Sophie

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  XFree86 Font Deuglification mini HOWTO
  Doug Holland, meldroc@frii.com
  v1.0, 23 novembre 1999

  Come correggere i brutti ed illeggibili font di X Window.  Traduzione
  a cura di Giovanni Bortolozzo, borto (at) pluto.linux.it.
  ______________________________________________________________________

  Indice Generale


  1. Introduzione
     1.1 Registro delle modifiche

  2. Il file XF86Config
     2.1 Impostare il FontPath

  3. Opzioni in riga di comando del server X
  4. Font TrueType (Una delle poche cose per le quali Windows è buono)
     4.1 xfstt
        4.1.1 Installazione
        4.1.2 Sistemare la dimensione predefinita dei font
     4.2 xfs
        4.2.1 Installazione

  5. KDE
     5.1 Applicare i font e i colori di KDE ad applicazioni non KDE

  6. Aggiustare i font in applicazioni specifiche
     6.1 Netscape Navigator/Communicator
     6.2 WordPerfect
     6.3 StarOffice

  7. Crediti
  8. Copyright (in inglese)


  ______________________________________________________________________

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee

  Uno dei problemi più noiosi con i quali ho avuto a che fare sono gli
  abissabili font predefiniti e impostazioni dei font di X (sto parlando
  specificatamente a proposito di XFree86, altre versioni di X
  potrebbero essere migliori).  Molti programmi usano font predefiniti
  di dimensione (width) fissa mentre sarebbero più appropriati font a
  dimensione variabile.  Altri programmi usano font che sono
  ridicolmente piccoli e illeggibili.  I font distribuiti con XFree86
  sono a mala pena adeguati per al loro compito: c'è un font Courier
  quasi decente, ma i font Times e Helvetica sono semplici bitmap che
  «pixelizzano» (ndt: ovvero se ingranditi i loro contorni non sono più
  continui, ma tutti a gradini) quando sono scalati.  Yuck!

  Questo HOWTO prova a mostrare come aggiustare le diverse impostazioni
  dei font, installare nuovi font e come fare altre cose che migliorano
  considerevolmente l'aspetto e la leggibilità dei font nel desktop di X
  Window.  Ciò è fatto sistemando il FontPath nel file XF86Config,
  aggiungendo opzioni alla riga di comando dell'X server in startx o in
  xdm, aggiungendo nuovi font, installando il server per i font True
  Type xfstt e usando una funzionalità della versione 1.1 del K Desktop
  Environment che «automagicamente» sistemerà le impostazioni dei font
  in molte applicazioni, incluse quelle non KDE, impostando i loro font
  e colori come quelli delle impostazioni di stile del KDE.

  Commenti, correzioni, aggiunte e critiche sono sempre benvenuti.  Mi
  si può raggiungere a meldroc@frii.com.
  11..11..  RReeggiissttrroo ddeellllee mmooddiiffiicchhee


  ·  0.1:  21 feb. 1999: prima versione.

  ·  0.11: 27 feb. 1999: aggiunte le informazioni di copyright per
     proteggermi il «culo».

  ·  0.12: 10 giu. 1999: aggiunta una «Supplica d'Aiuto».

  ·  0.20: 14 set. 1999: aggiunta una sezione su xfs per i Redhattiani.
     Molte grazie a Hal Burgiss per il suo contributo.

  ·  1.0: 23 nov. 1999: conversione del documento in SGML, per
     includerlo nel Linux Documentation Project.  Rimossa la «Supplica
     d'Aiuto».

  22..  IIll ffiillee XXFF8866CCoonnffiigg

  Il primo posto dove guardare quando si cerca di curare i problemi dei
  font è il file XF86Config (/usr/X11/lib/X11/XF86Config o
  /etc/X11/XF86Config sono le posizioni usuali).  Se non lo si è già
  indovinato, la parte più importante di questo file relativamente ai
  font è il FontPath.  Prima di andare a modificarlo, sarebbe una buona
  idea dare una controllata alle altre parti della propria
  configurazione di X.  Impostazioni errate del monitor possono causare
  ben più di un mal di testa a confronto di font brutti, quindi ci si
  assicuri che la velocità di refresh sia abbastanza alta rispetto alle
  possibilità del monitor (85 Hz è l'ottimo, 75 Hz vanno bene, 60 Hz è
  uno schifo).

  22..11..  IImmppoossttaarree iill FFoonnttPPaatthh

  Si usi il proprio editor di testi favorito e si modifichi XF86Config.
  All'inizio del file, ci dovrebbe essere qualcosa di simile a questo:


  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Speedo/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi/"



  Il FontPath dice a X dove trovare i font che usa per visualizzare il
  testo nella schermata.  L'ordine è importante -- quando un
  applicazione X chiede la visualizzazione di un testo, il server X
  solitamente ha un po' di libertà nella scelta del font da usare.  Il
  server scorre i FontPath e prende il primo font che corrisponde ai
  criteri del client X e poi effettua la visualizzazione.

  Il FontPath predefinito tipicamente mette i font a 75dpi (Ndt: dpi =
  «dot per inch» ovvero «punti per pollice») prima dei font a 100dpi.
  Se si ha un monitor ad alta risoluzione, questo implica font veramente
  piccoli.  Il primo trucco che si userà sarà di scambiare le righe
  FontPath dei font a 75dpi e 100dpi.


  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Speedo/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi/"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi/"


  Poi, si specifichi che si preferisce utilizzare font bitmap non
  scalabili.  Se si è mai usato Netscape o qualsiasi altro programma che
  mostra i titoli utilizzando grossi font, si sarà notato che questi
  font sono «pixelizzati».  Questa cosa è molto brutta e deve essere
  corretta.  Quindi si aggiunga :unscaled alla fine delle righe dei font
  misc, 100dpi e 75dpi. Si possono pure usare sia i font non scalabili
  che scalabili, basta mettere per prime le righe FontPath dei font non
  scalabili per dire a X che si preferiscono, ove possibile, questi
  ultimi.


  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc:unscaled"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi:unscaled"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi:unscaled"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Speedo"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi"
  FontPath        "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi"



  Dopo aver fatto queste modifiche, si riavvii X.  Il proprio desktop
  non sembra già meglio?

  33..  OOppzziioonnii iinn rriiggaa ddii ccoommaannddoo ddeell sseerrvveerr XX

  La prossima cosa che si deve sistemare sono le opzioni in riga di
  comando per il server X.  Si vorrà usare l'opzione -dpi che specifica
  la risoluzione dello schermo in punti per pollice.  Poiché un sacco di
  sistemi odierni utilizzano schermi ad alta risoluzione, è facile che
  funzionino a 100 dpi.

  Se si avvia X dal prompt dei comandi della console, si digiti


  startx -dpi 100.



  Se si usa xdm per i login in grafica, si dovrà modificare il proprio
  file /usr/X11/lib/X11/xdm/Xservers, che contiene la riga di comando
  per il server X.  Il mio ha questa riga


  :0 local /usr/X11R6/bin/X -dpi 100 -gamma 1.6



  Maggiori informazioni nelle pagine man di X e Xserver.

  44..  FFoonntt TTrruueeTTyyppee ((UUnnaa ddeellllee ppoocchhee ccoossee ppeerr llee qquuaallii WWiinnddoowwss èè bbuuoonnoo))

  Poiché i ragazzi a Redmond  ci tengono molto all'aspetto del loro
  software (diversamente dal funzionamento interno ;) hanno costruito i
  supporto per i font TrueType dentro a Windows.  Windows 95 e
  praticamente qualsiasi altra variante di Windows viene distribuito con
  i font Arial, Times New Roman e Courier New, che sono praticamente
  equivalenti agli Helvetica, Times e Courier.  I font TrueType sono
  scalabili, quindi sono belli anche se usati a grandi dimensioni, e
  sono pure ben riducibili, quindi vanno benissimo anche piccoli.  Molte
  applicazioni Windows sono distribuite con dozzine di font TrueType.
  Quindi si aspetti ancora un po' prima di mettere nel micronde il
  proprio CD di Windows, prima si prendano i font.


  44..11..  xxffsstttt

  Sfortunatamente, XFree86 non ha il supporto nativo per i font TrueType
  e quindi bisogna aggiungerlo per proprio conto.  Il modo più semplice
  per farlo è con xfstt, un server per i font TrueType libero.

  44..11..11..  IInnssttaallllaazziioonnee

  xfstt è molto facile da installare.  Per prima cosa si scarichi
  l'archivio tar dal web.  La versione più aggiornata è a
  http://metalab.unc.edu/pub/Linux/X11/fonts/Xfstt-0.9.10.tgz

  Una volta scaricato, lo si decomprima.


  tar -zxvf Xfstt-0.9.10.tgz



  Poi lo si compili e lo si installi.  Si legga il file INSTALL per le
  istruzioni veloci, ma l'installazione non è una cosa cervellotica.
  Tutto quel che si deve fare è make; make install.  Una volta fatto, si
  copino i font TrueType in /usr/ttfonts e si è pronti a partire.  Si
  lanci xfstt digitando:


  xfstt --sync        # aggiorna la base di dati dei font di xfstt.
  xfstt &             # avvia xfstt in background.



  Poi si lanci


  xset +fp unix/:7100 # informa X su xfstt



  o si aggiunga


  FontPath "unix/:7100"



  al proprio XF86Config per informare X sul servizio font.

  44..11..22..  SSiisstteemmaarree llaa ddiimmeennssiioonnee pprreeddeeffiinniittaa ddeeii ffoonntt

  Se i propri font TrueType appaiono molto piccoli, i seguenti comandi
  possono aiutare.

  Si aggiunga l'opzione -dpi alla riga di comando del proprio X server
  (si veda la sezione 3 per sapere come farlo).

  Si usi l'opzione --res per dire a xfstt di incrementare la risoluzione
  predefinita.  Si usi la seguente riga di comando:


  xfstt --res 120



  44..22..  xxffss

  xfs è un font server alternativo che ora viene incluso nelle
  distribuzioni basate su RedHat.  xfs si basa sulla libreria FreeType
  Font e fornisce funzionalità simili a xfstt.  È in grado di servire
  sia i font TrueType che Type 1, nonché tutti i vari font standard di
  X.

  44..22..11..  IInnssttaallllaazziioonnee

  Il primo passo è l'aggiunta dei font TrueType al proprio sistema
  Linux.  Si faccia su root e si crei una directory per conservare i
  font:


  mkdir /usr/share/fonts/ttfonts



  Poi si aggiungano i font a questa directory, o copiandoli dal proprio
  sistema Windows:


  cp /mnt/win/path_to_fonts/*ttf  /usr/share/fonts/ttfonts/



  oppure scaricando quelli disponibili direttamente dalla Microsoft
  <http://www.microsoft.com/typography/fontpack/default.htm>.

  Questi font sono contenuti in un archivio zip autoscompattante.  Si
  può comunque installare anche sotto Linux:


  unzip <TTFONT.EXE>



  Si noti che i nomi di file dei font devono essere in minuscolo.  Un
  modo semplice e veloce per convertirli è di copiarli in un filesystem
  DOS (FAT16) e poi ricopiarli dove prima.  DOS non conserva le
  maiuscole.  Se si vuole un metodo «linuxiano», si vada nella directory
  contenente i font e si digiti quanto segue:


  ls *TTF | while read f
  do
   [ -f "$f" ] && mv -f "$f" "`echo \"$f\" | tr A-Z a-z`"
  done



  Mentre si scrive ciascuna riga si otterrà il prompt «>» dopo aver
  premuto «Invio» al termine di ciascuna delle suddette righe.  Si noti
  la punteggiatura: quegli «apici rovesciati» sono importanti!  Una
  volta installati correttamente i font TrueType, come root:


  ttmkfdir -o fonts.scale
  mkfontdir



  Si riusino questi comandi ogni volta che cambia il contenuto della
  directory dei font.  Dopodiché, si modifichi il file di configurazione
  di xfs, /etc/X11/fs/config, per aggiungere i font TrueType alla lista
  di font del server:


  catalogue = /usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc:unscaled,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi:unscaled,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi:unscaled,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/Speedo,
              /usr/share/fonts/default/Type1,
              /usr/share/fonts/ttfonts,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi,
              /usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi



  In alternativa, per aggiungere font si può usare il comando
  `chkfontpath --add <font>'.  Mentre lo si sta facendo si potrebbe
  cambiare anche la dimensione in punto predefinita.


  default-point-size = 140



  Questo la imposta a 14 punti, invece dei 12 predefiniti.  Alcune
  applicazioni X la usano, altre no.  Poi ci si assicuri che la riga
  FontPath in /etc/X11/XF86Config sia:


  FontPath "unix/:-1"



  Si noti che anche «unix/:7100» potrebbe fare questo trucchetto, ma non
  funziona nella versione iniziale.  Si commenti con «#» qualsiasi altro
  FontPath già esistente in quanto non se ne ha più bisogno.  Il
  pacchetto xfs stesso dovrebbe essere già stato installato assieme con
  gli altri pacchetti di XFree.  Per assicurarsi che giri come uno dei
  servizi predefiniti si usi 'ntsysv' oppure


  chkconfig --add xfs



  Ora xfs verrà lanciato ogni volta che si riavvia.  Poi si riavvii X
  per forzare i nuovi FontPath e per far si che si accorgai della
  presenza di xfs che si può lanciare/rilanciare con:


  /etc/rc.d/init.d/xfs restart



  Ora si dovrebbe avere un font server funzionante.  Si può controllare
  quali sono i font serviti con:


  xlsfonts | less



  o controllarli utilizzando xfontsel o, ancora meglio, gfontsel!


  55..  KKDDEE

  KDE è una delle cose migliori accadute a Linux e X da tanto tempo.
  Fornisce un'interfaccia utente uniforme che è un grosso passo avanti
  nel fornire un Linux accessibile a qualsiasi utente medio.  Maggiori
  informazioni su KDE possono essere trovate a http://www.kde.org/.
  Perché ne sto tessendo le lodi qui?  Perché KDE 1.1 ha una nuova
  funzionalità che farà sì che i font e i colori nei programmi, inclusi
  quelli non KDE, siano consistenti con lo stile corrente di KDE.

  55..11..  AApppplliiccaarree ii ffoonntt ee ii ccoolloorrii ddii KKDDEE aadd aapppplliiccaazziioonnii nnoonn KKDDEE

  È molto facile.  Semplicemente si lanci il KDE Control Center, si vada
  sotto Desktop e da lì in Style.  Là ci dovrebbe essere un pulsante
  etichettato «Apply fonts and colors to non-KDE apps».  Lo si abiliti,
  si clicchi su OK e tutto è fatto!  La prossima volta che si lancerà
  applicazioni X, queste useranno gli stessi colori e font che usano le
  applicazioni KDE.  Ad alcuni questa possibilità piace più che ad
  altri, e se non piace la si può sempre disabilitare.

  66..  AAggggiiuussttaarree ii ffoonntt iinn aapppplliiccaazziioonnii ssppeecciiffiicchhee

  66..11..  NNeettssccaappee NNaavviiggaattoorr//CCoommmmuunniiccaattoorr

  Netscape Communicator è particolarmente suscettibile a problemi di
  font.  Se si stanno usando i FontPath predefiniti, i propri font
  saranno molto piccoli e veramente brutti.  La prima cosa da fare è di
  correggere i FontPath del proprio XF86Config (si veda la sezione 2).
  L'uso di font a 100dpi migliora immensamente la leggibilità.  Si
  potrebbe anche controllare le impostazioni dei font andando in
  Edit/Preferences e da lì sotto Appearance/Fonts.  Per venir a capo
  della «pixelizzazione» dei font bitmap, si disabiliti l'opzione «Allow
  Scaling» nella selezione dei font.

  Se si ha xfstt o xfs, Netscape è perfettamente in grado si usarli
  tranquillamente.  In Edit/Preferences, si possono specificare font
  TrueType sia per i font a larghezza fissa che variabile, ma comunque
  Netscape non si ricorderà dopo averlo chiuso la dimensione che si era
  scelta.  Se non si è usata l'opzione -dpi quando si è lanciato l'X
  server o l'opzione --res di xfstt, si otteranno font veramente
  piccoli.  Una volta applicate queste due cose, i font TrueType
  funzionano alla grande.

  66..22..  WWoorrddPPeerrffeecctt

  Presto in arrivo.

  66..33..  SSttaarrOOffffiiccee

  Presto in arrivo.

  77..  CCrreeddiittii

  Creato da Doug Holland

  Email: meldroc@frii.com

  WWW: http://www.frii.com/~meldroc/

  Contributi aggiuntivi di:

  ·  Hal Burgiss

  Ringraziamenti a:


  ·  I ragazzi di comp.os.linux.x che mi hanno dato una mano a venire a
     capo di tutto.

  ·  La comunità Linux in generale che ha reso possibile tutto questo.

  ·  Microsoft e Apple: per aver fornito i font che adornano il mio
     desktop.


  88..  CCooppyyrriigghhtt ((iinn iinngglleessee))

  Copyright © 1999 by Doug Holland.

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