Sophie

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howto-text-it-2006-5mdv2010.0.noarch.rpm

  The X Terminal HOWTO Come connettere un terminale X ad un PC
  con Linux
  Scot W. Stevenson <scot@catzen.gun.de>
  Version 1.0 BETA (July 1995)

  Questo documento propone una breve introduzione circa la connessione
  di un terminale X ad un PC con Linux . Prevede una conoscenza di base
  dell'X Window System, "TCP/IP addressing", e schede ethernet .
  ______________________________________________________________________

  Indice Generale


  1. Introduzione
     1.1 Cambiamenti dalle versioni precedenti
     1.2 Disclaimers
     1.3 Copyright
     1.4 Nuove versioni e consigli

  2. Background
     2.1 Cos'e` X?
     2.2 Cos'e` un terminale X ?
     2.3 Vantaggi e svantaggi
     2.4 Cosa vi serve?

  3. Cavi, Rete e Daemons
     3.1 Connessione fisica
     3.2 Configurazione della rete
        3.2.1 Configurazione della macchina Linux
        3.2.2 Configurazione dell'XT (X Terminal)
     3.3 bootpd
     3.4 tftpd
     3.5 Testare il collegamento

  4. X in funzione
     4.1 configurazione di xdm
     4.2 Questioni riguardanti l'accesso

  5. Errori, errori sconosciuti, e ringraziamenti
     5.1 Problemi conosciuti
     5.2 Terminali testati con successo
     5.3 Altre letture ed informazioni
     5.4 Ringraziamenti


  ______________________________________________________________________

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee


  Questa e` la prima versione del documento e va` considerata una BETA.
  E` piu` un testo informativo generale che non un trattato globale. Una
  discussione sui meccanismi di controllo di accesso (esempio: xaccess,
  xhost, MIT-COOKIEs), e sull'uso del NFS, per il momento non sono
  inclusi.

  La maggior parte dei terminali X ora hanno un gran numero di
  possibilita` avanzate che gli permettono di essere piu` che non dei
  meri X servers. Normalmente, queste possibilita` vengono ignorate.

  11..11..  CCaammbbiiaammeennttii ddaallllee vveerrssiioonnii pprreecceeddeennttii


  (Non esistono precedenti versioni, quindi e` stato cambiato tutto [o
  niente?])

  11..22..  DDiissccllaaiimmeerrss


  Ne` l'autore ne` il distributote (e neppure il traduttore SIGH!)di
  questo HOWTO sono da ritenersi responsabili per danneggiamenti fisici,
  finanziari , o morali occorsi seguendo i consigli di questo testo. In
  breve: "Qui lo dico e qui lo nego...."

  11..33..  CCooppyyrriigghhtt


  Il Linux Xterminal HOWTO e` copyright (C) 1995 di Scot W. Stevenson. I
  Linux HOWTO documents possono essere distribuiti o riprodotti sia in
  parte che integralmente , su qualsiasi supporto elettronico o
  cartaceo, con l'obbligo di mantenere questa dichiarazione di copyright
  su tutte le copie. La redistribuzione commerciale viene permessa e
  incoraggiata. L'autore , comunque, gradirebbe notizia circa ogni
  distribuzione.

  Tutte le traduzioni , i lavori derivanti , o altro lavoro comprendente
  l'incorporazione di qualsiasi Linux HOWTO deve riportare questa
  dichiarazione di copyright. In poche parole, non potrete produrre un
  lavoro derivato da un HOWTO ed imporre restrizioni addizionali sulle
  distribuzioni. Si fanno eccezioni sottostando a determinate condizioni
  . In breve, noi vogliamo promuovere la distribuzione di queste
  informazioni attraverso quanti canali sia possibile. Quindi, noi
  avremo il copyright sull'HOWTO , e gradiremmo conoscere qualsiasi
  intenzione di redistribuirlo.

  Per qualsiasi domanda , contattate Greg Hankins, il coordinatore dei
  Linux HOWTO , all'indirizzo gregh@sunsite.unc.edu. Potrete usare il
  "finger" sul suo indirizzo per i numeri telefonici e notizie
  aggiuntive per contattarlo.

  11..44..  NNuuoovvee vveerrssiioonnii ee ccoonnssiiggllii


  Nuove versioni di questo documento sono disponibili su sunsite.unc.edu
  nella directory /pub/Linux/docs/HOWTO/ . Se non avete un accesso FTP ,
  provate a rintracciarle i "Linux Help Files" via Bill Riemers. Mandate
  una email a bcr@physics.purdue.edu con il Subject: "help" per maggiori
  informazioni ed un file indice.

  Qualsiasi aggiunta, correzione, o commento su questo documento sara`
  ben accetta! Cortesemente mandatela via email a scot@catzen.gun.de
  (Scot W. Stevenson)

  Avrei il bisogno di avere notizie se avete gia` esperienza a linkare
  un terminale X ad una macchina Linux , anche quelle del tipo "ho
  lavorato sulla X_m_a_c_c_h_i_n_a connessa con l'X_t_e_r_m_i_n_a_l_e."

  Sono in programma per la prossima versione i meccanismi di controllo
  di accesso e l'uso del filesystem NFS per il boot.

  22..  BBaacckkggrroouunndd


  Questa sezione provvede alcune informazioni di base per tutti quelli
  che non hanno familiarita` con l'X Window System e la sua terminologia
  (e terminalogia). Se avete almeno un po` sdi esperienza con X ed i
  terminali X , potete benissimo saltare questa parte senza problemi.

  22..11..  CCooss''ee`` XX??



  L' X Window System, o X che dir si voglia (ma mai e poi mai X
  Windows), e` un " portable, network-transparent window system" come si
  nota dalle man page . Fornisce un environment grafico che si staglia
  attraverso sistemi operativi , rivenditori, e componenti hardware .
  Quando le persone parlano di un window system connesso ad Unix, nella
  maggior parte dei casi pensano ad X.

  La piu` importante caratteristica di X , nel nostro caso, e` la
  stretta divisione tre i programmi che controllano l'hardware locale
  tipo le interfaccie (screen, keyboard, mouse, etc.), ed i programmi
  che l'utente attualmente desidera usare (editor, spreadsheet, DOOM).
  Questo significa che l'interfaccia software, chiamata X server, puo`
  essere su una macchina , mentre i programmi, o X clients, possono
  essere sia su una che su piu` macchine in un posto completamente
  differente . Noterete che il termine "server" e"client" vengono usati
  in senso inverso a quello che si usa normalmente .

  Linux fornisce una collezione di X servers derivanti dall' XFree86
  project, che sono , servers per schede SVGA Video , cosi` come
  l'intera serie di X clients tipo xv, maze, ed xterm. Se siete un
  novizio di X, avrete bisogno di farvi le ossa con X su una macchina
  Linux prima di provare a connettere un terminale X .

  22..22..  CCooss''ee`` uunn tteerrmmiinnaallee XX ??


  Un terminale X (facendo fin d'ora riferimento a XT ) e` una parte
  specializzata di hard-e software che vengono combinate da un X server,
  che e` , quella parte di X che controlla l'in- e l'output da e verso
  l'utente. Nel caso piu` "primitivo" , sono inclusi solo l'X server e
  il software di comunicazione. Anche il window manager viene dal
  computer host, al quale l'XT viene connesso tramite una ethernet (o
  raramente via seriale), usando il protocollo TCP/IP.

  L'hardware di un XT include al minimo un (grande) schermo, tastiera,
  mouse, un po` di RAM, e gli attacchi per i cavi ethernet . La maggior
  parte degli XTs e` senza hard disk, floppy drive, o altri mezzi di
  trasferimento dati. Questo significa che un XT contiene un proprio OS
  nella ROM (raro), o si avvale di quello dell'host della rete, alla
  quale e` collegato.

  Per usare il sistema operativo da un computer Linux al momento del
  boot , l'XT normalmente fa una cosa del genere: manda un grido di
  aiuto attraverso la rete con il numero della ethernet come "name tag".
  Un "vero" computer della rete confronta questo numero con una lista ,
  e se trova un corrispondente, manda ll'XT il numero IP che gli ha
  assegnato (mediante il "bootpd daemon"). Questo consente all'XT di
  scaricarsi il sistema operativo e tutti i dati che gli servono
  dall'harddisk del computer host (normalmente via tftp). Questa e` la
  procedura spiegata in dettaglio.

  Ora l'XT e` diventato un "vero" computer(perlomeno con tutte le
  funzionalita`), con un suo IP number, RAM, programmi, ed hardware
  indipendente. E` grande nel fare quello per cui e` predisposto,
  maneggiare la grafica X ,ma scarsino nel resto .

  22..33..  VVaannttaaggggii ee ssvvaannttaaggggii


  Idealmente , un XT e` silenzioso, snello, e maneggevole. Normalmente
  sprovvisti di floppy o hard disk, il che ` non da` proprio fastidio, e
  con pochi metri di cavo ethernet metterete il vostro computer in una
  stanza diversa e avrete un silenzioso XT sulla vostra scrivania. Dal
  momento che l'XT e` stato creato in virtu` di X e della grafica,
  risultera` piu` veloce , penso, di un programma server X sotto MS
  Windows o DOS.
  Con il server su una macchina e il client sull'altra , i processori
  non devono funzionare insieme. Questo non dovrebbe incidere sulla
  velocita` (visto che i dati vengono trasmessi sul cavo ethernet),
  verra` ridotto il tempo di utilizzo CPU e ridotto l'uso di memoria
  sulla macchina Linux che sarebbe altrimenti occupata dall'X server.

  Al contrario , vi servira` una scheda ethernet , che normalmente
  occupa uno slot ed un IRQ. Dipendentemente dal costruttore , il
  software per l'XT puo` occupare 20 MBytes di spazio sull'hard disk
  della macchina Linux . Potrete comunque cancellare tutto cio` di cui
  non avete bisogno qunando vi sarete resi conto se serve o no. La
  maggior parte degli XTs ha bisogno che sulla macchina host siano
  installati ed attivati il bootpd ed il tftpd daemon - entrambi per
  sicurezza . Probabilmente vorrete avere un altro daemon, xdm, che gira
  in background. E poi , il grande schermo dell'XT occupera` un po` di
  spazio sul tavolo.

  22..44..  CCoossaa vvii sseerrvvee??


  Bella domanda! Ma piu` appropriatamente, cosa serve a voi?

  Prima di tutto , un XT.O avete un bel po` di denaro , e speriamo a
  sufficienza, uscite e compratene uno. Jim Morton <jim@applix.com>
  mantiene una lista di XTs ed i rispettivi prezzi su comp.windows.x
  tanto per rendersi conto. O la fortuna vi sorride. Da quando i vecchi
  XT non funzionano piu` con DOS, MS Windows, o OS/2, alcune ditte hanno
  risolto il problema buttandoli o restituendoli al fornitore in cambio
  di altri pezzi.

  Dalla parte del computer Linux , avete bisogno di una scheda ethernet
  . Anche se in teoria e` possibile collegare un XT via seriale e
  protocollo SLIP, ma non ve lo consigliamo a meno che non siate dei
  masochisti. Consultate l'Ethernet-HOWTO mantenuto da Paul Gortmaker
  <Paul.Gortmaker@anu.edu.au> sull'acquisto e l'installazione di una
  scheda ethernet . SLIP e CSLIP vengono analizzati nello stesso
  documento, non avete altra scelta. In questo caso, date un occhiata
  anche al Serial-HOWTO di Greg Hankins <gregh@cc.gatech.edu> per
  informazioni su come usare la seriale con le migliori performance.

  Inoltre, dovrete avere installato un kernel con il supporto TCP/IP ,
  quindi un numero IP per almeno la vostra macchina e per l'XT. Il
  Net-2-HOWTO di Terry Dawson <terryd@extro.ucc.su.oz.au> vi spiega come
  fare.

  Finalmente, dovrete avere installato X sulla macchina Linux . In
  teoria dovreste riuscire ad avere solo gli X clients ed i programmi
  tipo xdm installati , senza il pacchetto server. Ma probabilmente non
  e` cosi`. L'XFree86 HOWTO di Helmut Geyer <Helmut.Geyer@iwr.uni-
  heidelberg.de> vi spiega come settare e far partire X .

  33..  CCaavvii,, RReettee ee DDaaeemmoonnss


  Questa sezione analizza i cambiamenti da apportare all'hard- ed al
  software per connettere un XT ad una macchina Linux . Alcune
  convenzioni a sono che l'XT si chiamera` "whisper" (perche` non esegue
  suoni), e il Linux host "imlinux" (I am Linux). Fanno entrambi parte
  del dominio "frog" in Germania (".de"). I loro numeri IP sono :

  192.168.13.1 for imlinux.frog.de ( Linux )

  192.168.13.41 for whisper.frog.de (l' XT collegato).

  Notare che questi sono numeri IP per sistemi non collegati alla rete
  Internet, e che per quello che ne so` io non esiste un dominio "frog"
  in Germania. Presupponiamo che non esistano altre macchine sulla
  piccola rete e che il filesystem NFS non sia installato.

  [Bummer!!!!. Se qualcuno ha usato l'NFS in connessione con questo o
  quell'XT, gradirei che me lo faceste sapere.]

  33..11..  CCoonnnneessssiioonnee ffiissiiccaa


  Questo dovrebbe essere semplice ,praticamente, collegare i cavi tra le
  due macchine. Noterete che alcuni XTs hanno due seriali che possono
  funzionare solo ad una certa velocita` se funzionano in contemporanea.
  Controllate il manuale dell'XT per i dettagli. Avrete bisogno del
  numero della ethernet dell'XT piu` avanti. Viene mostrato durante il
  boot dell'XT, anche se laconnessione non e` ancora attiva.

  Appena avrete piazzato i cavi, riuscirete a testare il collegamento
  ethernet . Dopo il boot dell'XT, deve bloccarsi avvisandovi che sta
  chiamando il bootpd ed/o il tftpd e non riceve risposta, e poi
  inizializzara` il sistema operativo (normalmente contenuto nella ROM
  dell'XT ). Questo include un primitivo comando "ping" che vi
  permettera` di testare la scheda ethernet dall'XT alla macchina Linux
  . Niente panico se non funziona altro. L'XT probabilmente ha bisogno
  del sistema operativo completo per funzionare .

  33..22..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ddeellllaa rreettee


  Per la vostra configurazione di base dovrete consultare il Net2-HOWTO
  come specificato prima. Noi diamo per scontato che voi abbiate gia` il
  TCP/IP installato e funzionante. Dal momento in cui l'XT viene
  considerato un altro computer della rete , dovrete assicurarvi che sia
  Linux che l'XT conoscano rispettivamente l'indirizzo IP dell'altro e
  che la rete sia atttiva.

  33..22..11..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ddeellllaa mmaacccchhiinnaa LLiinnuuxx


  Le informazioni sull'XT devono essere incluse perlomeno in questi
  file:

  /etc/hosts    Aggiungete una linea con il numero IP dell'XT, tipo

  # /etc/hosts linea per la macchina Linux machine. lprhost e loghost

  #     sono opzionali

  192.168.13.1    imlinux imlinux.frog.de lprhost loghost

  # La nuova linea riguardante l'XT e` la seguente

  192.168.13.41   whisper whisper.frog.de

  /etc/ethers   Questo file provvede una lista di numeri di schede
  ethernet ed i corrispondenti "host names". Questo sembra che non serva
  in tutte le distribuzioni e configurazioni, ma nel caso in cui dovrete
  includere il numero della ethernet dell'XT ed il suo hostname. Questa
  diventera` una stringa del genere:

  04:03:e8:cc:0d:24     imlinux

  0f:03:11:31:45:f1     whisper

  (Yes, the ethernet numbers are fakes)


  [Dovrete cambiare anche altre linee di alcuni files se sono attivi
  programmi tipo named, routed, o gated. Siccome da me non succede ,
  saro` molto grato a chi mi spieghera` quali files, (ce ne saranno?),
  si devono modificare.]

  Eseguite quindi il reboot di Linux per far si` che tutti i cambiamenti
  abbiano effetto.

  33..22..22..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ddeellll''XXTT ((XX TTeerrmmiinnaall))


  Controllate il manuale dell'XT circa i files che dovrete editare. Nel
  mio caso, avevo un file centrale di configurazione che aveva bisogno
  della modifica delle seguenti "entries":

  ip_host_table            192.168.13.1    imlinux

  ip_host_table            192.168.13.1    imlinux.frog.de

  ip_host_table            192.168.13.41   whisper

  ip_host_table            192.168.13.41   whisper.frog.de

  file_access_1            TFTP

  file_host_name_1         imlinux.frog.de

  file_path_1              /usr/local/xterm/liveshere

  display_access_table     whisper

  display_access_table     imlinux

  enable_access_control    YES

  xdmcp_server             imlinux

  broadcast_address        192.168.13.255

  default_telnet_host      imlinux

  Notare che l'XT recupera i suoi files via tftp dalla directory
  /usr/local/xterm/liveshere, ed il terminale riesce ad eseguire XDMCP
  (importante per la configurazione di xdm).

  Ci saranno inoltre altri file di configurazione per il settaggio di
  altri parametri tipo le fonts. Dovreste riuscire ad usare sempre le
  fonts installate di default con Linux. Nel mio caso, il file per le
  fonts (font.tbl) e` scritto in questo modo

  /usr/lib/X11/fonts/75dpi

  /usr/lib/X11/fonts/100dpi

  ...

  /usr/local/xterm/misc

  /usr/local/xterm/openlook

  con piu` linee per lo stesso risultato. Successivamente, quando
  eseguite il boot dell' XT collegato a Linux , riuscirete a vedere la
  lista dei files eseguiti con successo.

  Un altra opzione che gradirete avere sul vostro XT e` il "backing
  store," che prevede che quelle parti di finestra coperte da altre
  finestre non vengano mantenute sulla RAM di Linux , ma in quella
  dell'XT. Consultate il manuale dell'XT per i dettagli specifici.

  33..33..  bboooottppdd


  Bootpd e` il daemon che raccoglie il "grido d'aiuto"dell' X terminal
  al momento del boot e gli risponde dicendogli chi e` , e dove puo`
  trovare il software che vuole scaricare. Per diverse ragioni il bootpd
  non viene incluso in alcune distribuzioni correnti , specialmente
  Slackware 2.2.0.1. Questo significa che dovrete recuperarlo via FTP o
  attraverso altre vie. Deve essere messo in /usr/sbin/ (non in /etc,
  come prevedono le man page) cosi` come in.bootpd. Aggiungete o
  decommentate la seguente linea in /etc/inetd.conf:

  bootps dgram udp wait root /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/in.bootpd

  Questo vi assicurera` che inetd puo` far partire bootpd se viene
  avanzata una richiesta di boot .

  Il file di configurazione per bootpd e`/etc/bootpd. La sintassi viene
  spiegata nella man page. Nel nostro esempio, il file /etc/bootpd
  diventera` circa cosi`("server" viene di nuovo usato in senso
  classico):

  # Esempio di file /etc/bootpd

  # Prima , le entries globali per gli usi comuni da parte degli host

  allhost:hd=/usr/local/xterm/liveshere:\ # Home directory XT software

  :ds=192.168.13.1:\                      # Domain name server (imlinx)

  :sm=255.255.255.0:\                     # Subnet mask

  :gw=192.168.13.1:\                      # Gateways

  :ts=192.168.13.1:\                      # Time Servers

  :lp=192.168.13.1:\                      # lpr Servers

  :to=-7200:                              # Time Offset in seconds

  # Seguno , entries individuali per ogni singolo host. Tutti gli XT
  avranno

  # la propria entry

  whisper:ht=ethernet:\  # Type of hardware link

  :ha=0f03113145f1:\     # Ethernet number of X terminal

  :ip=192.168.13.41:\    # IP number of X terminal (whisper)

  :tc=allhost:\          # Template for standard options as above

  :bf=xtermOS:           # Boot file name - the X terminal's OS

  Il nome del sistema operativo dell'XTnon deve essere incluso come
  parte dell' hd (home directory). Nel nostro esempio , il file che l'XT
  si psecifica come proprio sistema operativo e`
  /usr/local/xterm/liveshere/xtermOS, ma l' "entries" hd e`
  /usr/local/xterm/liveshere.

  Bootpd scrivera` le sue informazioni sia su /var/adm/syslog che su
  /var/adm/messages, che, dopo un boot eseguito con successo ,
  diventeranno :

  Jul 17 05:19:42 imlinux in.bootpd[110]: connect from 0.0.0.0

  Jul 17 05:19:42 imlinux bootpd[110]: reading "/etc/bootptab"

  Jul 17 05:19:42 imlinux bootpd[110]: read 2 entries from
  "/etc/bootptab"

  Jul 17 05:19:43 imlinux bootpd[110]: request from hardware address
  0F03113145F1 Type 1

  Jul 17 05:19:43 imlinux bootpd[110]: found 192.168.13.41 whisper

  Dopo aver aiutato l'XT nel boot, bootpdresta in attesa per 15 minuti,
  poi si rimuove automaticamente se non c'e` altro lavoro da svolgere .

  33..44..  ttffttppdd


  Il "Trivial File Transfer Program" viene usato dall'XT per eseguire il
  sistema operativo da un hard disk Linux . Dovrebbe essere incluso in
  tutte le distribuzioni e non ha un file di configurazione. Potete
  testare tftp eseguendo "tftp" da riga di comando.

  Come bootpd, dovrete aggiungere o decommentare la seguente linea in
  /etc/inetd.conf:

  tftp dgram udp wait root /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/in.tftpd

  Notare che tftp puo` accedere solo i file che sono settati "world
  read" .

  Noterete inoltre che tftp e` un esempio di sicurezza da ricordare
  attentamente, e che le versioni di tftp incluse in alcuni pacchetti
  Linux non includono l'opzione -r (o -s) per una maggiore protezione.

  tftp scrivera` su /var/adm/messages. Se bootpd e` partito con
  successo, le righe successive dovrebbereo essere :

  Jul 17 05:19:43 imlinux in.tftpd[111]: connect from whisper

  Jul 17 05:19:58 imlinux in.tftpd[113]: connect from whisper

  Jul 17 05:19:59 imlinux in.tftpd[115]: connect from whisper

  Jul 17 05:20:00 imlinux in.tftpd[117]: connect from whisper

  Jul 17 05:20:03 imlinux in.tftpd[125]: connect from whisper

  Jul 17 05:20:05 imlinux in.tftpd[127]: connect from whisper

  e cosi` per un po` di tempo . Questi sono i file richiesti dall'XT
  dalla propria home directory sul computer Linux . Dovreste vedere un
  messaggio sullo schermo dell'XT durante il trasferimento.

  33..55..  TTeessttaarree iill ccoolllleeggaammeennttoo


  Appena modificati i file di sui sopra , riuscirete ad eseguire il boot
  dell'XT. Dipendentemente dal produttore , ci saranno piu` o meno
  messaggi sullo schermo dell'XT che vi spiegheranno cosa sta
  succedendo. Controllate attentamente che non ci siano messaggi circa
  file non trovati.


  Se va` tutto bene, tutto deve continuare fino a che l'XT puo` lanciare
  la propria versione di X. Vedrete uno sfondo grigio ed il cursore X .

  Se xdm, sulla macchina Linux , e` attivo, vi si presentera` il prompt
  di login di xdm , comunque alcune cose potranno anche non riuscire
  visto che mancano alcune definizioni. Preparatevi a "killare" xdm come
  root dalla macchina Linux come ultima risorsa.

  La maggior parte degli XT hanno un set di funzioni , tipo un "telnet
  client", come parte integrante del loro "boot operating system".
  Potrete testare il link con un telnet verso il computer Linux .

  A questo punto , dipendentemente da come e` configurato l'accesso,
  riuscirete a far partire i programmi X sull' XT usando le opzioni del
  display.

  Dal computer Linux eseguite un comando tipo

  xclock -display whisper:0 &

  Questo fara` eseguire l'xlock sull'XT. Potrete far partire anche il
  window manager (tipo fvwm) in questa maniera.

  44..  XX iinn ffuunnzziioonnee


  Questa sezione tratta la configurazione di xdm per permettere il
  funzionamento del login sull'XT, e lo fa` ripartire quando un utente
  esegue il logout. Il programma xdm e` un "display manager" che e`
  l'esatto equivalente del programma di login per i terminali normali .
  Viene incluso in tutte le distribuzioni (X) di Linux .

  44..11..  ccoonnffiigguurraazziioonnee ddii xxddmm


  I file di configurazione di xdm sono in /usr/X11R6/lib/X11/xdm
  (/usr/X11R6 deve essere linkato a /usr/X11). Il file di configurazione
  principale di xdm e` xdm-config. Dovreste trovare , assieme ad'altre,
  le seguenti linee gia` in posizione:

  DisplayManager._0.authorize:    true

  DisplayManager._0.setup:        /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xsetup_0

  DisplayManager._0.startup:      /usr/X11R6/lib/X11/xdm/GiveConsole

  DisplayManager._0.reset:        /usr/X11R6/lib/X11/xdm/TakeConsole

  Questi sono i files che controllano lo schermo mentre X e` attivo
  sulla macchina Linux. Per l'XT, aggiungeremo altre quattro linee dello
  stesso tipo:

  DisplayManager.whisper_0.authorize:     true

  DisplayManager.whisper_0.setup:
  /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xsetup_whisper

  DisplayManager.whisper_0.startup: /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xstartup

  DisplayManager.whisper_0.reset:   /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xreset

  Notare che whisper_0 e` la sintassi di xdm per whisper:0, praticamente
  _0 e` :0.

  Notare che GiveConsole viene rimpiazzato da Xstartup, che nel mio caso
  e` un "dummy file", e TakeConsole da Xreset, che e` anche un "dummy
  file".

  I files originali controllano la "ownership" della console mentre X e`
  attivo sulla macchina Linux , e non c'e` motivo to fool around with
  the Linux console solo perche` e` attivo l'XT .

  I files di setup eseguono i programmi prima che il prompt di login
  venga mostrato sullo schermo. Questo e` il momento , io dico , di
  usare xv o un programma simile per piazzare un'immagine sullo sfondo .
  Dovreste copiare semplicemente il file Xsetup_0 su Xsetup_whisper.

  [Questa questione e` ampiamente dibattuta :Un modo di piazzare
  un'immagine sullo sfondo e` quello di mettere la seguente linea

  nice xv -root -quit -rmode 5 file-immagine &

  nei file di setup . Il file-immagine viene mostrato sullo sfondo sotto
  il prompt di login di xdm . Notare che alcuni XTs danno un messagiio
  d'errore se il file e` troppo grande o troppo complesso.]

  Xaccess controlla chi puo` avere accesso alla macchina. Dovreste
  lasciarlo come sta. Notare che Xaccess vi permette di autorizzare
  l'utente di scegliere il server , nel caso in cui , nella rete,
  abbiate diverse macchine che possono fare da server all'XT.

  Xresources controlla la forma e la grandezza del prompt di login .
  Potrete avere un messaggio diverso per l' XT e la macchina Linux
  cambiando :

  DisplayManager*resources:       /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xresources

  con due linee tipo

  DisplayManager._0.resources:        /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xres_0

  DisplayManager.whisper_0.resources: /usr/X11R6/lib/X11/xdm/Xres_wh_0

  dove Xres_wh_0 e` il nome del "resouce file" di whisper .

  Potrete lasciare intatto il file Xsession . La configurazione del file
  Xservers e` relativamente meno uggiosa. In pratica, pero` , c'e`
  probabilmente solo una linea da decommentare(Slackware 2.2.0.1)

  :0 local /usr/X11R6/bin/X

  o qualcosa che abbia lo stesso effetto. Questo comando fa` partire l'X
  server sulla macchina Linux quando viene chiamato xdm . Commentando
  questa linea si prevede che quando si esegue xdm , non venga fatto
  partire X sulla macchina Linux . Questo e` il metodo che dovrete usare
  se volete che xdm controlli solo l'XT, ma non l' X server su Linux .
  In questo caso , X puo` essere eseguito normalmente con startx quando
  volete, anche sulla macchina Linux .

  Se il vostro XT non ha XDMCP, dovete includere una linea per l'XT, del
  tipo

  whisper:0 foreign

  XDMCP e` un metodo standardizzato che permette ai terminali X di
  contattare i relativi hosts. Se il vostro terminale ha XDMCP, non vi
  ripetero` di non includere questa linea. Questa fa` presupporre a xdm
  che c'e` un XT che non comprende XDMCP, mentre nello stesso momento
  c'e` un terminale con lo stesso nome che prova ad entrare
  incollegamento. Puo` produrre qualsiasi effetto , tipo due xdm che si
  contendono il controllo.

  Notare che potete usare le entries nel file xdm-config anche se non
  c'e` nessuna linea riguardante l'XT nel file Xservers , quindi,
  potrete customizzare il prompr di login di xdm l, etc, anche per un XT
  che si avvale di XDMCP.

  Per attivare xdm ad ogni reboot, potete includere una linea tipo

  /usr/bin/X11/xdm

  in /etc/rc.d/rc.local. Altre persone eseguono xdm tramite il file
  /etc/inittab . In entrambi i casi , xdm comparira` nella lista dei
  processi dopo il reboot della macchina Linux .

  44..22..  QQuueessttiioonnii rriigguuaarrddaannttii ll''aacccceessssoo


  [BummerRank1. Questo e` molto importante e ci stiamo lavorando.]

  Per vedere se un utente puo` accedere allo schermo di un XT dalla
  macchina Linux , eseguite un login non-root sulla macchina Linux ed
  eseguite

  xsetroot -solid white -display whisper:0 &

  o

  xterm -display whisper:0 &

  Provatelo quando c'e` gia` un utente (logged in) sull'XT e quando c'e`
  solo il prompt di login di xdm attivo. Dipendentemente da dove vi
  troviate, la possibilita` di scrivere o attivare qualcosa sullo
  schermo dell' XT dalla console di Linux pare piu` una possibilita`
  aggiuntiva che un bug (baco).

  55..  EErrrroorrii,, eerrrroorrii ssccoonnoosscciiuuttii,, ee rriinnggrraazziiaammeennttii


  55..11..  PPrroobblleemmii ccoonnoosscciiuuttii


  Ci sono problemi che sono stati analizzati, cosi` come interesanti
  possibilita` che potrebbero essere considerate problemi . Se avete
  trovato qualche possibilita` interessante , o anche soluzione,
  fatemelo sapere.

     ttaallkk
        - Il programma di chat interattivo funziona se l'utente dell'XT
        inizia una sessione con un utente sulla macchina Linux , ma
        fallisce se si segue qualsiasi altra via(Non possibile
        l'inverso). Sono sicuro di aver visto un fix da qualche parte ma
        non ricordo dove .

     wwhhoo
        - Un utente attivo via XT non appare nella lista del comando who
        , anche se viene eseguito direttamente sull'XT . Questa e`
        probabilmente la ragione per la quale il talk falisce se viene
        iniziato dalla macchina Linux ("Su un XT, nessuno sa` che siete
        un essere umano").

     xxlloocckk
        - La normale chiamata di xlock vi produrra` solo un messaggio
        che lo schermo dell'XTnon puo` essere controllato. L'opzione
        -remote deve essere inclusa nella riga di comando di xlock per
        permettere il "terminal locking". Notare che alcune "xlock
        modes" sono piu` ingorde di risorse che non altre. Qix pare che
        sia piu` adatto agli XTs che non gli altri - controllate la FAQ
        di Art Mulder (sopra) per maggiori dettagli.

     xxvv - Alcuni XT non hanno abbastanza memoria video per riuscire a
        supportare immagini di sfondo colorate , di grossa dimensione o
        troppo complesse. Rimuovete qualsiasi vecchia immagine (con
        `xsetroot' o simili) ed eseguite un refresh dello schermo prima
        di installare un nuovo sfondo creato da xv.


  55..22..  TTeerrmmiinnaallii tteessttaattii ccoonn ssuucccceessssoo


  Le procedure descritte in questo testo sono state provate seriamente
  su un Tektronix XP23 in collegamento con un 386DX-33MHz, 16 MByte RAM
  con O.S. Linux 1.2.3 ed XFree86 Version 3.1.1 della distribuzione
  Slackware 2.2.0.1 .

  55..33..  AAllttrree lleettttuurree eedd iinnffoorrmmaazziioonnii


  Maggiori informazioni su X sono disponibili sulla rete presso :

  David B. Lewis <dbl@ics.com> manda dettagliate ed estese
  Comp.windows.x Frequently Asked Questions (FAQ) a comp.windows.x,
  news.answers, e comp.answers im modo regolare. Questo documento
  contiene inoltre informazioni su dove trovare notizie aggiornate su X.

  Steve Kotsopoulos <steve@ecf.toronto.edu> mantiene le liste delle "X
  on Intel-based Unix Frequently Asked Questions (FAQ)" sugli stessi
  newsgroups.

  Art Mulder <art@cs.ualberta.ca> mantiene Comp.windows.x: "Getting more
  performance out of X FAQ", che viene peraltro regolarmente spedito a
  questo newsgroup. Include trucchi molto utili per Linux sotto X.

  55..44..  RRiinnggrraazziiaammeennttii


  I primi ringraziamenti , come sempre, vanno a LLiinnuuss BB.. TToorrvvaallddss
  <<ttoorrvvaallddss@@kkrruuuunnaa..hheellssiinnkkii..ffii>>.

  Fuerther to Klaus ter Fehn <ktf@bc3.gun.de>, for making it possible
  and Douglas K. Stevenson <duck@catzen.gun.de>, for making it passable.