Sophie

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  Hard Disk Upgrade Mini HOWTO
  di Yves Bellefeuille (yan@storm.ca) e Konrad Hinsen
  (hinsen@cnrs-orleans.fr)
  Versione 2.1, 20 ottobre 1999

  Come copiare un sistema Linux da un disco fisso ad un altro.
  ______________________________________________________________________

  Indice Generale


  1. Introduzione
  2. Installare entrambi i dischi nel vostro sistema
  3. Smontare le partizioni non-Linux e le unità di rete
  4. Partizionare il nuovo disco
  5. Formattare il nuovo disco
  6. Montare il nuovo disco
  7. Copiare i file del vecchio disco in quello nuovo
  8. Modificare /new-disk/etc/fstab in modo appropriato
  9. Preparare LILO per avviare il nuovo disco
  10. Fare un dischetto di avvio (facoltativo)
  11. Rimuovere il vecchio disco
  12. Riavviare il sistema, modificare il file di configurazione di LILO
  13. Riconoscimenti


  ______________________________________________________________________

  11..  IInnttrroodduuzziioonnee

  Questo documento spiega come trasferire o migrare, un intero sistema
  Linux, incluso LILO, da un disco fisso ad un altro.

  Nella spiegazione che segue "/dev/hda" (primo disco fisso IDE) indica
  il "vecchio" disco e "/dev/hdb" (secondo disco fisso IDE) indica il
  "nuovo" disco.

  Ci si riferisce alle partizioni specifiche nel "vecchio" disco come
  "/dev/hda1", "/dev/hda2", e così via. Ci si riferisce alle partizioni
  specifiche del "nuovo" disco come "/dev/hdb1", "/dev/hdb2", e così
  via.

  Le spiegazioni in questo documento sono basate su RReedd HHaatt 66..00. Sono
  state verificate anche con DDeebbiiaann 22..11 SSllaacckkwwaarree 33..55 e SSuuSSEE 66..22;
  indichiamo alcune differenze da notare se state usando quelle
  distribuzioni.


  Se i comandi non funzionano a dovere nel vostro sistema, per favore
  fateci sapere, dicendoci che distribuzione state usando.


  22..  IInnssttaallllaarree eennttrraammbbii ii ddiisscchhii nneell vvoossttrroo ssiisstteemmaa

  I sistemi moderni possono accettare quattro dispositivi "EIDE" nel
  controller del disco fisso, così non ci dovrebbero essere problemi per
  installare entrambi i dischi nel vostro sistema allo stesso tempo,
  anche se avete già altri dispositivi EIDE. I dischi fissi e le unità
  CD-ROM sono tipicamente dispositivi EIDE.  Le unità floppy e nastro
  sono di solito connesse al controller dell'unità floppy anziché al
  controller del disco rigido.

  Gli adattatori SCSI sono ancora più flessibili e possono accettare
  sette dispositivi. Se siete abbastanza fortunati (e ricchi) da avere
  un adattatore SCSI, probabilmente già lo sapete, e probabilmente
  sapete quale dei vostri dispositivi sono SCSI! Per maggiori
  informazioni consultate lo SCSI How-To.

  Anche i più vecchi sistemi possono accettare due dispositivi nel
  controller del disco rigido, così potete ancora installare entrambi i
  dischi fissi allo stesso tempo. Comunque, se avete già un altro
  dispositivo installato in aggiunta al disco fisso (per esempio, se
  avete sia un disco fisso che un'unità CD-ROM), dovrete rimuovere
  l'altro dispositivo per essere in grado di installare il vecchio e il
  nuovo disco fisso contemporaneamente.

  Dovete configurare i dischi come "master" o "slave" installando i
  jumper in modo appropriato. Troverete spesso informazioni sulla
  configurazione sui dischi stessi, altrimenti consultate i manuali o i
  fabbricanti dei dischi.

  Dovete anche informare il BIOS della presenza dei dischi e della loro
  "_g_e_o_m_e_t_r_i_a". Solitamente per eseguire questa operazione si accede al
  setup del BIOS premendo un tasto durante l'avvio del sistema. Ecco
  cosa fare per alcuni  BIOS comuni:


  Acer notebooks: tastoFF22 durante il PPoowweerr--OOnn SSeellff--TTeesstt (POST)

  American Megatrends (AMI): Tasto CCaanncc durante il PPoowweerr--OOnn SSeellff--TTeesstt

  Award: DDeell o CCttrrll--AAlltt--EEsscc

  Compaq: Tasto FF1100 dopo che il quadrato appare nell'angolo in alto a
  destra dello schermo durante l'avvio.

  Dell: CCttrrll--AAlltt--IInnvviioo

  DTK: Tasto EEsscc durante il PPoowweerr--OOnn SSeellff--TTeesstt

  IBM Aptiva 535: FF11 mentre il quadrato con le linee curve viene
  visualizzato nell'angolo in alto a destra durante l'accensione
  [Funziona anche con altri modelli Aptiva?]

  IBM PS/2: CCttrrll--AAlltt--CCaanncc, poi CCttrrll--AAlltt--IInnss quando il cursore è
  nell'angolo in alto a destra.

  Mr. BIOS: CCttrrll--AAlltt--SS durante il PPoowweerr--OOnn SSeellff--TTeesstt

  Packard Bell: Per alcuni modelli, tasto FF11 o FF22 durante il PPoowweerr--OOnn
  SSeellff--TTeesstt

  Phoenix: CCttrrll--AAlltt--EEsscc, or CCttrrll--AAlltt--SS, o CCttrrll--AAlltt--EEnntteerr

  (Siamo interessati a ricevere informazioni su altri BIOS per
  aggiungerli a questa lista.)

  Riavviate il sistema e loggatevi come root. Se usate il comando "su"
  per diventare superutente, usate "su -", con il trattino.


  33..  SSmmoonnttaarree llee ppaarrttiizziioonnii nnoonn--LLiinnuuxx ee llee uunniittàà ddii rreettee

  Ad alcune persone piace montare partizioni da altri sistemi operativi
  (_D_O_S, _W_i_n_d_o_w_s, _O_S/_2, ecc.)  così le possono usare sotto _L_i_n_u_x. Queste
  partizioni devono essere create e copiate sotto il loro sistema
  operativo, e dovreste smontarle prima di copiare la vostra partizione
  Linux. Per esempio, se avete una partizione _D_O_S montata in /dos,
  dovete smontarla con questo comando:



  umount /dos



  Notate che il comando è "umount", senza la prima lettera "n" nella
  parola "unmount".

  Dovreste anche smontare le unità di rete.


  44..  PPaarrttiizziioonnaarree iill nnuuoovvoo ddiissccoo

  Usate questo comando per partizionare il nuovo disco:



       fdisk /dev/hdb



  I dispositivi EIDE sono identificati come hda, hdb, hdc e hdd nella
  directory _/_d_e_v. Le partizioni in questi dischi possono andare da 1 a
  16 e sono anch'esse nella directory _/_d_e_v. Per esempio, /dev/hda4 si
  riferisce alla quarta partizione del primo disco fisso (hda - primo
  disco fisso della catena EIDE).

  I dispositivi SCSI sono identificati con sda, sdb, sdc, sdd, sde, sdf
  ed sdg nella directory _/_d_e_v. Similmente, le partizioni in questi
  dischi possono variare da 1 a 16 e sono anch'esse nella directory
  _/_d_e_v. Per esempio, /dev/sda3 si riferisce alla partizione 3 nel disco
  SCSI a (primo disco SCSI).

  Per le partizioni Linux con il file system ext2, usate l'ID di sistema
  83. Per partizioni di swap, usate l'ID di sistema 82.

  Per maggiori informazioni sul partizionamento, consultate
  l'Installation How-To e il Partitioning Mini How-To.

  Se il vostro nuovo disco ha più di 1024 cilindri, consultate il Large
  Disk Mini How-To. In breve, dovreste installare tutti i file necessari
  per avviare Linux entro i primi 1024 cilindri.  Un modo di farlo è di
  creare una piccola partizione solo per la directory /boot all'inizio
  del disco.  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: Il kernel è in  /vmlinuz anziché in
  /boot/vmlinuz, perciò dovreste mettere sia la directory / che la
  directory /boot in questa partizione)

  Le partizioni per altri sistemi dovrebbero essere create con il loro
  fdisk o con loro comando equivalente anziché con l'fdisk di Linux.


  55..  FFoorrmmaattttaarree iill nnuuoovvoo ddiissccoo

  Usate il seguente comando per formattare le partizioni Linux usando
  ext2fs sul nuovo disco:


       mkfs.ext2 /dev/hdb1



  Per controllare il disco per settori non validi (difetti fisici),
  aggiungete l'opzione -c giusto prima di "/dev/hdb1".

  Se il nuovo disco avrà più di una partizione _L_i_n_u_x, formattate le
  altre partizioni con "mkfs.ext2 /dev/hdb2", "mkfs.ext2 /dev/hdb3", e
  così via. Aggiungete l'opzione  -c se desiderate.

  (NNoottaa: Con distribuzioni più vecchie, il comando "mkfs -t ext2 -c
  /dev/hdb1" non controlla i settori non validi né in _R_e_d _H_a_t, né in
  _D_e_b_i_a_n e neppure nella _S_l_a_c_k_w_a_r_e, contrariamente a quanto stabiliva la
  pagina di manuale. Questo ora è stato corretto.)

  Per formattare una partizione di swap, usate questo comando:


       mkswap /dev/hdb1



  Ancora, potete aggiungere l'opzione -c prima di "/dev/hdb1" per con­
  trollare i settori non validi.


  66..  MMoonnttaarree iill nnuuoovvoo ddiissccoo

  Create una directory dove monterete il nuovo disco, per esempio /new-
  disk, e montatelo:


       mkdir /new-disk
       mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk



  Se il nuovo disco avrà più di una partizione Linux, montatele tutte
  sotto /new-disk con la stessa organizzazione che avranno più tardi.

  Esempio: Il nuovo disco avrà quattro partizioni Linux, come segue:


       /dev/hdb1:              /
       /dev/hdb2:              /home
       /dev/hdb3:              /var
       /dev/hdb4:              /var/spool



  Montate le quattro partizioni sotto /new-disk come segue:


       /dev/hdb1:              /new-disk
       /dev/hdb2:              /new-disk/home
       /dev/hdb3:              /new-disk/var
       /dev/hdb4:              /new-disk/var/spool



  Dovete creare i mount-point per ogni "livello" prima di montare le
  partizioni a quel livello. Esempio:



  mkdir /new-disk                     [Primo livello]
  mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk

  mkdir /new-disk/home                [Secondo livello]
  mount -t ext2 /dev/hdb2 /new-disk/home

  mkdir /new-disk/var                 [Ancora secondo livello]
  mount -t ext2 /dev/hdb3 /new-disk/var

  mkdir /new-disk/var/spool           [Terzo livello]
  mount -t ext2 /dev/hdb4 /new-disk/var/spool



  Se avete creato un mount point in /new-disk/tmp, avrete bisogno di
  corregere i permessi della directory per lasciare l'accesso a tutti
  gli utenti:



       chmod 1777 /new-disk/tmp



  77..  CCooppiiaarree ii ffiillee ddeell vveecccchhiioo ddiissccoo iinn qquueelllloo nnuuoovvoo

  Dovete andare in modalità single-user prima di iniziare a copiare il
  disco, in modo da chiudere i demoni di sistema e preservare lo stato
  dei log, e per impedire agli utenti di loggarsi:



       /sbin/telinit 1



  Copiando il disco fisso, dovete copiare tutte le directory e i file,
  inclusi i link simbolici.

  In ogni caso *non* dovete copiare la directory  /new-disk, poiché
  questo copierebbe il nuovo disco stesso!

  Inoltre, volete creare la directory /proc nel nuovo disco, ma non
  volete copiare il suo contenuto: /proc è un file system "_v_i_r_t_u_a_l_e" e
  non ha nessun file vero, ma piuttosto contiene informazioni sui
  processi che vengono eseguiti nel sistema.

  Ecco quattro modi differenti per copiare il vecchio disco in quello
  nuovo. Questo può prendervi un po' di tempo, specialmente se avete un
  disco grande o poca memoria. Potete aspettarvi di essere in grado di
  copiare 10Mb al minuto, e possibilmente molto di più.

  Potete seguire il progresso della copia usando il comando "df" da un
  altro terminale. Provate "watch df" o "watch ls -l /new-disk" per
  vedere un rapporto aggiornato ogni due secondi; premete Ctrl-C per
  terminare la visualizzazione. Siate consapevoli che eseguire il
  programma "watch" stesso rallenterà la copia.


  1. cp -ax / /new-disk
     Questo è il metodo più semplice, ma funzionerà solo se il vostro
     sistema Linux originale è in un disco con una sola partizione.
     L'opzione -a conserva il file system il più possibile. L'opzione -x
     limita cp a un solo file system; questo è necessario per evitare di
     copiare le directory /proc e /new-disk.

     (SSoolloo ppeerr SSuuSSEE: Solo con questo metodo, dovete anche creare la
     directori /dev/pts nel nuovo disco. Usate il comando "mkdir /new-
     disk/dev/pts.)

     (NNoottaa: Usando l'opzione -x, le versioni recenti di cp creeranno le
     directory /new-disk/new-disk e /new-disk/proc, sebbene le directory
     siano vuote. Se queste directory verranno create, dovreste
     cancellare /new-disk/new-disk ma tenere /new-disk/proc.)


  2. cd / && echo cp -a `/bin/ls -1Ab | egrep -v"^new-disk$|^proc$"`
     /new-disk | sh

     (sempre in una sola linea)

     Questo va alla directory root e poi copia tutti i file e le
     directory eccetto /new-disk e /proc in /new-disk. Notate che la
     prima opzione dopo ls è il numero 1, non la lettera L.

     Questo comando dovrebbe funzionare in ogni circostanza.

  3. (cd / && tar cpf - . --exclude new-disk --exclude proc) | (cd /new-
     disk && tar xpf -)

     (sempre in una sola linea)

     Questo comando si sposta sulla directory root, comprime tutto
     eccetto /new-disk e /proc, passa a /new-disk e decomprime tutto.
     Notate che non ci devono essere slash prima o dopo i nomi delle
     directory nell'opzione --exclude.

     (NNoottaa: L'opzione -l non funziona qui, poiché tar ricreerà ancora le
     directory /new-disk e /proc anche se non copia il loro contenuto.
     Inoltre, l'opzione -l di _t_a_r non ha lo stesso comportamento
     dell'opzione -x di vecchie versioni di _c_p.)

     Questo metodo è parecchio più lento degli altri.


  4. cp -a /bin /boot /dev /etc /home /lib /lost+found /mnt /root /sbin
     /tmp /usr /var /new-disk

     (sempre in una sola linea)

     L'ultima directory, /new-disk, è la destinazione per il comando _c_p.
     Tutte le altre directory sono la sorgente. Perciò, stiamo copiando
     tutte le directory elencate in  /new-disk.

     Con questo metodo elencate semplicemente da soli le directory che
     volete copiare. Qui listiamo tutte le mie directory tranne /new-
     disk e /proc. Se non potete usare gli altri metodi per qualsiasi
     motivo, potete sempre usare questo comando per specificare
     manualmente le directory che volete copiare.

     Solo con questo metodo, se ci sono dei file nella directory root
     stessa, avete bisogno di un altro comando per copiarli. In
     particolare, questo è richiesto con DDeebbiiaann e SSllaacckkwwaarree, poiché
     queste distribuzioni mettono file nella directory root:


       cp -dp /* /.* /new-disk

  Dopo aver usato uno di questi quattro metodi, dovete anche creare la
  directory /proc nel nuovo disco, se non esiste già:


       mkdir /new-disk/proc



  A questo punto, potete verificare la struttura dei file nel nuovo
  disco, se desiderate:


       umount /new-disk
       fsck.ext2 -f /dev/hdb1
       mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk



  Se il disco ha più di una partizione, dovete smontarle da quella più
  interna in sù, prima di eseguire fsck.ext2: nell'esempio menzionato
  sopra, dovreste prima smontare le partizioni al terzo livello, poi
  quelle del secondo e infine quella del primo.

  Potete anche confrontare i due dischi, per assicurarvi che i file sono
  stati copiati a dovere:



       find / -path /proc -prune -o -path /new-disk -prune -o -xtype f \\
                       -exec cmp {} /new-disk{} \;



  (scrivete tutto questo in una sola linea)


  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: l'installazione basica di SSllaacckkwwaarree (solo la
  serie "A") non include il comando "_c_m_p", perciò non potrete eseguire
  questo comando se avete installato solo i file di base. Il comando
  "_c_m_p" è nella serie "AP1".)

  Questo confronterà solo i file regolari, non file "_s_p_e_c_i_a_l_i" a
  caratteri o a blocci (nella directory /dev), socket, ecc., poiché il
  comando "_c_m_p" non funziona bene con questi. Sarebbe benvenuto
  qualsiasi suggerimento su come verificare questi file "_s_p_e_c_i_a_l_i".


  88..  MMooddiiffiiccaarree //nneeww--ddiisskk//eettcc//ffssttaabb  iinn mmooddoo aapppprroopprriiaattoo

  Se il vostro nuovo disco non ha le stesse partizioni o la stessa
  organizzazione del vecchio disco, modificate il file /new-
  disk/etc/fstab nel nuovo disco in modo appropriato.

  Assicuratevi che le partizioni del disco (prima colonna) corrispondono
  all'organizzazione che avrete con il nuovo disco, una volta che il
  vecchio disco è stato rimosso, e che state solo montando una
  partizione in "/" come è mostrato nella seconda colonna.

  Per maggiori informazioni sul formato del file /etc/fstab, consultate
  la "_L_i_n_u_x _S_y_s_t_e_m _A_d_m_i_n_i_s_t_r_a_t_o_r_'_s _G_u_i_d_e", sezione 4, sotto "_M_o_u_n_t_i_n_g
  _a_n_d _u_n_m_o_u_n_t_i_n_g".


  Per partizioni di swap, usate una linea simile a questa:



       /dev/hda1       swap    swap    defaults        0       0



  99..  PPrreeppaarraarree LLIILLOO ppeerr aavvvviiaarree iill nnuuoovvoo ddiissccoo

  (Grazie a Rick Masters per averci aiutato con questa sezione.)

  Stiamo supponendo che LILO sia installato nel Master Boot Record del
  disco fisso (MBR); questa sembra essere la configurazione più comune.
  Volete installare LILO in quello che è al presente il secondo disco
  fisso ma che diventerà il primo disco fisso.

  Editate il file /new-disk/etc/lilo.conf come segue:


       disk=/dev/hdb bios=0x80         # Dice a LILO di trattare il secondo
                                       # disco come se fosse il primo
                                       # (BIOS ID 0x80).
       boot=/dev/hdb                   # Installa LILO sul secondo disco.
       map=/new-disk/boot/map          # Posizione del "map file".
       install=/new-disk/boot/boot.b   # File da copiare nel settore di avvio
                                       # del disco.
       prompt                          # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
       timeout=50                      # Avvia il sistema di default dopo 5
                                       # secondi. (Il valore è in
                                       # decimi di secondo.)
       image=/new-disk/boot/vmlinuz    # Posizione del kernel. Il vero nome può
                                       # includere un numero di versione, per
                                       # esempio "vmlinuz-2.0.35".
       label=linux                     # Etichetta per il sistema Linux
       root=/dev/hda1                  # Posizione della partizione di root nel
                                       # nuovo disco fisso. Modificarlo come
                                       # appropriato al vostro sistema. Notate
                                       # che dovete usare il nome della posizione
                                       # futura, una volta che il vecchio disco
                                       # è stato rimosso.
       read-only                       # Monta subito la partizione in sola
                                       # lettura, per eseguire fsck.



  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: Usate "image=/new-disk/vmlinuz".)

  Se state usando un disco fisso SCSI, potete aver bisogno di aggiungere
  una linea con "initrd". Consultate il vostro file esistente
  /etc/lilo.conf.

  Installate LILO sul nuovo disco:


       /sbin/lilo -C /new-disk/etc/lilo.conf



  L'opzione -C dice a LILO quale file di configurazione usare.


  1100..  FFaarree uunn ddiisscchheettttoo ddii aavvvviioo ((ffaaccoollttaattiivvoo))

  Se desiderate, potete fare un dischetto di avvio, nel caso che vi
  imbattiate in qualche problema cercando di avviare il nuovo sistema.

  Inserite un dischetto vuoto, formattatelo, create un file system su di
  esso e montatelo:


       fdformat /dev/fd0H1440
       mkfs.ext2 /dev/fd0
       mount -t ext2 /dev/fd0 /mnt



  (SSoolloo ppeerr DDeebbiiaann: Con DDeebbiiaann 2.x, usate "/dev/fd0u1440" invece di
  "/dev/fd0H1440". Con DDeebbiiaann 1.x, usate "/dev/fd0h1440", con una "h"
  minuscola.

  (SSoolloo ppeerr DDeebbiiaann: Con DDeebbiiaann 2.x, usate "_s_u_p_e_r_f_o_r_m_a_t" invece di
  "_f_d_f_o_r_m_a_t". Potete ignorare l'errore "mformat: command not found". Con
  DDeebbiiaann 1.x, se non avete il comando "_f_d_f_o_r_m_a_t", potete ometterlo se il
  floppy è già formattato.  In questo caso, dovreste controllare il
  dischetto per settori non validi aggiungendo l'opzione "-c" dopo il
  comando "_m_k_f_s_._e_x_t_2".)

  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: Usate "/dev/fd0u1440" invece di "/dev/fd0H1440".
  Con versioni più vecchie, provate "/dev/fd0h1440", con una "h"
  minuscola.)


  (Solo per SSuuSSEE: Usate "/dev/fd0u1440" invece di "/dev/fd0H1440".)


  Copiate tutti i file in /boot nel dischetto:


       cp -dp /boot/* /mnt



  (SSoolloo ppeerr RReedd HHaatt: Se la directory /boot contiene sia i file di
  _v_m_l_i_n_u_x che di _v_m_l_i_n_u_z (notate la differenza poiché l'ultimo è
  migliore), avete bisogno di copiare solo i file di _v_m_l_i_n_u_z nel
  dischetto di avvio. Solo gli stessi file di _v_m_l_i_n_u_x, solo che sono
  compressi per salvare spazio.)

  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: Copiate il file /vmlinuz nel dischetto di avvio;
  usate il comando "cp /vmlinuz /mnt".)

  Create un nuovo file /mnt/lilo.conf come segue:



  boot=/dev/fd0            # Installa LILO nel disco floppy.
  map=/mnt/map             # Posizione del "map file".
  install=/mnt/boot.b      # File da copiare nel settore di avvio del
                           # dischetto
  prompt                   # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
  timeout=50               # Avvia il sistema di default dopo 5 secondi.
                           # Il valore è in decimi di secondo.)
  image=/mnt/vmlinuz       # Posizione del kernel nel floppy. Il vero nome
                           # può includere un numero di versione,
                           # esempio "vmlinuz-2.0.35".
  label=linux              # Etichetta per il sistema Linux
  root=/dev/hda1           # Posizione della partizione di root nel nuovo
                           # disco fisso. Modificarlo come appropriato
                           # al vostro sistema. Notate che dovete usare
                           # il nome della posizione futura, una volta
                           # che il vecchio disco è stato rimosso.
  read-only                # Monta subito la partizione in sola lettura,
                           # per eseguire fsck.



  Installate LILO nel dischetto di avvio:


       /sbin/lilo -C /mnt/lilo.conf



  L'opzione -C dice a LILO che file di configurazione usare.

  Smontate il dischetto:


       umount /mnt



  1111..  RRiimmuuoovveerree iill vveecccchhiioo ddiissccoo

  Spegnete il sistema e rimuovete il vecchio disco. Ricordate di
  modificare i jumper del disco e le informazioni del BIOS per
  riflettere i cambiamenti


  1122..  RRiiaavvvviiaarree iill ssiisstteemmaa,, mmooddiiffiiccaarree iill ffiillee ddii ccoonnffiigguurraazziioonnee ddii
  LLIILLOO

  Riavviate il sistema. Se avete problemi, potete usare il dischetto di
  avvio che avete appena fatto. Per farlo, potreste aver bisogno di
  modificare la sequenza di avvio del BIOS a "A:, C:". Dovreste
  modificare il file /etc/lilo.conf in caso vogliate più tardi eseguire
  LILO di nuovo. Ecco un esempio di come il file potrebbe essere:



  boot=/dev/hda             # Installa LILO nel primo disco.
  map=/boot/map             # Posizione del "map file".
  install=/boot/boot.b      # File da copiare nel settore di avvio
                            # del disco.
  prompt                    # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
  timeout=50                # Avvia il sistema di default dopo 5
                            # secondi. (Il valore è in decimi di
                            # secondo.)
  image=/boot/vmlinuz       # Posizione del kernel. Il vero nome può
                            # includere un numero di versione, per esempio
                            # "vmlinuz-2.0.35".
  label=linux               # Etichetta per il sistema Linux
  root=/dev/hda1            # Posizione della partizione di root nel nuovo
                            # disco fisso. Modificarla come appropriato
                            # al vostro sistema. Notate che dovete
                            # usare il nome della posizione futura, una volta
                            # che il vecchio disco è stato rimosso.
  read-only                 # Monta subito la partizione in sola lettura,
                            # per eseguire fsck.



  (SSoolloo ppeerr SSllaacckkwwaarree: Usate "image=/vmlinuz".)



  1133..  RRiiccoonnoosscciimmeennttii

  Grazie a Scott Christensen, Frank Damgaard, Alexandre Fornieles, David
  Fullerton, Jerry Gaines, Chris Gillespie, Nicola Girardi, Per Gunnar
  Hansoe, Richard Hawes, Ralph Heimueller, Gerald Hermant, Andy
  Heynderickx, Paul Koning, Hannu Liljemark, Claes Maansson, Rick
  Masters, Jason Priebe, Josh Rabinowitz, Douglas Rhodes, Valentijn
  Sessink, Kragen Sitaker, Stephen Thomas e Gerald Willman.


  Questo documento può essere tradotto in qualsiasi lingua. Se lo fate,
  per favore spedite una copia della traduzione a Konrad Hinsen
  <hinsen@cnrs-orleans.fr>.

  Traduzione in italiano a cura di Nicola Girardi <girardi@keycomm.it>