Sophie

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  I colori sui terminali Linux
  Thorbjørn Ravn Andersen, ravn@dit.ou.dk
  v1.4, 7 August 1997

  La maggior parte delle distribuzioni Linux hanno un comando 'ls' per
  elencare il contenuto di una directory, l'output del quale può essere
  migliorato e reso più chiaro usando colori diversi. Ma configurare
  questa possibilità secondo il proprio gusto può risultare un compito
  non banale. Questo documento spiega i vari aspetti del problema, i
  metodi per modificare i colori cambiando la configurazione del soft­
  ware esistente, ed indica del software alternativo non incluso nella
  Slackware o nella RedHat, che possa essere usato sulla maggior parte
  delle versioni di Unix.  La versione in HTML è disponibile anche su
  <http://www.mip.ou.dk/~ravn/colour-ls>.
  ______________________________________________________________________

  Indice Generale


  1. Introduzione
  2. Inizio veloce per gli impazienti
  3. Ma ce l'ho?
  4. Tra quali colori si può scegliere
  5. Configurazione dei colori su ls
  6. Modifica della modalità di testo predefinita (bianco su sfondo nero).
     6.1 Xterm
     6.2 La console virtuale
        6.2.1 /etc/issue
        6.2.2 /etc/profile or .profile
        6.2.3 /etc/login or .login
     6.3 Login remoto

  7. Software


  ______________________________________________________________________

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee

  Negli ultimi anni i monitor a colori sono diventati molto comuni, e
  gli utenti stanno cominciando ad usare programmi che usano il colore
  per dare una risposta visiva veloce ad esempio delle parole riservate
  nei linguaggi di programmazione o per il controllo immediato delle
  parole con errori di ortografia.

  Dato che la console di testo di Linux permette l'uso dei colori, l'ls
  originale della GNU è stato prontamente modificato per restituire
  informazioni a colori, ed è stato incluso nella Slackware intorno alla
  versione 2.0. Nella distribuzione standard GNU sono state incluse
  queste modifiche migliorandole, e a questo punto dovrebbero fare parte
  di tutte le distribuzioni di Linux.

  Questa versione è stata modificata in modo sostanziale rispetto al
  documento iniziale, e comprende anche informazioni sugli xterm e su
  come apportare alcune modifiche al kernel.


  Le informazioni contenute qui sono state testate sulla RedHat 4.1, e
  in origine sono state compilate con la versione 2.0.2 della Slackware
  e il kernel 1.1.54. Le informazioni sulle modifiche del kernel sono
  state prese dalla slackware 2.2.0 con il kernel 1.2.13 e tcsh come
  shell di default, e testate in seguito con un kernel 2.0.27. Se le
  usate su un'altra configurazione, o un'altra versione di Unix, mi
  farebbe piacere che mi inviaste la vostra configurazione, il sistema
  operativo che usate e la sua versione, e se i colori sono disponibili
  come standard.
  22..  IInniizziioo vveellooccee ppeerr ggllii iimmppaazziieennttii

  Se avete una distribuzione di Linux _n_u_o_v_a, apportate queste modifiche
  ai file indicati nella vostra home directory. Hanno effetto dopo il
  login successivo.



        ~/.bashrc:
            alias ls="ls --color"

        ~/.cshrc:
            alias ls 'ls --color'



  Ecco fatto!

  Potete anche fare ``eval `dircolors $HOME/.colourrc`'', per avere i
  vostri colori personali. Questo file viene creato con dircolors -p
  >$HOME/.colourrc'' ed è ben commentato per poter essere modificato in
  seguito.


  33..  MMaa ccee ll''hhoo??

  Per prima cosa dovete controllare se avete una versione di ls che sa
  come usare i colori in modo corretto. Provate questo comando su una
  console di testo di Linux (funziona anche un xterm):



        % ls --color



  (il % è il prompt della shell): Se vi dà un messaggio di errore che
  dice che ls non capisce l'opzione dovete installare una versione più
  recente del pacchetto fileutils della GNU.  Se non avete il pacchetto
  di aggiornamento per la vostra distribuzione, prendete i sorgenti dal
  mirror GNU più vicino e installate direttamente da quelli.

  Se _n_o_n vi dà un messaggio di errore, avete una versione di ls che
  capisce il comando. Sfortunatamente, alcune delle versioni più vecchie
  incluse nella Slackware (e forse altre) erano bacate. L'ls compreso
  nella Redhat 4.1 è la versione 3.13 che è a posto.



        % ls --version
        ls - GNU fileutils-3.13



  Se date il comando ``ls -- color'' su una console di testo di Linux
  l'output dovrebbe venire colorato a seconda dei default del sistema, e
  potete decidere se volete cambiare qualcosa.  Se l'avete dato in un
  xterm potete avere visto un qualche cambiamento dei colori oppure no.
  Come lo stesso ls, il programma originale per gli xterm non permetteva
  l'uso dei colori dai programmi al suo interno, ma le versioni più
  recenti lo fanno. Se la versione che avete non supporta i colori
  dovreste cercarne una più recente come descritto alla fine di questo
  documento. Nel frattempo passate ad una console di testo e continuate
  da lì.



  44..  TTrraa qquuaallii ccoolloorrii ssii ppuuòò sscceegglliieerree

  Questo shell script (grazie a tutti quelli che mi hanno mandato
  versioni per bash) mostra tutte le combinazioni standard di colori
  sulla console corrente. Se non appare nessun colore, la console non
  permette l'uso della selezione di colori ANSI.



       #!/bin/bash
       # Mostra i colori ANSI
       #
       esc="\033["
       echo -n " _ _ _ _ _40 _ _ _ 41_ _ _ _42 _ _ _ 43"
       echo "_ _ _ 44_ _ _ _45 _ _ _ 46_ _ _ _47 _"
       for fore in 30 31 32 33 34 35 36 37; do
         line1="$fore  "
         line2="    "
         for back in 40 41 42 43 44 45 46 47; do
         line1="${line1}${esc}${back};${fore}m Normal
         ${esc}0m"
         line2="${line2}${esc}${back};${fore};1m Bold
         ${esc}0m"

         done
       echo -e "$line1\n$line2"
       done



  Il colore del primo piano viene elencato a sinistra, e il colore di
  sfondo nella casella. Se volete caratteri più evidenti aggiungete un
  "1" ai parametri; ad esempio blu su bianco sarà "37;44;1". La sequenza
  completa di selezione ANSI è così

  ESC [ 3 7 ; 4 4 ; 1 m



  Nota: Allo stato attuale lo sfondo non può essere del tipo evidente,
  quindi non potete avere il giallo (marrone evidente) tranne che per il
  primo piano. E' una limitazione dovuta all'hardware.


  55..  CCoonnffiigguurraazziioonnee ddeeii ccoolloorrii ssuu llss

  I colori sono:

        0 - nero     4 - blu            3# è foreground
        1 - rosso    5 - magenta        4# è background
        2 - verde    6 - ciano
        3 - giallo   7 - bianco         ;1 è grassetto



  Se volete modificare le impostazioni standard di ls, vi serve una
  copia personale nella vostra home directory, che potete avere con il
  comando

   cd ; dircolors -p > .coloursrc



  Dopo aver modificato questo file, che è molto ben commentato, lo
  dovete inserire nella variabile d'ambiente LS_COLORS, che di solito si
  fa usando


       eval `dircolors .colourrc`



  Per avviare questo comando ad ogni login dovete metterlo nel vostro
  .bashrc/.cshrc/.tcshrc (a seconda della shell che usate). Consultate
  la pagina man di dircolors(1) per i dettagli.



  66..  MMooddiiffiiccaa ddeellllaa mmooddaalliittàà ddii tteessttoo pprreeddeeffiinniittaa ((bbiiaannccoo ssuu ssffoonnddoo
  nneerroo))..


  Dovrete dire al codice del driver del terminale che vi serve un altro
  default. Non c'è un modo standard per farlo, ma nel caso di Linux
  potete usare il programma setterm.


  "setterm" usa le informazioni nel database del terminale per impostare
  gli attributi. Le selezioni vengono fatte così:


       setterm -foreground black -background white -store



  dove lo "-store" oltre alla vera modifica pone come default anche per
  la console corrente la selezione fatta.  Questo metodo richiede che il
  terminale corrente (la variabile d'ambiente TERM) sia "abbastanza ben"
  descritta nel database di termcap. Se setterm per qualche ragione non
  funziona, ecco alcune alternative:


  66..11..  XXtteerrmm

  Almeno uno di questi xterm dovrebbe essere disponibile, ed almeno uno
  di essi permette l'uso dei colori.



       xterm -fg white -bg blue4
       color_xterm -fg white -bg blue4



  dove 'color_xterm' rende possibile l'uso di 'ls'. Questa particolare
  scelta somiglia ai colori usati su un SGI.



  66..22..  LLaa ccoonnssoollee vviirrttuuaallee


  Potete modificare il kernel una volta per tutte, fornendo anche un
  default di avvio per le console virtuali con una sequenza di escape.
  Vi consiglio la patch per il kernel se ne avete compilato uno da soli.

  Il file di sorgente del kernel è
  /usr/src/linux/drivers/char/console.c; dovete modificare intorno alla
  linea 1940, cambiando



               def_color       = 0x07;   /* bianco */
               ulcolor         = 0x0f;   /* bianco evidente */
               halfcolor       = 0x08;   /* grigio */



  come più appropriato. Io uso bianco su blu con


               def_color       = 0x17;   /* bianco */
               ulcolor         = 0x1f;   /* bianco evidente */
               halfcolor       = 0x18;   /* grigio */



  I numeri sono i codici di attributo usati dalla scheda video espressi
  in esadecimale: la cifra più significativa (l' "1" nei colori di
  esempio qui sopra) è lo sfondo; la cifra meno significativa è il primo
  piano. 0 = nero, 1 = blu, 2 = verde, 3 = cyan, 4 = rosso, 5 = rosa, 6
  = marrone/giallo, 7 = bianco. Aggiungeteci 8 per avete colori più
  luminosi. Notate che, nella maggior parte dei casi, uno sfondo
  luminoso == caratteri che lampeggiano e sfondo opaco. (Da
  sjlam1@mda023.cc.monash.edu.au).



  Potete anche fornire un nuovo default di avvio per una console
  virtuale, sulla base dello schermo con la sequenza ANSI non standard
  (che si trova ricercando nei sorgenti del kernel)



               ESC [ 8 ]



  che imposta come default i colori di sfondo e di primo piano correnti.
  Poi, la stringa degli Attributi di Reset (ESC [ m) imposta questi
  colori al posto del bianco su nero.

  In realtà dovrete visualizzare questa stringa sulla console ogni volta
  che riavviate il sistema. A seconda di come usate la vostra macchina
  Linux, potete fare in diversi modi:


  66..22..11..  //eettcc//iissssuuee


  Qui è dove viene mostrato il "Benvenuti in Linux xx.yy" nella
  Slackware, ed è una buona scelta per macchine stand-alone (e
  probabilmente è da evitare come la peste per gli utenti che si
  collegano con telnet). Questo file viene creato all'avvio (su
  Slackware in /etc/rc.d/rc.S, su Redhat in /etc/rc.d/rc.local), e
  dovreste modificare le linee simili a questa:



         echo ""> /etc/issue
         echo Benvenuti su Linux `/bin/uname -a | /bin/cut -d\  -f3`. >>
       /etc/issue



  to


         ESCAPE="<sostituire con un singolo carattere di escape>"
         echo "${ESCAPE}[H${ESCAPE}[37;44m${ESCAPE}[8]${ESCAPE}[2J"> /etc/issue
         echo Welcome to Linux `/bin/uname -a | /bin/cut -d\  -f3`. >> /etc/issue



  Questo codice porterà il cursore in alto a sinistra, imposterà il
  colore (qui è bianco su blu), salverà questa scelta e ripulirà il
  resto dello schermo. Le modifiche hanno effetto dopo il riavviamento
  seguente.  Ricordate di inserire il carattere di escape _letterale_
  nel file con C-q in emacs o con control-v in vi, dato che
  apparentemente la sh usata per l'esecuzione di questo script non
  capisce la sintassi /033.



  66..22..22..  //eettcc//pprrooffiillee oorr ..pprrooffiillee



         if [ "$TERM" = "console" ]; then
             echo "\033[37;44m\033[8]" #
       # or use setterm.
             setterm -foreground white -background blue -store
         fi



  66..22..33..  //eettcc//llooggiinn oorr ..llooggiinn



         if ( "$TERM" == "console" ) then
           echo "\033[37;44m\033[8]"
       # or use setterm.
             setterm -foreground white -background blue -store
         endif



  66..33..  LLooggiinn rreemmoottoo


  Dovreste poter usare il programma setterm come è stato mostrato sopra.
  Di nuovo, questo richiede che la macchina remota sappia abbastanza
  cose sul vostro terminale, e che l'emulatore di terminale che fornisce
  il login supporti il colore.  Per la mia esperienza le migliori
  emulazioni di vt100 disponibili al momento per altri tipi di
  piattaforma sono:

  ·  MS-DOS:         MS-Kermit (un prodotto free, non della Microsoft)

  ·  Windows 95/NT:  Kermit/95 (shareware)

  ·  OS/2:           Kermit/95 (shareware).  Notate però che il telnet
     standard riconosce i colori e può essere configurato localmente.

  Per dettagli su Kermit vedere  <http://www.columbia.edu/kermit/>.


  Se trovate una combinazione che funziona, vorrei averla qui.


  77..  SSooffttwwaarree


  Tutte le informazioni che sono descritte qui assumono che abbiate
  un'installazione GNU/Linux.  Se avete qualcos'altro (come ad esempio
  una Sun con X o cose del genere) potete prendervi e compilarvi il
  software da soli.

  La versione a colori di 'xterm' è basata sul sorgente standard di
  xterm con una patch disponibile su qualsiasi sito X11R6. Si dice che
  l'xterm distribuito con la R6.3 abbia il supporto dei colori nativo,
  ma io non l'ho ancora provato.


       ftp://ftp.denet.dk/pub/X11/contrib/utilities/color-xterm-R6pl5-patch.gz



  Guardate la doumentazione se usate una versione di X più vecchia.
  _N_o_t_a_: Io non ci ho provato!


  `ls' è nel pacchetto di utilità per file della GNU, disponibile da
  prep.mit.edu o da uno dei numerosi mirror. Avete bisogno del
  pacchetto; prendete almeno la versione 3.13.


       ftp://ftp.denet.dk/pub/gnu/fileutils-3.XX.tar.gz



  Io stesso ho compilato con successo color-ls su Solaris, SunOS e Irix.


  Apprezzerei del feedback su questo testo. Il mio indirizzo e-mail è
  ravn@dit.ou.dk

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  Thorbjørn Ravn Andersen


  Traduzione italiana di Eugenia Franzoni - eugenia@stud.unipg.it