

  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/INSTALL.src
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/README.texmf-src
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz
  ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-src-0.4pl7.tar.gz



  Leggi le istruzioni in INSTALL.src, poi collegati come root e
  decomprimi i file in una directory sulla quale hai privilegi di
  lettura, scrittura ed esecuzione.

  Ricorda di usare tar con l'argomento p, e l'opzione noclobber di bash.
  Puoi fare questo usando il comando non intuitivo

  set +o noclobber


  L'argomento +o di set serve a _n_o_n _i_m_p_o_s_t_a_r_e una variabile, esattamente
  il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare (``set'' significa
  ``impostare'').

  Il file teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz creerà la directory ./teTeX. Il file
  teTeX-src-0.4pl7.tar.gz creerà la directory teTeX-src-0.4. Stampa il
  file INSTALL.src e tienilo a portata di mano per i passi seguenti.
  Passa alla directory ./teTeX-src-0.4 e, seguendo le istruzioni nel
  file INSTALL.src, modifica il ./Makefile.  Devi assegnare alla
  variabile TETEXDIR il percorso assoluto della sottodirectory teTeX
  della directory in cui hai decompresso il codice sorgente e le
  librerie. Per esempio, se hai decompresso i file nella tua directory
  home, assegna a TETEXDIR

  /home/john.q.public/teTeX


  Le rimanenti opzioni del Makefile sono piuttosto generiche. Con la
  versione 2.7.2 e successive di GCC non ci dovrebbe essere bisogno di
  altre modifiche, a meno che tu non abbia un compilatore e delle
  librerie non standard, o che tu voglia ulteriori ottimizzazioni, o per
  qualche altro motivo. Assicurati che le variabili USE_DIALOG,
  USE_NCURSES, e HAVE_NCURSES siano impostate correttamente per il tuo
  sistema, perché il programma dialog ha bisogno delle librerie ncurses.
  Una libreria ncurses è inclusa nella distribuzione sorgente, per cui i
  valori già presenti nel Makefile dovrebbero andar bene. Se non riesci
  a compilare o linkare ncurses, texconfig può essere eseguito anche
  dalla linea di comando.

  Se hai fatto tutto correttamente fino a questo punto, dopo essere
  andato sulla directory di livello più alto in cui hai installato i
  sorgenti, dovresti poter digitare make world e rilassarti finché gli
  eseguibili di teTeX non sono stati compilati. Ci possono volere anche
  alcune ore.

  Una volta che la compilazione è terminata, aggiungi le directory di
  teTeX alle variabili di ambiente $PATH, $MANPATH, e $INFOPATH.
  Continuando con l'esempio precedente, le linee che dovrebbero essere
  aggiunte al file ~/.bash_profile, sono:

  export PATH=$PATH":/home/john.q.public/teTeX/bin/i386-linux"
  export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man"
  export INFOPATH=$INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"


  La variabile $PATH è diversa nella distribuzione sorgente e nella dis­
  tribuzione binaria. Nota che ora la directory in cui si trovano gli
  eseguibili è teTeX/bin/i386-linux invece di teTeX/bin come nella dis­
  tribuzione binaria.

  A questo punto puoi eseguire texconfig confall per assicurarti che i
  percorsi sono stati correttamente impostati, e poi precedere a
  configurare teTeX come nella distribuzione binaria. Vedi la sezione
  ``Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione''.


  99..  DDeettttaaggllii ssuullllaa ccoonnffiigguurraazziioonnee ddooppoo ll''iinnssttaallllaazziioonnee..

  La prima cosa da fare è leggere il file README scritto dallo stesso
  Thomas Esser. Descrive molti trucchi sulla configurazione di teTeX per
  i tuoi dispositivi di uscita (per esempio la stampante). Il file
  README si trova nella directory

  /usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex


  Leggi il file con il comando (i percorsi usati negli esempi seguenti
  si riferiscono alla distribuzione Slackware):

  less /usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex/README


  oppure stampalo con il comando

  cat /usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex/README >/dev/lp0


  se la tua stampante è collegata a /dev/lp0; altrimenti sostituisci il
  file di dispositivo relativo alla porta a cui la tua stampante è col­
  legata.

  Ancora meglio, stampalo usando il comando lpr:

  lpr /usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex/README



  Dovresti avere già installato il demone di stampa incluso nella tua
  distribuzione di Linux. Altrimenti installalo adesso seguendo le
  istruzioni comprese nel pacchetto.

  Stampa il teTeX-FAQ, e tienilo a portata di mano perché contiene utili
  consigli su come configurare i driver per la tua stampante. Ci
  arriveremo tra poco. Nelle versioni più recenti di teTeX, il teTeX-FAQ
  è accessibile anche attraverso texconfig.

  Adesso è bene definire una directory in cui conservare i tuoi file di
  formato TeX. teTeX cerca questi file nelle directory elencate dalla
  variabile d'ambiente $TEXINPUTS:

  export TEXINPUTS=".:~/texinputs:"


  al file /etc/profile, che è valido per tutti gli utenti. Ciascun
  utente può poi definire le proprie directory aggiungendole al file
  ~/.profile o ~/.bash_profile se bash è la shell che usano. La vari­
  abile d'ambiente $TEXINPUTS dice a teTeX di cercare i file di stile di
  TeX nella directory ~/texinputs contenuta nella directory di ciascun
  utente. È _f_o_n_d_a_m_e_n_t_a_l_e che un ``:'' appaia prima e dopo questa direc­
  tory. teTeX aggiungerà le sue directory di ricerca alla tua. Poiché è
  probabile che tu voglia che vengano usati i file di formato da te
  definiti, teTeX usa le versioni dei file di formato che si trovano
  nella directory in cui ti trovi quando viene eseguito.

  Aggiungi la directory /usr/lib/teTeX/bin ai percorsi di sistema se
  stai installando teTeX come amministratore. Se ne stai installando una
  copia personale aggiungi la directory che contiene i file binari di
  teTeX _a_l_l_'_i_n_i_z_i_o della tua variabile d'ambiente $PATH aggiungendo la
  linea seguente al tuo ~/.profile o ~/.bash_profile:

  export PATH="~/tetex/bin:"$PATH


  Adesso, collegati come root ed esegui texconfig seguendo le istruzioni
  sul teTeX-FAQ e scegli la stampante collegata al tuo sistema. Assicu­
  rati di configurare in teTeX sia la stampante che la risoluzione di
  stampa corrette.

  Infine, esegui il programma texhash. Questo assicura che il database
  interno di teTeX sia aggiornato. Il database è in effetti un file ls-
  lR. È _n_e_c_e_s_s_a_r_i_o eseguire texhash ogni volta che si cambia la
  configurazione di sistema, altrimenti teTeX non è in grado di
  determinare i cambiamenti.


  1100..  AAppppeennddiiccee CC:: DDiissttrriibbuuttiioonn aanndd CCooppyyrriigghhtt ((iinn lliinngguuaa oorriiggiinnaallee))..



  1100..11..  DDiissttrriibbuuttiioonn..

  teTeX is _f_r_e_e _s_o_f_t_w_a_r_e_; this means everyone is free to use the
  software and free to redistribute it on certain conditions.  The
  package is not in the public domain.  It is copyrighted and there are
  restrictions on its distribution, but these restrictions are designed
  to permit everything that a good cooperating citizen would want to do.
  What is not allowed is to try to prevent others from further sharing
  any version of free software that they might get from you.  The
  precise conditions are found in the GNU General Public License that
  comes with many of the software packages and also appears following
  this section.

  One way to get a copy of the package is from someone else who has it.
  You need not ask for our permission to do so, or tell any one else;
  just copy it.  If you have access to the Internet, you can get the
  latest distribution versions by anonymous FTP.  See the chapter
  ``Sources'' for more information.

  You may also receive the software when you buy a computer.  Computer
  manufacturers are free to distribute copies on the same terms that
  apply to everyone else.  These terms require them to give you the full
  sources, including whatever changes they may have made, and to permit
  you to redistribute these packages received from them under the usual
  terms of the General Public License.  In other words, the program must
  be free for you when you get it, not just free for the manufacturer.

  You can also order copies of GNU software from the Free Software
  Foundation on CD-ROM.  This is a convenient and reliable way to get a
  copy; it is also a good way to help fund our work.  (The Foundation
  has always received most of its funds in this way.)  An order form is
  included many distribution, and on our web site in
  http://www.gnu.ai.mit.edu/order/order.html.  For further information,
  write to


  Free Software Foundation
  59 Temple Place, Suite 330
  Boston, MA  02111-1307 USA
  USA



  The income from distribution fees goes to support the foundation's
  purpose: the development of new free software, and improvements to our
  existing programs.

  If you use GNU software at your workplace, please suggest that the
  company make a donation.  If company policy is unsympathetic to the
  idea of donating to charity, you might instead suggest ordering a CD-
  ROM from the Foundation occasionally, or subscribing to periodic
  updates.

  Insomma: teTeX è free: può essere ridistribuito liberamente. I termini
  precisi sono quelli descritti nella General Public License. I
  fabbricanti di computer possono distribuirlo con i computer da loro
  venduti purché includano anche il codice sorgente e tutte le eventuali
  modifiche da loro effettuate a quest'ultimo. Copie del software GNU
  può essere ordinato all'indirizzo della Free Software Foundation
  indicato sopra. Questo è anche un modo per supportare la Free Software
  Foundation.



  1100..22..  GGNNUU GGEENNEERRAALL PPUUBBLLIICC LLIICCEENNSSEE

  _N_o_t_a_: _u_n_a _v_e_r_s_i_o_n_e _i_n _i_t_a_l_i_a_n_o NNOONN UUFFFFIICCIIAALLEE  della General Public
  License si trova a http://animal.unipv.it/GNU/gpl.txt

  Version 2, June 1991

  Copyright (C) 1989, 1991 Free Software Foundation, Inc.  59 Temple
  Place, Suite 330, Boston, MA  02111-1307  USA

  Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies of this
  license document, but changing it is not allowed.

  PPrreeaammbbllee..

  The licenses for most software are designed to take away your freedom
  to share and change it.  By contrast, the GNU General Public License
  is intended to guarantee your freedom to share and change free
  software---to make sure the software is free for all its users.  This
  General Public License applies to most of the Free Software
  Foundation's software and to any other program whose authors commit to
  using it.  (Some other Free Software Foundation software is covered by
  the GNU Library General Public License instead.)  You can apply it to
  your programs, too.

  When we speak of free software, we are referring to freedom, not
  price.  Our General Public Licenses are designed to make sure that you
  have the freedom to distribute copies of free software (and charge for
  this service if you wish), that you receive source code or can get it
  if you want it, that you can change the software or use pieces of it
  in new free programs; and that you know you can do these things.

  To protect your rights, we need to make restrictions that forbid
  anyone to deny you these rights or to ask you to surrender the rights.
  These restrictions translate to certain responsibilities for you if
  you distribute copies of the software, or if you modify it.

  For example, if you distribute copies of such a program, whether
  gratis or for a fee, you must give the recipients all the rights that
  you have.  You must make sure that they, too, receive or can get the
  source code.  And you must show them these terms so they know their
  rights.

  We protect your rights with two steps: (1) copyright the software, and
  (2) offer you this license which gives you legal permission to copy,
  distribute and/or modify the software.

  Also, for each author's protection and ours, we want to make certain
  that everyone understands that there is no warranty for this free
  software.  If the software is modified by someone else and passed on,
  we want its recipients to know that what they have is not the
  original, so that any problems introduced by others will not reflect
  on the original authors' reputations.

  Finally, any free program is threatened constantly by software
  patents.  We wish to avoid the danger that redistributors of a free
  program will individually obtain patent licenses, in effect making the
  program proprietary.  To prevent this, we have made it clear that any
  patent must be licensed for everyone's free use or not licensed at
  all.

  The precise terms and conditions for copying, distribution and
  modification follow.

  TTEERRMMSS AANNDD CCOONNDDIITTIIOONNSS FFOORR CCOOPPYYIINNGG,, DDIISSTTRRIIBBUUTTIIOONN AANNDD MMOODDIIFFIICCAATTIIOONN

  ·  This License applies to any program or other work which contains a
     notice placed by the copyright holder saying it may be distributed
     under the terms of this General Public License.  The ``Program''
     below, refers to any such program or work, and a ``work based on
     the Program'' means either the Program or any derivative work under
     copyright law: that is to say, a work containing the Program or a
     portion of it, either verbatim or with modifications and/or
     translated into another language.  (Hereinafter, translation is
     included without limitation in the term,``modification.'')  Each
     licensee is addressed as ``you.''

     Activities other than copying, distribution and modification are
     not covered by this License; they are outside its scope.  The act
     of running the Program is not restricted, and the output from the
     Program is covered only if its contents constitute a work based on
     the Program (independent of having been made by running the
     Program).  Whether that is true depends on what the Program does.

  ·  You may copy and distribute verbatim copies of the Program's source
     code as you receive it, in any medium, provided that you
     conspicuously and appropriately publish on each copy an appropriate
     copyright notice and disclaimer of warranty; keep intact all the
     notices that refer to this License and to the absence of any
     warranty; and give any other recipients of the Program a copy of
     this License along with the Program.

     You may charge a fee for the physical act of transferring a copy,
     and you may at your option offer warranty protection in exchange
     for a fee.

  ·  You may modify your copy or copies of the Program or any portion of
     it, thus forming a work based on the Program, and copy and
     distribute such modifications or work under the terms of Section 1
     above, provided that you also meet all of these conditions:

     1. You must cause the modified files to carry prominent notices
     stating that you changed the files and the date of any change.

     2. You must cause any work that you distribute or publish, that in
     whole or in part contains or is derived from the Program or any
     part thereof, to be licensed as a whole at no charge to all third
     parties under the terms of this License.

     3. If the modified program normally reads commands interactively
     when run, you must cause it, when started running for such
     interactive use in the most ordinary way, to print or display an
     announcement including an appropriate copyright notice and a notice
     that there is no warranty (or else, saying that you provide a
     warranty) and that users may redistribute the program under these
     conditions, and telling the user how to view a copy of this
     License.  (Exception: if the Program itself is interactive but does
     not normally print such an announcement, your work based on the
     Program is not required to print an announcement.)

     These requirements apply to the modified work as a whole.  If
     identifiable sections of that work are not derived from the
     Program, and can be reasonably considered independent and separate
     works in themselves, then this License, and its terms, do not apply
     to those sections when you distribute them as separate works.  But
     when you distribute the same sections as part of a whole which is a
     work based on the Program, the distribution of the whole must be on
     the terms of this License, whose permissions for other licensees
     extend to the entire whole, and thus to each and every part
     regardless of who wrote it.

     Thus, it is not the intent of this section to claim rights or
     contest your rights to work written entirely by you; rather, the
     intent is to exercise the right to control the distribution of
     derivative or collective works based on the Program.

     In addition, mere aggregation of another work not based on the
     Program with the Program (or with a work based on the Program) on a
     volume of a storage or distribution medium does not bring the other
     work under the scope of this License.

  ·  You may copy and distribute the Program (or a work based on it,
     under Section 2) in object code or executable form under the terms
     of Sections 1 and 2 above provided that you also do one of the
     following:

     1. Accompany it with the complete corresponding machine-readable
     source code, which must be distributed under the terms of Sections
     1 and 2 above on a medium customarily used for software
     interchange; or,

     2. Accompany it with a written offer, valid for at least three
     years, to give any third party, for a charge no more than your cost
     of physically performing source distribution, a complete machine-
     readable copy of the corresponding source code, to be distributed
     under the terms of Sections 1 and 2 above on a medium customarily
     used for software interchange; or,

     3. Accompany it with the information you received as to the offer
     to distribute corresponding source code.  (This alternative is
     allowed only for noncommercial distribution and only if you
     received the program in object code or executable form with such an
     offer, in accord with Subsection b above.)

     The source code for a work means the preferred form of the work for
     making modifications to it.  For an executable work, complete
     source code means all the source code for all modules it contains,
     plus any associated interface definition files, plus the scripts
     used to control compilation and installation of the executable.
     However, as a special exception, the source code distributed need
     not include anything that is normally distributed (in either source
     or binary form) with the major components (compiler, kernel, and so
     on) of the operating system on which the executable runs, unless
     that component itself accompanies the executable.

     If distribution of executable or object code is made by offering
     access to copy from a designated place, then offering equivalent
     access to copy the source code from the same place counts as
     distribution of the source code, even though third parties are not
     compelled to copy the source along with the object code.

  ·  You may not copy, modify, sublicense, or distribute the Program
     except as expressly provided under this License.  Any attempt
     otherwise to copy, modify, sublicense or distribute the Program is
     void, and will automatically terminate your rights under this
     License.  However, parties who have received copies, or rights,
     from you under this License will not have their licenses terminated
     so long as such parties remain in full compliance.

  ·  You are not required to accept this License, since you have not
     signed it.  However, nothing else grants you permission to modify
     or distribute the Program or its derivative works.  These actions
     are prohibited by law if you do not accept this License.
     Therefore, by modifying or distributing the Program (or any work
     based on the Program), you indicate your acceptance of this License
     to do so, and all its terms and conditions for copying,
     distributing or modifying the Program or works based on it.

  ·  Each time you redistribute the Program (or any work based on the
     Program), the recipient automatically receives a license from the
     original licensor to copy, distribute or modify the Program subject
     to these terms and conditions.  You may not impose any further
     restrictions on the recipients' exercise of the rights granted
     herein.  You are not responsible for enforcing compliance by third
     parties to this License.

  ·  If, as a consequence of a court judgment or allegation of patent
     infringement or for any other reason (not limited to patent
     issues), conditions are imposed on you (whether by court order,
     agreement or otherwise) that contradict the conditions of this
     License, they do not excuse you from the conditions of this
     License.  If you cannot distribute so as to satisfy simultaneously
     your obligations under this License and any other pertinent
     obligations, then as a consequence you may not distribute the
     Program at all.  For example, if a patent license would not permit
     royalty-free redistribution of the Program by all those who receive
     copies directly or indirectly through you, then the only way you
     could satisfy both it and this License would be to refrain entirely
     from distribution of the Program.

     If any portion of this section is held invalid or unenforceable
     under any particular circumstance, the balance of the section is
     intended to apply and the section as a whole is intended to apply
     in other circumstances.

     It is not the purpose of this section to induce you to infringe any
     patents or other property right claims or to contest validity of
     any such claims; this section has the sole purpose of protecting
     the integrity of the free software distribution system, which is
     implemented by public license practices.  Many people have made
     generous contributions to the wide range of software distributed
     through that system in reliance on consistent application of that
     system; it is up to the author/donor to decide if he or she is
     willing to distribute software through any other system and a
     licensee cannot impose that choice.

     This section is intended to make thoroughly clear what is believed
     to be a consequence of the rest of this License.

  ·  If the distribution and/or use of the Program is restricted in
     certain countries either by patents or by copyrighted interfaces,
     the original copyright holder who places the Program under this
     License may add an explicit geographical distribution limitation
     excluding those countries, so that distribution is permitted only
     in or among countries not thus excluded.  In such case, this
     License incorporates the limitation as if written in the body of
     this License.

  ·  The Free Software Foundation may publish revised and/or new
     versions of the General Public License from time to time.  Such new
     versions will be similar in spirit to the present version, but may
     differ in detail to address new problems or concerns.

     Each version is given a distinguishing version number.  If the
     Program specifies a version number of this License which applies to
     it and ``any later version,'' you have the option of following the
     terms and conditions either of that version or of any later version
     published by the Free Software Foundation.  If the Program does not
     specify a version number of this License, you may choose any
     version ever published by the Free Software Foundation.

  ·  If you wish to incorporate parts of the Program into other free
     programs whose distribution conditions are different, write to the
     author to ask for permission.  For software which is copyrighted by
     the Free Software Foundation, write to the Free Software
     Foundation; we sometimes make exceptions for this.  Our decision
     will be guided by the two goals of preserving the free status of
     all derivatives of our free software and of promoting the sharing
     and reuse of software generally.

     NNOO WWAARRRRAANNTTYY

  ·  BECAUSE THE PROGRAM IS LICENSED FREE OF CHARGE, THERE IS NO
     WARRANTY FOR THE PROGRAM, TO THE EXTENT PERMITTED BY APPLICABLE
     LAW.  EXCEPT WHEN OTHERWISE STATED IN WRITING THE COPYRIGHT HOLDERS
     AND/OR OTHER PARTIES PROVIDE THE PROGRAM ``AS IS'' WITHOUT WARRANTY
     OF ANY KIND, EITHER EXPRESSED OR IMPLIED, INCLUDING, BUT NOT
     LIMITED TO, THE IMPLIED WARRANTIES OF MERCHANTABILITY AND FITNESS
     FOR A PARTICULAR PURPOSE.  THE ENTIRE RISK AS TO THE QUALITY AND
     PERFORMANCE OF THE PROGRAM IS WITH YOU.  SHOULD THE PROGRAM PROVE
     DEFECTIVE, YOU ASSUME THE COST OF ALL NECESSARY SERVICING, REPAIR
     OR CORRECTION.

  ·  IN NO EVENT UNLESS REQUIRED BY APPLICABLE LAW OR AGREED TO IN
     WRITING WILL ANY COPYRIGHT HOLDER, OR ANY OTHER PARTY WHO MAY
     MODIFY AND/OR REDISTRIBUTE THE PROGRAM AS PERMITTED ABOVE, BE
     LIABLE TO YOU FOR DAMAGES, INCLUDING ANY GENERAL, SPECIAL,
     INCIDENTAL OR CONSEQUENTIAL DAMAGES ARISING OUT OF THE USE OR
     INABILITY TO USE THE PROGRAM (INCLUDING BUT NOT LIMITED TO LOSS OF
     DATA OR DATA BEING RENDERED INACCURATE OR LOSSES SUSTAINED BY YOU
     OR THIRD PARTIES OR A FAILURE OF THE PROGRAM TO OPERATE WITH ANY
     OTHER PROGRAMS), EVEN IF SUCH HOLDER OR OTHER PARTY HAS BEEN
     ADVISED OF THE POSSIBILITY OF SUCH DAMAGES.

  EENNDD OOFF TTEERRMMSS AANNDD CCOONNDDIITTIIOONNSS


  1100..33..  HHooww ttoo AAppppllyy TThheessee TTeerrmmss ttoo YYoouurr NNeeww PPrrooggrraammss

  If you develop a new program, and you want it to be of the greatest
  possible use to the public, the best way to achieve this is to make it
  free software which everyone can redistribute and change under these
  terms.

  To do so, attach the following notices to the program.  It is safest
  to attach them to the start of each source file to most effectively
  convey the exclusion of warranty; and each file should have at least
  the ``copyright'' line and a pointer to where the full notice is
  found.


  [one line to give the program's name and an idea of what it does.
  Copyright (C) 19[yy]  [name of author]

  This program is free software; you can redistribute it and/or
  modify it under the terms of the GNU General Public License
  as published by the Free Software Foundation; either version 2
  of the License, or (at your option) any later version.

  This program is distributed in the hope that it will be useful,
  but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of
  MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE.  See the
  GNU General Public License for more details.

  You should have received a copy of the GNU General Public License along
  with this program; if not, write to the Free Software Foundation, Inc.,
  59 Temple Place, Suite 330, Boston, MA 02111-1307, USA.



  Also add information on how to contact you by electronic and paper
  mail.

  If the program is interactive, make it output a short notice like this
  when it starts in an interactive mode:


  Gnomovision version 69, Copyright (C) 19[yy] [name of author]
  Gnomovision comes with ABSOLUTELY NO WARRANTY; for details
  type `show w'.  This is free software, and you are welcome
  to redistribute it under certain conditions; type `show c'
  for details.



  The hypothetical commands ``show w'' and ``show c'' should show the
  appropriate parts of the General Public License.  Of course, the
  commands you use may be called something other than ``show w'' and
  ``show c''; they could even be mouse-clicks or menu items---whatever
  suits your program.

  You should also get your employer (if you work as a programmer) or
  your school, if any, to sign a ``copyright disclaimer'' for the
  program, if necessary.  Here is a sample; alter the names:


  Yoyodyne, Inc., hereby disclaims all copyright
  interest in the program `Gnomovision'
  (which makes passes at compilers) written
  by James Hacker.

  [signature of Ty Coon] 1 April 1989
  Ty Coon, President of Vice



  This General Public License does not permit incorporating your program
  into proprietary programs.  If your program is a subroutine library,
  you may consider it more useful to permit linking proprietary
  applications with the library.  If this is what you want to do, use
  the GNU Library General Public License instead of this License.