Sophie

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howto-text-it-2006-5mdv2010.0.noarch.rpm

  Large Disk HOWTO
  Andries Brouwer, aeb@cwi.nl
  v2.2m, 15 Febbraio 2000

  Notizie fondamentali sulla geometria dei dischi e sul limite dei 1024
  cilindri.  Traduzione di Gianluca Vezzù, vezzu@tin.it.

  11..  LLaa pprroobblleemmaattiiccaa

  Facciamo l'ipotesi di avere un disco che abbia più di 1024 cilindri.
  Ipotizziamo inoltre di avere un sistema operativo che utilizzi la
  vecchia interfaccia all'I/O del disco fornita dall'INT13.  Avremo
  allora un problema perché tale interfaccia per indirizzare le
  operazioni di I/O su di un generico cilindro impiega un campo a 10
  bit, pertanto i cilindri dal 1024 in poi sono inaccessibili.

  Per fortuna Linux non utilizza le chiamate al BIOS, eliminando così
  ogni eventuale problema alla radice.

  Purtroppo le cose non vanno bene in due casi:

  (1) Quando fate il boot Linux non sta ancora girando e quindi non può
  preservarvi dai problemi derivanti dal BIOS.  Ciò ha delle
  ripercussioni per LILO e per analoghi boot loader.

  (2) È necessario che tutti i sistemi operativi installati sullo stesso
  disco concordino sulla locazione delle partizioni. In altri termini,
  se utilizzate, sia Linux che, per esempio, DOS, entrambi i sistemi
  operativi devono interpretare la tabella delle partizioni nello stesso
  modo.  Ciò comporta delle conseguenze per il kernel di Linux e per
  fdisk.

  Appresso si riporta una descrizione dettagliata di tutti gli argomenti
  più importanti.  Prestate attenzione al fatto che come riferimento ho
  utilizzato la versione 2.0.8 del kernel.  Le altre versioni possono
  avere delle leggere differenze.



  22..  SSoommmmaarriioo

  Hai appena acquistato un nuovo disco. Che fare adesso?  Bene, dal
  punto di vista software usi fdisk (o meglio ancora cfdisk) per creare
  le partizioni, poi mke2fs per creare il filesystem, e per finire mount
  per attaccare il nuovo filesystem a quello esistente.

  _C_i_r_c_a _u_n _a_n_n_o _f_a _p_o_t_e_v_o _s_c_r_i_v_e_r_e_: Non hai bisogno di leggere questo
  HOWTO perché _n_o_n ci sono più problemi con gli hard disk di grandi
  dimensioni attuali.  La maggior parte di quelli che sembrano essere
  problemi è dovuta agli utenti che pensano che ci possa essere un
  problema e quindi installano un gestore dei dischi, o entrano nella
  modalità avanzata di fdisk, o specificano esplicitamente la geometria
  del disco a LILO o la passano al kernel da riga di comando.

  Tuttavia, le tipologie di problemi più comuni sono: (i) hardware
  obsoleto, (ii) presenza di sistemi operativi sullo stesso disco e
  qualche volta (iii) la fase di boot.

  _A_t_t_u_a_l_m_e_n_t_e _l_a _s_i_t_u_a_z_i_o_n_e _è _p_e_g_g_i_o_r_a_t_a_.  Probabilmente la versione
  2.3.21 e le succesive permetteranno di nuovo la gestione di tutti i
  tipi di dischi.

  Consigli:


  Dischi SCSI di grandi dimensioni: Linux li supporta sin dalle prime
  versioni.  Non è richiesta nessuna azione specifica.

  Dischi IDE di grandi dimensioni (superiori agli 8.4 GB): procurati un
  kernel stabile recente (2.0.34 o superiore).  Di norma tutto dovrebbe
  procedere bene, specialmente se sarete così saggi da non chiedere al
  BIOS la traslazione del disco con la LBA o con accorgimenti simili.

  Dischi IDE di grandissime dimensioni (superiori ai 33.8 GB): vai alla
  sezione ``Problemi dei controller IDE con dischi di dimensioni oltre i
  34 GB''.  Se LILO si blocca in fase di boot specifica l'opzione
  ``linear'' nel file di configurazione /etc/lilo.conf.

  Ci sono dei problemi legati alla geometria che possono essere risolti
  fornendo esplicitamente la geometria al kernel/LILO/fdisk.

  Se utilizzate una versione datata di fdisk e vi dà un avviso di
  ``overlapping'' partitions: ignorate i messaggi, oppure controllate
  con cfdisk che sia tutto a posto.

  Se pensate che la dimensione del vostro disco sia sbagliata fate
  attenzione a non confondere le ``unità di misura'' binarie con quelle
  decimali e tenete presente che lo spazio libero che df riporta in un
  disco vuoto è di qualche percento più piccolo della dimensione della
  partizione perché c'è dello spazio riservato alle funzionalità di
  amministrazione.


  Ora se pensate ancora che ci siano dei problemi o se più semplicemente
  siete curiosi proseguite nella lettura.


  33..  UUnniittàà ddii MMiissuurraa ee DDiimmeennssiioonnii

  Un kilobyte (kB) corrisponde a 1000 byte.  Un megabyte (MB)
  corrisponde a 1000 kB.  Un gigabyte (GB) corrisponde a 1000 MB.  Un
  terabyte (TB) corrisponde a 1000 GB.  Questa è la definizione delle
  unità di misura nel sistema internazionale (SI).  Tuttavia ci sono
  persone che considerano 1 MB=1024000 byte e parlano di dischetti da
  1.44 MB e altre che pensano che 1 MB=1048576 byte.  Nel presente
  documento seguirò lo standard attuale e scriverò Ki, Mi, Gi, Ti per
  indicare le unità binarie, così che i floppy hanno dimensioni di 1440
  KiB (1.47 MB, 1.41 MiB), 1 MiB sono 1048576 byte (1.05 MB), 1 GiB sono
  1073741824 byte (1.07 GB) e 1 TiB sono 1099511627776 byte (1.1 TB).

  I produttori di hard disk seguono il sistema SI utilizzando quindi la
  notazione decimale.  I messaggi in fase di avvio di Linux e qualche
  programma come fdisk utilizzano i simboli MB e GB ad indicare
  l'utilizzo della notazione binaria o l'utilizzo di una notazione mista
  binaria/decimale.  Prima di dire d'avere un disco più piccolo di
  quanto dichiarato dal costruttore calcolate la sua dimensione nelle
  unità decimali (o più semplicemente in byte).

  A proposito della terminologia e delle abbreviazioni adottate per
  specificare le unità binarie, Knuth ha suggerito una notazione
  alternativa,nello specifico propone di utilizzare KKB, MMB, GGB, TTB,
  PPB, EEB, ZZB, YYB e di definirli come _k_i_l_o_b_y_t_e _e_s_t_e_s_o, _m_e_g_a_b_y_t_e
  _e_s_t_e_s_o, ... _y_o_t_t_a_b_y_t_e _e_s_t_e_s_o.  Lui stesso ha scritto: `Prestate
  attenzione al fatto che raddoppiando le lettere si identifica sia la
  natura binaria che quella di grande dimensione'.  Questa è una buona
  proposta - `gigabyte esteso' suona meglio di `gibibyte'.  Per i nostri
  scopi la sola cosa importante è sottolineare che un megabyte contiene
  1000000 di byte e che è necessario utilizzare qualche altro termine ed
  abbreviazione se si sottointende qualcosa di diverso.


  33..11..  DDiimmeennssiioonnee ddeeii SSeettttoorrii

  In questa trattazione si assume che un settore abbia dimensione pari a
  512 byte. Questa assunzione è quasi sempre vera, ma, per esempio,
  certi dischi MO (MagnetoOttici) utilizzano settori di 2048 byte.
  Quindi tutte le capacità elencate sopra devono essere moltiplicate per
  quattro (quando utilizzate fdisk su questi dischi controllate di avere
  la versione 2.9i o superiore e date l'opzione `-b 2048).


  33..22..  DDiimmeennssiioonnee ddeell DDiissccoo

  Un disco con C cilindri, H testine e S settori per traccia ha C*H*S
  settori totali e può memorizzare C*H*S*512 byte.  Per esempio, se
  l'etichetta del disco riporta C/H/S=4092/16/63 allora il disco ha
  4092*16*63=4124736 settori e può contenere 4124736*512=2111864832 byte
  (2.11 GB).  C'è un'accordo industriale per assegnare ai dischi più
  grandi di 8.4 GB le dimensioni C/H/S=16383/16/63, così la dimensione
  del disco non può più essere letta dalla terna di valori C/H/S
  riportata dal disco.


  44..  AAcccceessssoo aall DDiissccoo

  Per poter leggere o scrivere qualsiasi cosa su un disco occorre
  specificare una posizione sul disco stesso per esempio indicando il
  numero del settore o del blocco.  Se il disco è SCSI il numero del
  settore viene passato al controller SCSI ed è capito dal disco.  Se il
  disco è un IDE che utilizza la modalità LBA si ha la stessa cosa.  Ma
  se il disco è obsoleto, RLL o MFM o IDE senza supporto LBA allora
  l'hardware del disco si aspetta una terna (cilindro,testina,settore)
  per individuare il punto desiderato sul disco.

  La corrispondenza tra la numerazione lineare e la terna di tre cifre è
  di seguito mostrata.  Per un disco con C cilindri, H testine e S
  settori/traccia la posizione indicata dalla notazione come terna o CHS
  (c,h,s) è la stessa di quella indicata dalla notazione lineare o LBA
  c*H*S + h*S + (s-1) (la sottrazione di una unità è legata al fatto che
  nella notazione come terna i settori sono contati a partire da 1 e non
  da 0).

  Concludendo possiamo dire che per accedere ad un disco non SCSI
  obsoleto è necessario conoscerne la sua _g_e_o_m_e_t_r_i_a ossia i valori C, H
  e S.


  44..11..  AAcccceessssoo BBIIOOSS aall DDiissccoo ee iill LLiimmiittee ddeeii 11002244 cciilliinnddrrii

  Al contrario di altri sistemi Linux non utilizza il BIOS.  Il BIOS,
  antecedente all'LBA, fornisce le routine di I/O su disco attraverso
  l'INT13 che prevedono come ingresso la terna (c,h,s) (più
  precisamente: AH seleziona la funzione da utilizzare, CH contiene gli
  8 bit bassi del numero dei cilindri, CL contiene nei bit 7-6 i due bit
  alti del numero dei cilindri e nei bit 5-0 il numero del settore, DH
  contiene il numero delle testine e DL contiene il numero
  identificativo del drive (80h or 81h). Questo spiega una parte dello
  schema della tavola delle partizioni).

  Noi abbiamo la terna CHS codificata su tre byte in cui 10 bit sono per
  il numero dei cilindri, 8 per le testine e 6 per il numero dei settori
  (numerati da 1 a 63).  Da ciò risulta come il numero dei cilindri
  possa variare da 0 a 1023 e come il BIOS non sia in grado di
  indirizzare più di 1024 cilindri.

  I programmi per DOS e Windows non sono stati modificati quando sono
  stati introdotti i dischi IDE con il supporto LBA così sia il DOS che
  Windows continuano ad aver bisogno della geometria del disco solo per
  poter dialogare con il BIOS, pur non essendo necessaria per le
  operazioni di I/O.  Questo significa che Linux ha bisogno di conoscere
  la geometria del disco in quei sistemi ove sia richiesto il dialogo
  tra BIOS e altri sistemi operativi presenti, anche con un disco
  attuale.

  Questi problemi sono iniziati più o meno circa quattro anni fa, quando
  apparvero dischi che non potevano essere indirizzati dalle funzioni
  dell'INT13 (perché i 10+8+6=24 bits della terna (c,h,s) non possono
  indirizzare più di 8.5 GB) e fu quindi progettata una nuova
  interfaccia per il BIOS: la cosidetta INT13 Estesa dove DS:SI punta ad
  un Disk Address Packet di 16 byte che contiene un numero assoluto di
  inizio blocco di 8 byte.

  Molto lentamente il mondo Microsoft sta traghettando verso l'utilizzo
  delle funzioni fornite dall'INT13 Esteso.  Probabilmente fra pochi
  anni nessun sistema moderno equipaggiato con hardware moderno
  necessiterà più del concetto di "geometria del disco".


  44..22..  SSttoorriiaa ddeell BBIIOOSS ee ddeeii lliimmiittii ddeellll''IIDDEE


     SSppeecciiffiicchhee AATTAA ((ppeerr ddiisscchhii IIDDEE)) -- iill lliimmiittee ddeeii 113377 GGBB
        65536 cilindri (numerati da 0-65535), 16 testine (numerate da
        0-15), 255 settori/traccia (numerati da 1-255), corrispondono a
        267386880 settori (di 512 byte ciascuno) che equivalgono ad un
        massimo di 136902082560 byte (137 GB).  Questo non è un problema
        attuale (1999) ma lo diverrà tra qualche anno.


     BBIIOOSS IInntt 1133 -- iill lliimmiittee ddeeggllii 88..55 GGBB
        1024 cilindri (numerati da 0-1023), 256 testine (numerate da
        0-255), 63 settori/traccia (numerati da 1-63), corrispondono a
        8455716864 byte (8.5 GB).  Questo è un limite molto gravoso ai
        nostri giorni perché significa che il DOS non può utilizzare i
        dischi di grosse dimensioni attuali.


     IIll lliimmiittee ddeeii 552288 MMBB
        Se gli stessi valori c,h,s sono utilizzati dalla chiamata
        all'INT 13 del BIOS e dal controller I/O IDE entrambe le
        limitazioni si sovrappongono permettendo l'accesso al massimo a
        1024 cilindri, 16 testine, 63 settori/traccia per una capacità
        totale di 528482304 byte (528MB), l'infame limite dei 504 MiB
        del DOS con i vecchi BIOS.  Questo problema si è sentito a
        partire dal 1993 circa e gli utenti sono ricorsi ai più svariati
        trucchi sia hardware (LBA) sia firmware (traslazione del BIOS)
        sia software (gestori dei dischi).  Il concetto di 'traslazione'
        è stato introdotto nel 1994: il BIOS può usare una geometria per
        dialogare con il disco e un'altra, contraffatta, per dialogare
        con il DOS ed effettuare la conversione tra le due.


     IIll lliimmiittee ddeeii 22..11 GGBB ((AApprriillee 11999966))
        Alcuni BIOS datati allocano solo 12 bit nella CMOS RAM per
        memorizzare il numero dei cilindri.  Come conseguenza il valore
        massimo rappresentabile è 4095. Da ciò deriva che sono
        indirizzabili solamente 4095*16*63*512=2113413120 byte.  Se si
        ha un disco più grande si avrà un blocco del sistema in fase di
        avvio.  Questo ha reso i dischi con la geometria 4092/16/63
        abbastanza diffusi.  Ancor'oggi molti dischi di grandi
        dimensioni hanno un jumper per fornire la geometria 4092/16/63
        Per ulteriori informazioni: over2gb.htm.  Altri BIOS non si
        bloccano ma rilevano un disco molto più piccolo, ad esempio 429
        MB invece di 2.5 MB.



     IIll lliimmiittee ddeeii 33..22 GGBB
        I BIOS Phoenix 4.03 e 4.04 avevano un baco che causava il blocco
        del sistema quando si impostavano nel setup della CMOS dischi
        con capacità superiori ai 3277 MB. Vedi: over3gb.htm.


     IIll lliimmiittee ddeeii 44..22 GGBB ((FFeebb 11999977))
        La traslazione effettuata dal BIOS (ECHS= CHS Estesa, detta
        anche 'Supporto ai dischi di grandi dimensioni' o semplicemente
        'Large') ricorsivamente raddoppia il numero delle testine e
        contemporaneamente dimezza il numero dei cilindri passati al DOS
        finché il numero dei cilindri è al massimo 1024.  Il DOS e
        Windows95 non possono gestire 256 testine, e nel caso abbastanza
        comune in cui il disco fornisce 16 testine ciò significa che
        questo meccanismo è utilizzabile per gestire al massimo
        8192*16*63*512=4227858432 byte (con una geometria contraffatta
        di 1024 cilindri, 128 testine e 63 settori/traccia).  È da
        osservare che ECHS non modifica il numero dei settori per
        traccia, così se non sono 63 la capacità gestibile sarà ancora
        più bassa.  Vedi: over4gb.htm.


     IIll lliimmiittee ddeeii 77..99 GGBB
        Un po' furbescamente alcuni BIOS aggirano il problema precedente
        fissando a 15 il numero di testine ('ECHS rivisto') in modo da
        poter ottenere una geometria contraffatta con 240 testine.  Sono
        indirizzabili 1024*240*63*512=7927234560 byte.


     IIll lliimmiittee ddeeggllii 88..44 GGBB

        Se il BIOS è in grado di utilizzare 255 testine e 63
        settori/traccia ('LBA assistita' o più semplicemente 'LBA') può
        indirizzare 1024*255*63*512=8422686720 byte, un po' meno del
        limite precedente di 8.5 GB questo perché le geometrie con 256
        testine sono da evitarsi (la traslazione utilizza come numero di
        testine H il primo valore della sequenza 16, 32, 64, 128, 255
        per il quale la  capacità totale sia minore od eguale a
        1024*H*63*512, quindi calcola il numero dei cilindri C come la
        capacità totale diviso per (H*63*512)).


     IIll lliimmiittee ddeeii 3333..88 GGBB  ((AAggoossttoo 11999999))

        Ci sono ulteriori difficoltà con dischi di dimensioni superiori
        ai 33.8 GB.  Il problema sta nel fatto che i valori predefiniti
        di 16 testine e 63 settori/traccia corrispondoo ad un numero di
        cilindri maggiore di 65535, quantità che non è rappresentabile
        da una variabile di tipo short.  Attualmente molti BIOS non sono
        in grado di gestire tali unità(vedi per esempio: Aggiornamenti
        Asus per trovare versioni aggiornate del BIOS che supportino
        tali unità).  I kernel precedenti le versioni 2.2.14 / 2.3.21
        devono essere aggiornati.  Vedi ``Problemi dei controller IDE
        con dischi di dimensioni superiori ai 34 GB'' più sotto.


  Per ulteriore materiale su questo argomento vedi: Breaking the
  Barriers ("Rompere le barriere"), e per ulteriori dettagli IDE Hard
  Drive Capacity Barriers ("Limiti della capacità degli HD IDE").


  I dischi superiori agli 8.4 GB riportano la loro geometria come
  16383/16/63.  Ciò significa che la 'geometria' è obsoleta e che la
  capacità totale del disco non può più essere calcolata dalla
  geometria.



  55..  AAvvvviioo ddeell ssiisstteemmaa

  Quando il sistema viene inizializzato il BIOS legge il settore 0
  (definito come MBR - Master Boot Record) dal primo disco fisso (o dal
  floppy) e lancia il programma che vi trova - di solito un bootstrap
  loader.  Il loader residente nel settore 0 non ha i suoi driver per
  cui utilizza i servizi del BIOS. Ciò significa che il kernel di Linux
  deve essere interamente contenuto nei primi 1024 cilindri per essere
  caricato.

  Questo problema si risolve molto semplicemente verificando che il
  kernel (e gli altri file utilizzati durante il boot, come le mappe dei
  file di LILO) sia in una partizione contenuta intieramente nei primi
  1024 cilindri del disco in modo che il BIOS vi possa accedere -
  probabilmente questo significa utilizzare il primo o il secondo disco.

  Create quindi una piccola partizione, diciamo di 10 MB, così c'è
  spazio per più di un kernel, facendo attenzione che sia contenuta
  entro i primi 1024 cilindri del primo o del secondo disco.  Montatela
  in /boot così LILO vi metterà i file di cui necessita.



  55..11..  LLIILLOO ee ll''ooppzziioonnee ``lliinneeaarr''


  Un altro problema è che sia il boot loader che il BIOS devono vedere
  la stessa geometria del disco.  LILO inoltra al kernel la richiesta di
  informazioni circa la geometria ma molte volte gli autori dei driver
  dei dischi hanno la brutta abitudine di utilizzare la tavola delle
  partizioni per desumere la geometria del disco invece di specificare a
  LILO qual è la geometria utilizzata dal BIOS.  Così facendo spesso la
  geometria fornita dal BIOS non è corretta. In questi casi può essere
  conveniente passare a LILO l'opzione `linear' in modo che non
  necessitando dei parametri della geometria durante la fase di
  inizializzazione del sistema (memorizza gli indirizzi lineari nelle
  mappe) faccia la conversione in indirizzi lineari all'avvio. Perché
  questa non è un'opzione predefinita?  Bene, occorre tener presente che
  il suo uso comporta un problema. LILO con l'opzione `linear' attivata
  non è in grado di conoscere il numero dei cilindri come conseguenza
  non può generare nessun avvertimento se una parte del kernel si trova
  oltre il limite dei 1024 cilindri.  Alla fine vi potreste trovare con
  un sistema che non è in grado di avviarsi.


  55..22..  UUnn ""bbuugg"" ddii LLIILLOO

  Le versioni di LILO inferiori alla v21 hanno un difetto: la
  conversione degli indirizzi effettuata durante la fase di avvio ha un
  "bug": quando il prodotto c*H è maggiore od eguale a 65536 si hanno
  degli errori di overflow durante il calcolo.  Per valori di H
  superiori a 64 si ha un limite più stretto sui valori attribuibili a c
  rispetto al solito c < 1024; per esempio, con H=255 e con una versione
  datata di LILO si deve avere c < 258 (c=cilindro dove risiede
  l'immagine del kernel, H=numero delle testine del disco).



  55..33..  11002244 cciilliinnddrrii nnoonn ssoonnoo 11002244 cciilliinnddrrii

  Tim Williams scrive: `Ho la mia partizione Linux nei primi 1024
  cilindri e tuttavia non c'è verso di di avviarla. Quando l'ho
  ridimensionata a meno di 1 GB le cose sono andate a posto.'  Cosa può
  essere? Bene, il disco in parola è un disco SCSI con un controller
  AHA2940UW che usa sia H=64, S=32 (ossia cilindri di 1 MiB = 1.05 MB)
  che H=255, S=63 (ossia cilindri di 8.2 MB) a seconda delle opzioni
  impostate nel firmware e nel BIOS.  Senza dubbio il BIOS assume la
  prima e trova il limite dei 1024 settori in corrispondenza di una
  capacità di 1 GiB mentre Linux utilizza la seconda e LILO trova il
  limite agli 8.4 GB.


  66..  GGeeoommeettrriiaa ddeeii ddiisscchhii ffiissssii,, ddeellllee ppaarrttiizziioonnii ee ''ssoovvrraappppoossiizziioonnee''

  Se utilizzate diversi sistemi operativi sul vostro disco fisso ognuno
  avrà a disposizione una o più partizioni. La posizione delle
  partizioni deve essere univoca per tutti i sistemi presenti onde
  evitare delle conseguenze catastrofiche.


  Il MBR contiene la tavola delle partizioni che descrive la posizione
  delle partizioni primarie. Nella tavola ci sono 4 campi per le 4
  partizioni primarie, ogni campo è descritto da una struttura del tipo



    struct partizione {
      char attiva;      /* 0x80: avviabile; 0: non avviabile */
      char inizio[3];   /* CHS del primo settore */
      char tipo;
      char fine[3];     /* CHS dell'ultimo settore */
      int partenza;     /* numero identificativo del settore a 32 bit
                           (si conta a partire da 0) */
      int lunghezza;    /* numero totale dei settori a 32 bit */
    };


  (dove CHS significa Cilindri/Testine/Settori - Cylinder/Head/Sector).

  la struttura dà informazioni ridondanti. La posizione di una
  partizione si ricava dai campi inizio e fine entrambi a 24 bit e dai
  campi partenza e lunghezza questi ultimi a 32 bit.

  Linux utilizza solo i campi inizio e lunghezza, può quindi gestire
  partizioni che abbiano meno di 2^32 settori (circa 2TiB).  Questa
  dimensione è sessanta volte più grande dei dischi attualmente
  disponibili, probabilmente sarà sufficiente per i prossimi otto anni e
  forse oltre.

  (Le partizioni possono essere molto grandi tuttavia c'è un limite alla
  dimensione massima di un singolo file che nei sistemi a 32 bit non può
  essere più grande di 2GiB.)

  Il DOS utlizza i campi inizio e fine e la chiamata all'INT13 del BIOS
  per accedere al disco, può quindi indirizzare dischi non più grandi di
  8.4 GB pur effettuando la traslazione (le partizioni non possono
  superare i 2.1 GB perché occorre tener conto delle restrizioni imposte
  al filesystem dalla FAT16).  Lo stesso dicasi per Windows 3.11 e WfWG
  e Windows NT 3.*.

  Windows 95 ha il supporto per l'interfaccia all'INT13 Esteso e
  utilizza un tipo speciale di partizione (c, e, f invece di b, 6, 5)
  per indicare che tale partizione può essere accessibile in questo
  modo.  Quando si utilizzano questi tipi di partizione i campi inizio e
  fine contengono delle informazioni fasulle (1023/255/63).  Windows 95
  OSR2 ha introdotto il fylesystem FAT32 (partizioni di tipo b o c) che
  permette partizioni di dimensioni al massimo di 2 TiB.

  A cosa sono dovute le stupidaggini che apprendiamo da fdisk circa la
  `sovrapposizione' delle partizioni quando in effetti non c'è nulla di
  sbagliato?  Bene - qualche volta c'è un `errore': se date un'occhiata
  ai campi inizio e fine di tali partizioni, come fa il DOS, queste si
  sovrappongono (tale `errore' non può essere corretto perché i campi
  non possono memorizzare un numero di cilindri superiore a 1024 - ci
  sarà sempre `sovrapposizione' non appena avrete più di 1024 cilindri).
  Tuttavia, se voi date uno sguardo ai campi inizio e lunghezza, come fa
  Linux, e come fa anche Windows 95 nel caso di partizioni di tipo c, e
  o f allora tutto procede per il meglio.  Concludendo potete ignorare
  questi avvertimenti quando usate cfdisk e sul vostro disco è
  installato solo Linux.  Occorre prestare attenzione quando il disco è
  condiviso con il DOS.  Usate il comando cfdisk -Ps /dev/hdx e cfdisk
  -Pt /dev/hdx per controllare la tabella delle partizioni del disco
  /dev/hdx.



  77..  TTrraadduuzziioonnee ee GGeessttoorrii ddeeii DDiisscchhii

  La geometria del disco (a testine, cilindri e tracce) è qualcosa che
  ci arriva dal tempo di MFM e RLL. In quel periodo la geometria
  corrispondeva ad una realtà fisica. Oggigiorno, con le interfacce IDE
  o SCSI, nessuno è più interessato a conoscere la geometria `reale' del
  disco.  Il numero di settori per traccia è variabile - ci sono più
  settori per traccia nelle zone più esterne del disco - cosicché non
  esiste un numero `reale' di settori per traccia.  Anzi è l'esatto
  opposto: il comando IDE INITIALIZE DRIVE PARAMETERS (91h) serve per
  richiedere al disco quante testine e settori per traccia pensa di
  avere.  È abbastanza comune che i dischi di grandi dimensioni che
  hanno due testine comunichino al BIOS 15 o 16 testine mentre il BIOS
  ne riporta 255 all'utente.

  Per l'utente è meglio considerare un disco alla stregua di un vettore
  di settori numerati progressivamente 0,1,...., e lasciare al
  controller del disco il compito di localizzare i settori. La
  numerazione progressiva è definita LBA.

  Si riporta adesso il funzionamento logico.  Il DOS, o qualsiasi boot
  loader, dialoga con il BIOS utilizzando la notazione (c,h,s).  Il BIOS
  converte la (c,h,s) nella notazione LBA utilizzando la falsa geometria
  che l'utente sta utilizzando.  Se il disco accetta la LBA allora la
  utilizza nelle operazioni di I/O su disco.  Altrimenti, il BIOS la
  riconverte in (c',h',s') utilizzando la geometria falsa in uso e
  questi nuovi valori sono impiegati nell'I/O su disco.

  È da rimarcare che c'è un po' di confusione nell'utilizzo
  dell'espressione `LBA': come termine che descrive le possibilità di un
  disco significa `Linear Block Addressing' (al contrario
  dell'indirizzamento CHS), mentre come termine presente nel setup del
  BIOS descrive uno schema di traslazione che qualche volta viene
  definito come `assisted LBA' - cfr più sotto ``Linux e il limite degli
  8 GiB dei controller IDE''.

  Se il controller non supporta la LBA ma è il BIOS ad effettuare la
  traduzione si ha un comportamento simile a quanto descritto sopra (nel
  setup del BIOS è spesso indicata come modalità `Large').  In questo
  caso il BIOS passa al sistema operativo la geometria (C',H',S') e
  utilizza (C,H,S) per dialogare con il controller del disco.  Di norma
  si ha che: S = S', C' = C/N e H' = H*N, dove N rappresenta la più
  piccola potenza di due che assicura la validità della diseguaglianza
  C' <= 1024 (si spreca spazio a causa dell'arrotondamento dovuto al
  rapporto C' = C/N).  Anche in questo caso si possono indirizzare più
  di 8.4 GB (7.8 GiB).

  (La terza opzione del setup è di solito `Normal', che non effettua
  nessuna traslazione).

  Se il BIOS non supporta né la modalità `Large' né la `LBA' si deve
  ricorrere a delle soluzioni software. Gestori del disco ("Disk
  Manager") come OnTrack o EZ-Drive sostituiscono con le loro routine di
  gestione del disco quelle del BIOS. Di solito vengono installati
  nell'MBR e nei settori seguenti (OnTrack definisce questi programmi
  come DDO: Dynamic Drive Overlay) in modo che vengono eseguiti prima
  del sistema operativo. Per questo motivo quando si inizializza il
  sistema da dischetto ci possono essere problemi.

  I risultati che si ottengono sono più o meno gli stessi di quelli
  forniti da un BIOS che effettua la traduzione - ma, quando sono
  presenti più sistemi operativi sullo stesso disco ci possono essere
  molti problemi derivanti dall'utilizzo dei disk manager.

  Linux è compatibile con OnTrack Disk Manager dalla versione 1.3.14 e
  con EZ-Drive da quella 1.3.29. Altri dettagli sono riportati appresso.


  88..  TTrraadduuzziioonnee ddeeii ddiisscchhii IIDDEE ooppeerraattaa ddaall kkeerrnneell

  Se il kernel di Linux rileva la presenza di un disk manager su un
  disco IDE cerca di rimappare il disco nello stesso modo in cui l'ha
  mappato il disk manager, così vede le stesse partizioni che ad esempio
  il DOS gestisce con OnTrack o EZ-Drive.  Tuttavia se si specifica la
  geometria da riga di comando NON viene effettuata la rimappatura del
  disco. Una riga di comando del tipo `hd=_c_i_l_i_n_d_r_i,_t_e_s_t_i_n_e,_s_e_t_t_o_r_i' fa
  perdere ogni compatibilità con il disk manager.

  Se tutto questo vi dà fastidio e se conoscete qualcuno che può
  ricompilarvi un nuovo kernel cercate il file linux/drivers/block/ide.c
  e cancellate dalla funzione ide_xlate_1024() il test: if
  (drive->forced_geom) {---;return 0;}.

  La rimappatura si fa, posto il prodotto H*C costante, variando il
  valore del numero di testine (4, 8, 16, 32, 64, 128, 255) finché si
  verifica C <= 1024 o H = 255.

  Il titolo dei paragrafi che seguono corrisponde alle stringhe che
  appaiono in fase di boot quando Linux rileva la presenza di un disk
  manager.  I tipi delle partizioni si devono intendere espressi in
  notazione esadecimale.


  88..11..  EEZZDD

  EZ-Drive è rilevato perché assegna alla partizione primaria numero uno
  il tipo 55.  La geometria è rimappata come detto sopra. La tabella
  delle partizioni presente nel settore 0 non viene presa in
  considerazione perché viene letta quella presente nel settore 1.  Il
  numero dei blocchi del disco non è cambiato, l'operazione di scrittura
  sul settore 0 è reindirizzata al settore 1.  Questo comportamento può
  essere modificato ricompilando il kernel con:
   #define FAKE_FDISK_FOR_EZDRIVE  0  in ide.c.


  88..22..  DDMM66::DDDDOO

  OnTrack DiskManager (sul primo disco) è rilevato perché assegna alla
  partizione primaria numero uno il tipo 54. La geometria è rimappata
  come detto sopra e tutto il disco è traslato di 63 settori (così
  facendo il vecchio settore 63 diventa il nuovo settore 0).  Dopo
  questa operazione sul settore 0 viene letto un nuovo MBR (con la
  relativa tavola della partizioni). Naturalmente la traslazione dei
  settori è necessaria per creare lo spazio per il DDO, questo spiega
  perché negli altri dischi non si applica tale operazione.


  88..33..  DDMM66::AAUUXX

  OnTrack DiskManager (sugli altri dischi) è rilevato perché assegna
  alla partizione primaria numero uno il tipo 51 o 53. La geometria è
  rimappata come detto sopra.


  88..44..  DDMM66::MMBBRR

  Questa è una vecchia versione di OnTrack DiskManager rilevata da una
  firma e non da un assegnamento di tipo ad una partizione (si verifica
  che l'offset trovato nel 2 e 3 byte dell' MBR non sia maggiore di 430
  e che lo short trovato in questo offset sia eguale a 0x55AA, e inoltre
  che sia seguito da un byte di disparità).  La geometria, come nei casi
  precedenti, è rimappata come detto sopra.


  88..55..  PPTTBBLL

  Si possono dedurre le informazioni necessarie alla traduzione del
  disco utilizzando un test che verifica l'inizio e la fine della
  partizione primaria.  Se l'inizio e la fine di una partizione sono nei
  settori numero 1 e 63, rispettivamente e se le testine finali sono 31,
  63, 127 o 254 allora, considerato che è prassi terminare le partizioni
  entro le dimensioni di un cilindro, e dacché l'interfaccia IDE
  utilizza al massimo 16 testine, si può presupporre che il BIOS abbia
  effettuato una traduzione e che la geometria del disco sia stata
  rimappata per utilizzare 32, 64, 128 o 255 testine, rispettivamente.
  Quando la geometria rilevata ha già 63 settori per traccia e
  altrettante testine non viene effettuata la rimappatura (perché questo
  significa che probabilmente ne è già stata fatta una).


  99..  CCoonncclluussiioonnii

  Cosa significa tutto ciò? Per gli utenti Linux una sola cosa: che
  devono verificare che LILO e fdisk utilizzino la geometria corretta.
  Per fdisk la geometria `corretta' è quella utilizzata dagli altri
  sistemi operativi installati sullo stesso disco mentre per LILO è
  quella che permette un'interazione senza errori con il BIOS in fase di
  inizializzazione (di solito i due aspetti coincidono).

  Come rileva la geometria fdisk? Interroga il kernel, utilizzando la
  funzione ioctl.h HDIO_GETGEO. L'utente è tuttavia in grado di forzare
  la geometria in modo interattivo o da linea di comando.

  Come rileva la geometria LILO?  Interroga il kernel utilizzando la
  ioctl HDIO_GETGEO.  Tuttavia l'utente può forzare la geometria
  utilizzando l'opzione `disk=' nel file /etc/lilo.conf (cfr
  lilo.conf(5)).  È possibile fornire a LILO l'opzione linear in modo da
  memorizzare nella mappa dei file i valori della LBA invece dei CHS e
  recupererà la geometria da utilizzare in fase di avvio mediante la
  funzione 8 dell'INT 13 per richiedere la geometria del disco.

  Com'è in grado di rispondere il kernel?  Bene, prima di tutto,
  l'utente può aver specificato una geometria esplicita fornendo le
  opzioni `hda=_c_y_l_s,_h_e_a_d_s,_s_e_c_s' al kernel da riga di comando (cfr.
  bootparam(7)), probabilmtente di persona od indicando al "boot loader"
  di fornire tali valori al kernel.  Per esempio, si può indicare a LILO
  di fornire tali informazioni opzionali aggiungendo una riga del tipo
  `append = "hda=_c_y_l_s,_h_e_a_d_s,_s_e_c_s"' in /etc/lilo.conf (cfr.
  lilo.conf(5)).  D'altrocanto il kernel è in grado di congetturare una
  geometria utilizzando possibilmente i valori ottenuti dal BIOS o dai
  dispositivi hardware.

  È possibile (a partire dalla versione 2.1.79) cambiare i valori della
  geometria congetturata dal kernel utilizzando il filesystem /proc.
  Per esempio:


       # sfdisk -g /dev/hdc
       /dev/hdc: 4441 cylinders, 255 heads, 63 sectors/track
       # cd /proc/ide/ide1/hdc
       # echo bios_cyl:17418 bios_head:128 bios_sect:32 > settings
       # sfdisk -g /dev/hdc
       /dev/hdc: 17418 cylinders, 128 heads, 32 sectors/track
       #



  99..11..  CCaallccoolloo ddeeii ppaarraammeettrrii ddii LLIILLOO

  Qualche volta è utile impostare una precisa geometria da riga di
  comando: `hda=_c_y_l_s,_h_e_a_d_s,_s_e_c_s'.  Quasi sempre si vuole un valore di
  _s_e_c_s=63, lo scopo di fornire tale valore è quello di specificare il
  valore _h_e_a_d_s (valori ragionevoli in questo periodo sono _h_e_a_d_s=16 e
  _h_e_a_d_s=255).  Quali valori si potrebbero specificare per _c_y_l_s?  Quei
  valori che forniranno la capacità totale corretta di C*H*S settori.
  Per esempio, per un drive con 71346240 settori (36529274880 byte) si
  potrebbe calcolare C come 71346240/(255*63)=4441 (usando, e.g., il
  programma bc) e fornire quindi come parametri di avvio:
  hdc=4441,255,63.  Come si può stabilire la capacità totale corretta?
  Per esempio:


       # hdparm -g /dev/hdc | grep sectors
        geometry     = 4441/255/63, sectors = 71346240, start = 0
       # hdparm -i /dev/hdc | grep LBAsects
        CurCHS=16383/16/63, CurSects=16514064, LBA=yes, LBAsects=71346240



  indica due modi per stabilire il numero totale si settori pari a
  71346240.  I messaggi del kernel:


       # dmesg | grep hdc
       ...
       hdc: Maxtor 93652U8, 34837MB w/2048kB Cache, CHS=70780/16/63
        hdc: [PTBL] [4441/255/63] hdc1 hdc2 hdc3! hdc4 < hdc5 > ...



  riportano (perlomeno) 34837*2048=71346176 settori e
  70780*16*63=71346240 settori (almeno). In questo caso il secondo val­
  ore è quello corretto ma in generale entrambi sono arrotondati per
  difetto.  Questo è un buon modo per definire in maniera approssimata
  le dimensioni del disco quando hdparm non è disponibile.  Non asseg­
  nate mai a _c_y_l_s un valore troppo grande!  Nel caso di dischi SCSI il
  numero preciso dei settori è indicato dai messaggi forniti dal kernel
  all'avvio:
       SCSI device sda: hdwr sector= 512 bytes. Sectors= 17755792 [8669 MB] [8.7 GB]



  (MB e GB sono arrotondati, non per difetto, e in `notazione binaria').


  1100..  DDeettttaaggllii


  1100..11..  DDeettttaaggllii ssuuii ddiisscchhii IIDDEE -- llee sseettttee ggeeoommeettrriiee

  Il driver IDE può determinare la geometria di un disco in quattro
  modi.  Il primo (G_user) è quello di passare le informazioni da linea
  di comando.  Il secondo (G_bios) è la lettura in fase di
  inizializzazione della Tavola dei Parametri del Disco nel BIOS (solo
  per il primo e il secondo disco) prima del passaggio alla modalità a
  32 bit.  Il terzo (G_phys) e il quarto (G_log) sono le risposte del
  controller IDE al comando IDENTIFY, sono rispettivamente la geometria
  `fisica' e `logica' del disco.

  Il driver ha bisogno di due valori per determinare la geometria: uno è
  dato da G_fdisk, ottenuto da una chiamata a HDIO_GETGEO ioctl, l'altro
  da G_used, che è utilizzato per le operazioni di I/O.  Sia G_fdisk che
  G_used sono inizializzati da G_user se vengono passati i valori,
  altrimenti da G_bios o da G_phys.  Se G_log ha un valore ragionevole
  questo viene assegnato a G_used.  Nel caso in cui G_used non sia
  ragionevole ma lo sia G_phys quest'ultimo valore sarà assegnato a
  G_used. Per `valore ragionevole' si intende un numero di testine
  compreso tra 1 e 16.

  Per dirla in altri termini: i parametri passati da linea di comando
  forzano i valori del BIOS e determinano la geometria che vedrà fdisk.
  Tuttavia se i parametri si riferiscono ad una geometria tradotta con
  più di 16 testine l'I/O del kernel sarà forzato dai valori ricavati
  dal comando IDENTIFY.

  Bisogna osservare che il G_bios è piuttosto inattendibile: per i
  sistemi inizializzati da un driver SCSI il primo ed il secondo disco
  possono essere SCSI e la geometria che il BIOS attribuisce a sda è
  quella usata dal kernel per hda.  Tuttavia, i dischi che non sono
  impostati nel Setup del BIOS non possono essere visti da quest'ultimo.
  Ciò significa che, per esempio, in un sistema IDE dove non sia
  presente hdb le geometrie riportate dal BIOS per il primo e per il
  secondo disco siano attribuite a hda e hdc.



  1100..22..  DDeettttaaggllii ssuuii ddiisscchhii SSCCSSII

  Per i dischi SCSI la situazione è diversa. Questi dischi utilizzano la
  LBA per cui determinare una `geometria' è del tutto irrilevante.  Il
  formato della tavole delle partizioni è praticamente lo stesso, fdisk
  deve crearsi una qualche geometria, utilizza HDIO_GETGEO, perché non è
  in grado di distinguere tra dischi IDE e SCSI.  Come si vedrà in
  seguito ogni driver crea una sua geometria.  Veramente una grande
  confusione.

  Se non si utilizza il DOS è meglio evitare le impostazioni di
  traduzione estese ed utilizzare se possibile 64 testine, 32 settori
  per traccia (per gli esigenti può andar bene 1MB per cilindro) così
  facendo si evitano problemi se si cambia controller.  Alcuni driver
  (aha152x, pas16, ppa, qlogicfas, qlogicisp) sono così legati ai limiti
  del DOS da non permettere l'utilizzo di più di 8GiB anche nel caso in
  cui Linux sia il solo sistema installato. Questo è un baco.
  Qual è la geometria reale? La risposta più facile è che non esiste.  E
  se anche esistesse voi non dovreste occuparvene e di sicuro MAI E POI
  MAI dovreste richiedere tali informazioni a fdisk, a LILO o al kernel.
  Questa è una cosa di cui di occupano il controller SCSI e il disco.
  Lasciatemelo ripetere: solo gli stupidi richiedono a fdisk/LILO/kernel
  la geometria di un disco SCSI.

  Tuttavia se siete persone curiose ed insistenti potete leggere tali
  valori dal disco stesso. Il comando READ CAPACITY dà la capacità
  totale del disco; MODE SENSE riporta il numero di cilindri e testine
  nella Rigid Disk Drive Geometry Page (page 04, questi valori non
  possono essere modificati) e il numero di byte per settore e i settori
  per traccia nella Format Page (page 03).  Quest'ultimo valore dipende
  dalla formattazione ed è variabile, le tracce più esterne hanno più
  settori di quelle interne.  Il programma scsiinfo fornisce questi
  dati. Ci sono molti altri dettagli e difficoltà da superare, è palese
  che nessuno utilizzerà questo genere di informazioni (molto
  probabilmente nemmeno lo stesso sistema operativo).  Considerato che
  stiamo parlando di fdisk e di LILO i valori tipici sono:
  C/H/S=4476/27/171, valori questi che non possono essere utilizzati da
  fdisk perché la tabella delle partizioni riserva per la terna C/H/S
  rispettivamente 18, 8 e 6 bit.

  Ma allora come fa HDIO_GETGEO a ricavare tali valori?  Interrogando o
  il controller SCSI o facendo delle richieste appropriate al kernel.
  Qualche driver sembra pensare che le nostre richieste vogliano
  determinare la geometria reale mentre a noi interessa conoscere il
  valore dei parametri utilizzati da FDISK sia che si utilizzi DOS che
  OS/2 (o Adaptec AFDISK, ecc...)

  È da sottolineare che fdisk utilizza il numero delle testine H e dei
  settori per traccia S per convertire i numeri dei settori LBA nel
  corrispondente indirizzo c/h/s; il numero dei cilindri C non riveste
  un ruolo importante in questa conversione.  Certi driver indicano che
  la capacità del drive è di almeno 1023*255*63 settori assegnando a
  C,H,S i seguenti valori:1023,255,63.  Così facendo non si ottiene la
  vera dimensione del disco e si limita l'accesso ai primi 8GB a molte
  versioni di fdisk - un vero problema d'attualità.

  Nelle descrizioni a seguire con M si indica la capacità totale del
  disco, con C,H,S il numero di cilindri, testine e settori per traccia.
  È sufficente ottenere i valori di H e S se si ricava C dalla relazione
  M / (H*S).

  I valori predefiniti di H e S sono rispettivamente 64 e 32.


     aahhaa11774400,, ddttcc,, gg__NNCCRR55338800,, tt112288,, wwdd77000000::
        H=64, S=32.


     aahhaa115522xx,, ppaass1166,, ppppaa,, qqllooggiiccffaass,, qqllooggiicciisspp::
        H=64, S=32 se C <= 1024, altrimenti H=255, S=63, C = min(1023,
        M/(H*S)). (C rappresenta un valore troncato, H*S*C non è
        un'approssimazione della capacità M.  Per questo molte versioni
        di fdisk si comportano in modo anomalo).  Il sorgente ppa.c
        utilizza M+1 invece di M per cui genera un messaggio d'errore
        dicendo che M è più piccolo di 1 a causa di un baco in sd.c.


     aaddvvaannssyyss::
        H=64, S=32 se C <= 1024, se è abilitata l'opzione `> 1 GB' nel
        BIOS i valori assunti sono rispettivamente 255 e 63.



     aahhaa11554422::
        Richiede al controller quale delle due traduzioni possibili sta
        utilizzando e utilizza o H=255, S=63 o H=64, S=32. Nel primo
        caso durante il boot si ha il messaggio "aha1542.c: Using
        extended bios translation".


     aaiicc77xxxxxx::
        H=64, S=32 se C <= 1024, inoltre se viene utilizzato il
        parametro "extended" o si imposta il bit `extended' nella
        SEEPROM o nel BIOS i valori saranno: H=255, S=63.  L'opzione
        extended viene sempre impostata se non viene rilevata nessuna
        SEEPROM con il kernel 2.0.36 mentre con la versione 2.2.6 se non
        viene trovata la SEEPROM l'opzione è impostata solo se l'utente
        specifica in fase d'avvio il parametro "extended" (nel caso
        venga rilevata una SEEPROM tale parametro verrà ignorato).
        Tutto ciò significa che un sistema che funziona con il 2.0.36
        può non avviarsi con il 2.2.6 (e richiedere l'opzione `linear'
        per LILO o il parametro `aic7xxx=extended' da passare al kernel
        al boot)


     bbuussllooggiicc::
        H=64, S=32 finché C >= 1024. Se si imposta la traduzione estesa
        nel controller si hanno due casi a seconda che sia verificata o
        meno la condizione M < 2^22: nel primo caso H=128, S=32
        altrimenti H=255, S=63.  Dopo aver effettuato la scelta della
        terna (C,H,S) viene letta la tabella delle partizioni e si
        verifica che il valore endH=H-1 appartenga ad una delle tre
        condizioni possibili (H,S) = (64,32), (128,32), (255,63). Sarà
        utilizzata la coppia che soddisfa la condizione, tale scelta è
        segnalata da un messaggio durante il boot ("Adopting Geometry
        from Partition Table").


     ffddoommaaiinn::
        Ricava le informazioni sulla geometria o dalla tabella dei
        parametri BIOS del drive o dalla tavola delle partizioni.
        Utilizza i valori: H=endH+1, S=endS per la prima partizione,
        purché non sia vuota, oppure H=64, S=32 se M < 2^21 (1 GB),
        H=128, S=63 se M < 63*2^17 (3.9 GB) e H=255, S=63 in tutti gli
        altri casi.

     iinn22000000::
        Utilizza la prima coppia di valori (H,S) = (64,32), (64,63),
        (128,63), (255,63) che verifica la condizione C <= 1024.
        Nell'ultimo caso il valore di C è troncato a 1023.


     sseeaaggaattee::
        Legge C,H,S dal disco (orrore!). Se C o S sono troppo grandi
        allora imposta S=17 e H=2 e raddoppia H finché C <= 1024.
        Significa che H sarà impostato a zero nel caso in cui M >
        128*1024*17 (1.1 GB). Questo è un baco.


     uullttrraassttoorr aanndd uu1144__3344ff::
        Utilizza una coppia di valori (H,S) in funzione di come il
        controller mappa il disco.  ((H,S) = (16,63), (64,32), (64,63))


  Se il driver non specifica la geometria del disco possiamo richiedere
  i dati alla tabella delle partizioni oppure utilizzare tutta la
  capacità del disco.


  Diamo uno sguardo alla tabella delle partizioni.  Per convenzione le
  partizioni terminano in un cilindro esterno per cui dato fine =
  (endC,endH,endS) per una partizione qualsiasi si pone H = endH+1 e S =
  endS (ricordo che i settori si contano a partire da 1).  Il
  procedimento è descritto appresso in modo più preciso.  Tra le
  partizioni non vuote si considera quella con il valore beginC più
  grande.  Si controlla il valore end+1 di questa partizione, calcolato
  sia come somma di partenza con lunghezza sia ipotizzando che la
  partizione termini al confine di un cilindro.  Se entrambi i valori
  coincidono, o se endC = 1023 e la somma partenza+lunghezza è multiplo
  di (endH+1)*endS, allora la partizione è allineata sul confine di un
  cilindro. Si pongono H = endH+1 e S = endS. Nel caso in cui le
  verifiche siano negative o perché non ci sono partizioni o perché non
  hanno dimensioni note si utilizza la capacità del disco M.
  L'algoritmo è così schematizzabile: porre H = M/(62*1024) (arrotondato
  all'intero superiore), S = M/(1024*H) (arrotondato all'intero
  superiore), C = M/(H*S) (arrotondato all'intero inferiore). I valori
  di (C,H,S) che si ottengono sono al massimo 1024 per C e 62 per S.


  1111..  LLiinnuuxx ee iill lliimmiittee ddeeggllii 88 GGiiBB ddeeii ccoonnttrroolllleerr IIDDEE

  Il driver IDE di Linux ricava la geometria e la capacità di un disco
  (e molte altre cose) utilizzando una richiesta ATA IDENTIFY.

  Fino a poco tempo fa il driver non accettava il valore di lba_capacity
  restituito se questo era maggiore del 10% rispetto alla capacità
  calcolata come prodotto di C*H*S.  Ciò nonostante grazie ad accordi
  tra i produttori di dischi IDE di grandi dimensioni (quelli con più di
  16514064 settori) forniscono i valori: C=16383, H=16, S=63 per un
  totale di 16514064 settori (7.8 GB) indipendentemente dalla loro
  dimensione reale che forniscono alla lba_capacity.

  I kernel più recenti (2.0.34, 2.1.90) conoscono il problema e si
  comportano di conseguenza. Se avete un kernel datato che vede
  solamente i primi 8 GB di un disco più grande, e non volete
  aggiornarlo, provate a cambiare la funzione lba_capacity_is_ok in
  /usr/src/linux/drivers/block/ide.c come indicato:



              static in lba_capacity_is_ok (struct hd_driveid *id) {
                      id->cyls = id->lba_capacity / (id->heads * id->sectors);
                      return 1;
              }



  Per fare un aggiornamento meno brutale utilizzate il kernel 2.1.90.


  1111..11..  CCoommpplliiccaazziioonnii ddeell BBIIOOSS

  Come già detto i dischi di grandi dimensioni forniscono la geometria
  C=16383, H=16, S=63 indipendentemente dalle dimensioni reali, mentre
  la dimensione reale è indicata dal valore della LBAcapacity.  Alcuni
  BIOS non la riconoscono, e traslano il 16383/16/63 in una terna con
  meno cilindri e più testine, per esempio 1024/255/63 o 1027/255/63.
  Così, il kernel non deve solo riconoscere la geometria 16383/16/63 ma
  anche quella generata da tali BIOS.  Dal kernel 2.2.2 questa
  operazione di riconoscimento funziona in modo corretto (prendendo dal
  BIOS i valori H e S e calcolando C =capacità/(H*S)).  Di norma questo
  problema si risolve impostando nei parametri del BIOS il disco come
  Normal (o, ancor meglio a None, non fornendo nessuna indicazione al
  BIOS).  Se questa strada non è percorribile perché dovete fare il boot
  da questo disco oppure avete una partizione DOS/Windows, e non è
  possibile aggiornare la versione del kernel alla 2.2.2 o superiori,
  passate al kernel i parametri durante il boot.

  Se il BIOS riporta la geometria 16320/16/63 ciò è fatto per ottenere
  dopo la traduzione la terna 1024/255/63.

  Qui c'è un ulteriore problema. Se il disco è stato partizionato usando
  una geometria traslata il kernel, durante la fase di avvio, potrebbe
  vedere tale geometria utilizzata nella tabella delle partizioni e
  riportare: hda: [PTBL] [1027/255/63].  Questa è una brutta faccenda
  perchè ora il disco e di soli 8.4 GB. La versione 2.3.21 ha corretto
  questo problema tuttavia il passaggio dei parametri durante la fase di
  avvio può essere d'aiuto.


  1111..22..  IImmppoossttaarree iill nnuummeerroo ddeellllee tteessttiinnee ppeerr mmeezzzzoo ddeeii ppoonnttiicceellllii
  ((JJuummppeerr))

  Molti dischi hanno dei ponticelli che permetto di selezionare una
  geometria a 15 o a 16 testine. La configurazione predefinita è quella
  a 16 testine.  A volte entrambe le geometrie indirizzano lo stesso
  numero di settori altre quella a 15 testine ne indirizza un numero
  inferiore.  C'è una buona ragione come spiega Petri Kaukasoina per
  spiegare queste due opzioni: `Ho impostato un disco IBM Deskstar 16 GP
  (modello IBM-DTTA-351010) da 10.1 GiB per utilizzare 16 testine come
  da configurazione predefinita ma il mio vecchio PC (con BIOS AMI) non
  si avviava così ho dovuto spostare il ponticello sull'opzione che dà
  15 testine.  hdparm -i riporta RawCHS=16383/15/63 e LBAsects=19807200.
  Io utilizzo una configurazione 20960/15/63 per poter sfruttare tutta
  la capacità del disco.'  Per ulteriori informazioni su come
  ponticellare tali dischi visitate il sito:
  http://www.storage.ibm.com/techsup/hddtech/hddtech.htm.

  1111..33..  RRiidduurrrree llaa ccaappaacciittàà ttoottaallee ddii uunn ddiissccoo mmeeddiiaannttee ll''uussoo ddeeii ppoonn­­
  ttiicceellllii

  Molti dischi hanno dei ponticelli che permettono di mostrare le
  dimensioni del disco più piccole di quelle che sono.  È un po' stupido
  a farsi e probabilmente nessun utente Linux vorrebbe mai utilizzare
  tale espediente ma alcuni BIOS non riescono a gestire i dischi di
  grandi dimensioni andando in "crash".  La soluzione più comune è
  quella di non far vedere il disco all'avvio al BIOS, ma è possibile
  farlo solo se il disco non  è quello di avvio.

  Il primo limite grave era il limite di 4096 cilindri (che corrisponde,
  con 16 testine e 63 settori/traccia a 2,11 GB).  Per esempio, il disco
  Fujitsu MPB3032ATU da 3.24 GB ha la geometria predefinita da
  6704/15/63 ma può essere poticellato per fornire una geometria
  4092/16/63 e riportare di conseguenza una LBAcapacity di 4124736
  settori, in questo modo il sistema operativo non può congetturare che
  la dimensione reale è più grande.  In questi casi (con un BIOS che si
  "schianta" se riconosce la reale dimensione del disco è necessario
  ricorrere al ponticello) è necessario informare Linux sulle dimensioni
  del disco fornendo i parametri all'avvio.

  Questo è un caso sfortunato. Molti dischi possono essere
  "ponticellati" in modo da sembrare dischi da 2 GB e fornire quindi una
  geometria ridotta tipo 4092/16/63 o 4096/16/63 ma in grado di fornire
  il valore corretto della LBAcapacity.  Tali dischi sono in grado di
  lavorare bene e di utilizzare la capacità totale con Linux
  indipendentemente dalle impostazioni dei ponticelli.


  Un limite più recente è quello dei ``33.8 GB''.  I kernel di Linux
  precedenti alla versione 2.3.21 devono essere aggiornati per poter
  gestire dischi IDE di dimensioni superiori a queste.  Alcuni dischi
  che superano tale limite possono essere ponticellati per sembrare dei
  dischi da 33.8 GB.  Per esempio l'IBM Deskstar (DPTA-353750) da 37.5
  GB può essere ponticellato per sembrare un disco da 33.8 GB e fornire
  la geometria 16383/16/63 come un qualsiasi altro disco di grandi
  dimensioni, ma la LBAcapacity di 66055248 (che corrisponde a
  65531/16/63 o 4111/255/63).  Sfortunatamente i ponticelli sembrano
  essere troppo efficaci - non influenzano solo ciò che il drive
  fornisce al sistema ma anche le operazioni di I/O: Petr Soucek
  comunica che questi parametri non sono d'aiuto nel caso di dischi
  d'avvio - ponticellando tali dischi ogni accesso ai settori oltre il
  settore 66055248 causa un errore di I/O.  Tuttavia con schede madri
  che montino il BIOS Award 4.51PG tali dischi possono essere utilizzati
  come dischi d'avvio ed inoltre in tutta la loro capacità.  Vedi anche:
  the BIOS 33.8 GB limit.



  1122..  IIll lliimmiittee ddeeii 6655553355 cciilliinnddrrii iinn LLiinnuuxx

  La chiamata HDIO_GETGEO memorizza il numero dei cilindri in una
  variabile di tipo short.  Questo vuol dire che se si hanno più di
  65535 cilindri il loro valore verrà troncato e (per una tipica
  configurazione SCSI com 1MiB di cilindri) un disco da 80 GiB apparirà
  come uno da 16 GiB.  Una volta riconosciuto tale problema è facile
  evitarlo.

  1122..11..  PPrroobblleemmii ddeeii ccoonnttrroolllleerr IIDDEE ccoonn ddiisscchhii ddii ddiimmeennssiioonnii ssuuppeerriioorrii
  aaii 3344 GGBB

  I dischi superiori ai 33.8 GB non sono utilizzabili con i kernel
  precedenti alla versione 2.3.21.  Appresso si riportano i dettagli.
  Ipotizziamo l'acquisto di un nuovo disco IBM-DPTA-373420 con una
  capacità di 66835440 settori (34.2 GB).  I kernel ante 2.3.21
  riporterebbero una dimensione di 769*16*63 = 775152 settori (0.4 GB)
  che è una cosa spiacevole.  Se fornissimo i parametri hdc=4160,255,63
  da linea di comando non otterremmo alcun effetto - tale valori
  sarebbero ignorati.  Ma cosa succede? La funzione idedisk_setup()
  utilizza la geometria fornita dal disco (che è 16383/16/63) e
  sovrascrive i valori specificati dall'utente da linea di comando che
  vengono utilizzati solo per impostare la geometria da passare al BIOS.
  La funzione current_capacity() o idedisk_capacity() ricalcola il
  numero dei cilindri come 66835440/(16*63)=66305 poichè tale valore è
  memorizzato in una variabile short diviene 769.Fino a quando
  lba_capacity_is_ok() non distrugge id->cyls ogni sua chiamata
  successiva riporterà il valore falso, di conseguenza la capacità del
  disco diviene 769*16*63.  È disponibile un aggiornamento per diverse
  versioni del kernel.  Una "patch" per la versione 2.0.38 può esere
  trovata presso: ftp.kernel.org.  Una "patch" per la versione 2.2.12
  può essere trovata presso: www.uwsg.indiana.edu (potrebbero essere
  necessarie delle modifiche per eliminare i delimitatori del linguaggio
  html).  I kernel della serie 2.2.14 gestiscono tali dischi.  La serie
  2.3.* gestisce questi dischi a partire dalla versione 2.3.21.  È
  possibile "risolvere" il problema a livello hardware utilizzando un
  ``ponticello'' (jumper) per impostare la dimensione di 33.8 GB.  In
  molti casi sarà necessario un aggiornamento del ``BIOS'' se si vuole
  utilizzare tali dischi come dischi d'avvio del sistema.

  1133..  PPaarrttiizziioonnii eesstteessee ee llooggiicchhee

  ``In precedenza'', abbiamo visto la struttura dell'MBR (settore 0): il
  codice del boot loader seguito da 4 voci della tavola delle partizioni
  da 16 byte ciascuna e dalla firma AA55.  Le voci della tavola delle
  partizioni di tipo 5 o F o 85 (Hex) hanno un significato speciale:
  descrivono le partizioni _e_s_t_e_s_e, che sono porzioni di disco che
  verranno ripartizionate in partizioni _l_o_g_i_c_h_e (una partizione estesa
  non è che un contenitore di partizioni logiche e non può essere
  utilizzata di per se stessa). Solo la posizione del primo settore di
  una partizione estesa è importante.  Questo primo settore contiene una
  tavola delle partizioni con quattro voci: una per la partizione
  logica, una per quella estesa e due inutilizzate.  In questo modo si
  ottiene una catena di tavole delle partizioni, sparse per il disco,
  dove la prima descrive tre partizioni primarie e una estesa mentre le
  tavole seguenti descrivono una partizione logica e la posizione della
  prossima tavola.

  È importante capire questo: quando qualcuno fa qualcosa di stupido
  partizionando un disco si chiede: "I miei dati ci sono ancora?" La
  risposta è: sì. Ma, se si creano partizioni logiche verrà riscritta la
  tavola delle partizioni che le descrive e ogni dato presente è perso.

  Il programma sfdisk mostrerà l'intera catena. Ecco un esempio:


       # sfdisk -l -x /dev/hda

       Disk /dev/hda: 16 heads, 63 sectors, 33483 cylinders
       Units = cylinders of 516096 bytes, blocks of 1024 bytes, counting from 0

          Device Boot Start     End   #cyls   #blocks   Id  System
       /dev/hda1          0+    101     102-    51376+  83  Linux
       /dev/hda2        102    2133    2032   1024128   83  Linux
       /dev/hda3       2134   33482   31349  15799896    5  Extended
       /dev/hda4          0       -       0         0    0  Empty

       /dev/hda5       2134+   6197    4064-  2048224+  83  Linux
           -           6198   10261    4064   2048256    5  Extended
           -           2134    2133       0         0    0  Empty
           -           2134    2133       0         0    0  Empty

       /dev/hda6       6198+  10261    4064-  2048224+  83  Linux
           -          10262   16357    6096   3072384    5  Extended
           -           6198    6197       0         0    0  Empty
           -           6198    6197       0         0    0  Empty
       ...
       /dev/hda10     30581+  33482    2902-  1462576+  83  Linux
           -          30581   30580       0         0    0  Empty
           -          30581   30580       0         0    0  Empty
           -          30581   30580       0         0    0  Empty

       #



  È possibile costruire una tavola delle partizioni scorretta.  Molti
  kernel entrano in un loop se qualche partizione estesa punta a se
  stessa o ad una precedente nella catena.  È possibile avere due
  partizioni estese in una tabella delle partizioni così che la tabella
  si divida (questo capita per esempio con fdisk che non riconosce ogni
  5, F e 85 come partizioni estese e che crea una 5 dopo una F).
  Programmi non standard tipo fdisk possono risolvere queste situazioni
  anche se richiedono del lavoro manuale per riparare le partizioni.  Il
  kernel di Linux accetta una divisione nei livelli più esterni.  In
  questo modo è possibile avere due catene di partizioni logiche.
  Talvolta può essere utile - per esempio, si può usare il tipo 5 che è
  visto dal DOS e il tipo 85, invisibile al DOS, così che il DOS FDISK
  non vada in crash perché la partizione logica supera il cilindro 1024.
  Di solito si ha bisogno di sfdisk per eseguire queste operazioni.



  1144..  RRiissoolluuzziioonnee ddeeii pprroobblleemmii

  Molte persone pensano di avere problemi anche quando non ce ne sono.
  Oppure pensano che i loro problemi siano legati alla geometria del
  disco quando alla fine dei conti la geometria non c'entra nulla con il
  problema.  Tutto quello che ho esposto potrà sembrare complicato ma
  maneggiare la geometria dei dischi è estremamente facile: non fate
  niente e tutto funzionerà correttamente; o forse passate a LILO
  l'opzione `linear' se al boot non andate oltre a LI.  Guardate i
  messaggi del kernel al boot e ricordate: meno giocherellate con le
  geometrie (specificando il numero di testine e cilindri a LILO o a
  fdisk o dalla riga di comando al kernel) e più possibilità avete che
  tutto funzioni.  Per dirla in poche parole, va già tutto bene così
  com'è configurato in maniera predefinita.

  E ricordate che Linux non utilizza in nessuna riga di codice la
  geometria del disco per questo motivo non avrete problemi
  utilizzandolo dovuti alla geometria.  La geometria del disco è
  utilizzata solamente da LILO e da fdisk.  Di converso, se LILO
  fallisce l'inizializzazione del sistema ci può essere un problema
  legato alla geometria.  Se sistemi operativi diversi non capiscono la
  tavola delle partizioni allora c'è un problema legato alla geometria.
  Non c'è nient'altro. In particolare se il montaggio delle periferiche
  ha dei problemi, state tranquili non sono legati alla geometria del
  disco ma a qualcos'altro.


  1144..11..  PPrroobblleemmaa:: aavvvviiaannddoo iill ssiisstteemmaa ddaa uunn ddiissccoo SSCCSSII vviieennee aasssseeggnnaattaa
  aaii ddiisscchhii IIDDEE uunnaa ggeeoommeettrriiaa eerrrraattaa..

  È possibile che un disco fornisca la sua geometria in modo errato.  Il
  kernel di Linux interroga il BIOS per conoscere la geometria di hd0 e
  hd1 (i driver del BIOS indicati come 80H e 81H) e assume che questi
  dati siano per hda e hdb.  Ma in un sistema SCSI, in cui i primi due
  dischi possono essere SCSI, può succedere che al quinto disco, che è
  il primo disco IDE hda, sia assegnata la geometria di sda.  Questo
  tipo di problemi si risolvono facilmente fornendo i parametri della
  geometria `hda=C,H,S' in fase di inizializzazione o in /etc/lilo.conf.



  1144..22..  UUnn nnoonn pprroobblleemmaa:: ddiisscchhii iiddeennttiiccii ppoossssoonnoo aavveerree ggeeoommeettrriiaa
  ddiivveerrssaa??

  `Posseggo due dischi eguali da 10 GB della IBM.  Tuttavia fdisk
  fornisce delle dimensioni diverse. Guarda:


       # fdisk /dev/hdb
       Disk /dev/hdb: 255 heads, 63 sectors, 1232 cylinders
       Units = cylinders of 16065 * 512 bytes

          Device Boot  Start      End   Blocks   Id  System
       /dev/hdb1           1     1232  9896008+  83  Linux native
       # fdisk /dev/hdd
       Disk /dev/hdd: 16 heads, 63 sectors, 19650 cylinders
       Units = cylinders of 1008 * 512 bytes

          Device Boot  Start      End   Blocks   Id  System
       /dev/hdd1           1    19650  9903568+  83  Linux native



  Cos'è capitato?'

  Cosa sta succedendo? Bene, prima di tutto questi dischi sono entrambi
  da 10 giga: le dimensioni di hdb sono 255*63*1232*512 = 10133544960, e
  quelle di hdd 16*63*19650*512 = 10141286400, così non c'è nulla di
  errato e il kernel li vede entrambi come dischi da 10.1 GB.  Perché la
  differenza di dimensione? È dovuta al fatto che il kernel acquisisce i
  dati per i primi due dischi IDE da BIOS e il BIOS ha rimappato hdb in
  modo che abbia 255 testine (e 16*19650/255=1232 cilindri).
  L'arrotondamento ti costa almeno 8 MB.

  Se vuoi rimappare hdd devi passare, come fatto prima, i parametri
  `hdd=1232,255,63' al kernel in fase di inizializzazione.


  1144..33..  UUnn nnoonn pprroobblleemmaa:: ffddiisskk vveeddee mmoollttii bblloocccchhii iinn mmeennoo ddii ddff??

  fdisk ti dice quanti blocchi ci sono nel disco.  Se tu crei un
  filesystem sul disco, diciamo con mke2fs, allora questo filesystem ha
  bisogno di spazio per mantenere le informazioni relative a se stesso -
  di solito circa il 4% della dimensione del filesystem, di più se il
  numero degli inode è alto. Per esempio:


       # sfdisk -s /dev/hda9
       4095976
       # mke2fs -i 1024 /dev/hda9
       mke2fs 1.12, 9-Jul-98 for EXT2 FS 0.5b, 95/08/09
       ...
       204798 blocks (5.00%) reserved for the super user
       ...
       # mount /dev/hda9 /somewhere
       # df /somewhere
       Filesystem         1024-blocks  Used Available Capacity Mounted on
       /dev/hda9            3574475      13  3369664      0%   /mnt
       # df -i /somewhere
       Filesystem           Inodes   IUsed   IFree  %IUsed Mounted on
       /dev/hda9            4096000      11 4095989     0%  /mnt
       #



  Abbiamo una partizione con 4095976 blocchi, creiamo un filesystem di
  tipo ext2 nella stessa, la montiamo e scopriamo che ha solo 3574475
  blocchi - 521501 blocchi (12%) sono "persi" perché dedicati agli inode
  e ad altre informazioni.  È da osservare che la differenza tra il
  numero di blocchi totale 3574475 e il numero di blocchi disponibili
  per gli utenti 3369664 è pari a 13 blocchi in più dei 204798 riservati
  al root. Quest'ultimo numero può esserre modificato utilizzando
  tune2fs.  Questa opzione `-i 1024' è ragionevole solo per sistemi che
  devono contenere molti piccoli file come le news e simili.  Il valore
  predefinito sarebbe:


       # mke2fs /dev/hda9
       # mount /dev/hda9 /somewhere
       # df /somewhere
       Filesystem         1024-blocks  Used Available Capacity Mounted on
       /dev/hda9            3958475      13  3753664      0%   /mnt
       # df -i /somewhere
       Filesystem           Inodes   IUsed   IFree  %IUsed Mounted on
       /dev/hda9            1024000      11 1023989     0%  /mnt
       #



  Ora solo 137501 blocchi (3.3%) sono usati per gli inode, così abbiamo
  guadagnato rispetto a prima 384 MB (ogni inode accupa 128 byte).
  D'altro canto, questo filesystem può contenere al massimo 1024000 di
  file (più che sufficienti), contro i 4096000 (troppi) di prima.